Benevento, Lanini: “Contento per me e per i miei compagni. C’è voglia di giocare e avere ciò che uno merita”

Benevento, Lanini: “Contento per me e per i miei compagni. C’è voglia di giocare e avere ciò che uno merita”

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L’attaccante del Benevento, autore del momentaneo 2-2, ha rilasciato alcune dichiarazioni al triplice fischio della sfida contro il Catania, terminata 3-2 in favore dei giallorossi.

Ecco, dunque, le parole di Eric Lanini ai microfoni di OttoChannel nel post-gara del Vigorito dopo il successo nella ventunesima giornata di campionato:

SULLA VITTORIA CONTRO IL CATANIA: “Sono contento e gratificato per me e i miei compagni. E’ stato un gol bello, cercato, che ha aiutato a cambiare le sorti della partita. E’ stata una gara importante, quello che era mancato nel girone d’andata era la vittoria negli scontri diretti. La vittoria davanti ai nostri tifosi ci dà uno sprint in più per ripartire al meglio e cercare di consolidare sempre di più la nostra posizione in classifica“.

SULL’IMPORTANZA DELLA PANCHINA E SUL SUO APPORTO: “Ci stiamo trovando tante volte a parlare dell’importanza della panchina. Sono un professionista, sempre grato al Benevento che ha creduto in me. Fino all’ultimo dei miei giorni cercherò di dare il massimo, indipendentemente dalle scelte, per il bene del Benevento, come sto facendo. C’è voglia di giocare e avere semplicemente ciò che uno merita. Non mi sono affacciato a tutti i campionati, ma il capocannoniere della squadra che ha un gol ogni due partite e 18 gol in neanche un anno, che entra e decide tante partite, che non giochi e abbia fatto quattro partite, non c’è. Questa cosa a inizio settimana demoralizza, ma sono una persona che va incontro alle difficoltà per dimostrare che non sono più forti di me. Settimana dopo settimana sto facendo quello che è nelle mie corde, per il bene della squadra. Si andrà avanti, se ci saranno altre panchine si continuerà a fare così finché si può“.

SULLA SUA MENTALITA’: “Ad oggi sono un calciatore del Benevento, tesserato per il Benevento. Un professionista è normale che cerchi sempre il meglio e soprattutto quel che è giusto. Ognuno vorrebbe calzare i vestiti che gli appartengono, quando le cose non sono così si valuta. Il mio obiettivo è rimanere a Benevento, sono felice qui, ma con i presupposti giusti e semplicemente con quello che io credo obiettivamente sia giusto. La domanda sul futuro non va a me ma al Mister e alla società. Se si continua a rimanere in una situazione che non è giusta si interrompono i sogni. Spero che la situazione sia sempre propensa verso quella direzione, se non sarà così la domanda va alla società e al Mister. Sono contento di stare qui, spero di rimanere qui ed essere messo nelle condizioni giuste“.

SULL’ESSERE IDOLO DEI TIFOSI: “E’ una bella sensazione, sono entusiasta della tifoseria. Nei momenti difficili percepisco la loro vicinanza. Qualcuno da fuori può dire che sono decisivo a partita in corso, ma purtroppo dalla mia ho il fatto che l’anno scorso sono arrivato in una squadra ottava in classifica, ho giocato tutte le partite e sono stato decisivo facendo 9 gol in 17-18 partite. I gol decisivi, soprattutto per due mesi di seguito, li ho fatti anche giocando dall’inizio e penso di poterli fare giocando dall’inizio. Giocare un quarto d’ora-venti minuti a partita limita il minutaggio che posso avere per poter fare qualcosa, ne avessi 90 tutte le partite dubito che avrei fatto meno bene di quanto ho fatto e penso di averlo fatto vedere l’anno scorso. Da titolare ho fatto i miei gol, da subentrato anche“.

SULL’IMPORTANZA DEL SUCCESSO ODIERNO E SUL POTENZA: “Il girone di ritorno è un altro campionato. Le squadre che sono un po’ più sotto approcciano alle partite come una squadra che sa di non avere più tempo da perdere, ogni campo diventa ostico e soprattutto le trasferte. Per chi sta come noi sopra riconfermarsi tutte le settimane vuol dire pareggiare soprattutto il profilo mentale e di approccio alla partita. La nostra qualità e il nostro gioco poi può dire la sua, ma quello che abbiamo fatto nel girone d’andata è una pagina da voltare. Dobbiamo pensare che ogni tassello e ogni mattone di ogni partita non torna, non dobbiamo mai mollare niente. C’è qualcosa di troppo importante per noi, per la città e per la società, che è giusto ritorni dove merita perché il nostro Presidente e la città se lo meritano. Noi ce lo stiamo meritando per il lavoro che facciamo, questa squadra non verrà meno su questa cosa“.