Benevento, paradosso Lanini: segna un gol all’ora ma quando è titolare la Strega fatica a vincere
Benevento CalcioCalcioLa punta ha il contratto in scadenza e chiede più spazio…
Il Benevento comincia il proprio 2025 con una vittoria in rimonta contro il Catania, conquistando i primi tre punti dell’anno nuovo davanti ai propri tifosi e confermandosi in vetta alla classifica del girone C. Il 3-2 del Vigorito nel big-match della seconda giornata del girone di ritorno ha mostrato gli evidenti pregi della squadra di Auteri, come la capacità di non morire mai e battagliare fino agli ultimi minuti, ma anche alcuni limiti non poco latenti, come i rischi in fase di possesso (vedi l’errore nel finale di Viscardi, ma anche l’azione da cui parte il primo gol ospite) e i cali di tensione dopo aver siglato una rete (l’1-1 è arrivato sette minuti dopo il gol del vantaggio di Lamesta, per non parlare della parata di Manfredini su Inglese due minuti dopo il definitivo 3-2).
Ciò che fa riflettere maggiormente, complici anche le dichiarazioni del post-partita, è però il ruolo di Eric Lanini all’interno dello scacchiere giallorosso. Partito dalla panchina per la 17esima volta in stagione nelle 21 gare disputate, l’attaccante torinese si è ritrovato a subentrare per la 14esima occasione in campionato (in tre sfide è rimasto in panca per tutti i 90 minuti) risultando, come spesso gli è accaduto nella stagione 2024-25, decisivo per le sorti della Strega.
La rovesciata che è valsa il momento 2-2, che gli ha consentito di essere ribattezzato “Calciatori Lanini” prendendo spunto dal famoso album di figurine Panini, ha dato il via alla rimonta sannita contro gli etnei ma ha anche confermato l’importanza del numero 10 del Benevento a gara in corso. Con quello contro i rossoazzurri, infatti, Lanini ha raggiunto 8 reti in campionato, confermandosi il capocannoniere della squadra di Auteri (staccando ulteriormente Manconi, fermo a quota 6) e portandosi all’ottavo posto nella classifica marcatori del girone C.
Di questi 8 gol, con una media sbalorditiva di una marcatura ogni 62 minuti (dati SofaScore), 7 sono arrivati proprio quando il classe ’94 è subentrato nel corso del secondo tempo e tutti e 7 nell’ultimo quarto d’ora di gara più recupero. Un sintomo di come in questa stagione, pur partendo dalla panchina, il centravanti piemontese sia in grado di incidere e decidere le sorti della Strega nei pochi minuti a disposizione, sfruttando al meglio le sue caratteristiche quando magari le formazioni avversarie sono più stanche o si abbassano nella trequarti difensiva.
Quando Lanini è entrato a gara in corso e ha trovato la via del gol, inoltre, i giallorossi hanno sempre vinto. Contro il Team Altamura, nel settembre scorso, la sua prima marcatura stagionale in campionato è valsa il definitivo 2-0 al San Nicola. Nel recupero contro il Foggia, una settimana dopo, l’attaccante sannita ha chiuso il sentito incontro del Vigorito trasformando il rigore del definitivo 4-0. Stessa cosa è accaduta, sempre tra le mura amiche, contro il Latina a metà ottobre, quando tra il 75esimo e l’86esimo ha siglato la doppietta per il 5-0 finale. L’8 dicembre ha deciso l’importante e ostica trasferta contro il Trapani ribaltando il risultato tra il 78esimo e il 90esimo, prima realizzando dal dischetto il momentaneo 1-1 e poi completando la rimonta al termine di una bella azione personale. Contro il Catania, poi, abbiamo visto tutti il gesto tecnico che ha guidato il Benevento verso i tre punti.
L’unica rete del numero 10 della Strega che non è arrivata da subentrato né nei finali di gara risale al derby contro l’Avellino. In quell’occasione l’ex Reggiana siglò il gol del momentaneo 1-0 dopo 34 minuti e abbandonò il rettangolo verde al 62esimo, sul risultato di 2-1 in favore degli irpini: il cambio con Starita si rivelò fruttuoso, visto che fu proprio l’ex Monopoli all’89esimo a fornire l’assist a Viviani per il 2-2 finale. Nelle altre tre occasioni in cui Lanini è partito titolare, inoltre, la squadra di Auteri ha vinto solo in un’occasione: alla prima giornata di campionato contro la Cavese, con i giallorossi che sono stati in grado di ribaltare l’iniziale 1-0 blufoncé solo con l’uscita dal campo del loro 10 (al 58esimo, i gol di Berra e Pinato sono arrivati rispettivamente al 61esimo e al 71esimo). Contro Catania (all’andata) e Giugliano, invece, sono arrivate due sconfitte per 1-0: contro i gialloblù, a onor del vero, il gol-vittoria di Celeghin è arrivato quando Lanini si era già accomodato in panchina.
Al termine della vittoria contro il Catania di domenica pomeriggio, poi, è sembrato che Lanini si sia voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa ai microfoni di OttoChannel. “Un capocannoniere della squadra che ha un gol ogni due partite e 18 gol in neanche un anno, che entra e decide tante partite, che non giochi e abbia fatto quattro partite, non c’è. Questa cosa a inizio settimana demoralizza, c’è voglia di giocare e avere semplicemente ciò che uno merita“. Uno sfogo comprensibile, mettendosi nei panni dell’attaccante torinese, ma forse non necessario da esternare pubblicamente al termine di una vittoria sofferta e in rimonta, dove lo spirito di squadra ha avuto ragione per l’ennesima volta in campionato. Che Lanini sia l’attaccante più prolifico e decisivo del Benevento è oggettivo, così come è evidente il supporto dei tifosi nei suoi confronti. Che il rendimento a gara in corso sia migliore di quello prodotto quando il numero 10 giallorosso viene schierato dall’inizio, però, sembra essere altrettanto lapalissiano.
Il contratto di Lanini con la società di via Santa Colomba è in scadenza il 30 giugno prossimo e, come dichiarato dal D.T. Carli qualche settimana fa, la volontà è quella di parlare di eventuali rinnovi solo al termine della stagione, per non destabilizzare la squadra in una fase cruciale del campionato. I mal pensanti potrebbero sostenere che le dichiarazioni del 30enne attaccante piemontese “fino all’ultimo dei miei giorni cercherò di dare il massimo, indipendentemente dalle scelte, per il bene del Benevento” o ancora “si andrà avanti, se ci saranno altre panchine si continuerà a fare così finché si può” non siano casuali in tempo di calciomercato, ma probabilmente la verità è ancora più semplice.
Lanini è un ragazzo emotivo, come confermato più volte da lui stesso e dai compagni, che ha intenzione di rimanere all’Ombra della Dormiente (“sono felice qui, spero di rimanere ma con i presupposti giusti e semplicemente con quello che io credo obiettivamente sia giusto”). Sicuramente Mister Auteri sarà in grado di fargli sentire tutta la fiducia necessaria (“non c’entra niente con questa categoria, farà sempre quei gol che sia dall’inizio o a partita in corso“, le parole del tecnico nella conferenza stampa post-Catania) per rasserenarlo e confermalo al centro del progetto della Strega. Senza mai dimenticare, però, che è più importante il nome scritto sul petto della maglia che si indossa piuttosto che quello scritto sulle spalle…
Foto: Screen Profilo YouTube Lega Pro