Benevento| Sabato 18 gennaio convegno dal titolo “Tutti possiamo diventare ‘pesi morti’. Storie di errori ed orrori giudiziari
EventiSabato 18 gennaio 2025 alle ore 9.00, presso l’Auditorium del Seminario Arcivescovile, al Viale degli Atlantici, 69, a Benevento, si svolgerà il convegno “TUTTI POSSIAMO DIVENTARE “PESI MORTI”. Storie di errori ed orrori giudiziari”.
Verrà proiettato il docufilm “Peso Morto” sulla storia del gravissimo errore giudiziario subito da Angelo Massaro, che ha scontato da innocente 21 anni di carcere.
“IL RACCONTO DI UNO DEI PIÙ GRAVI CASI DI ERRORE GIUDIZIARIO DELLA STORIA”
“Un evento aperto alla cittadinanza, sul tema degli errori giudiziari. Un problema gravissimo che riguarda le fondamenta del nostro Stato di Diritto. Un male che annienta o danneggia irrimediabilmente la vita di un numero impressionante di cittadini italiani e delle loro famiglie. Può colpire chiunque! Un argomento di cui discutere in modo trasparente con la cittadinanza, al fine di far conoscere approfonditamente questo fenomeno, molto più ampio di quanto in tanti possano immaginare. Nessuno è immune a questo subdolo e devastante male!”, è quanto si legge nel comunicato.
L’evento è stato promosso ed organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Benevento, dall’Università Giustino Fortunato, dalla Scuola di Formazione Forense di Benevento e dalla Camera Penale Di Benevento.
Interverranno Angelo Massaro e i giornalisti Valentino Maimone e Benedetto Lattanzi.
L’incontro sarà introdotto e moderato dall’avvocato Domenico Russo, componente dell’Osservatorio nazionale sugli errori giudiziari dell’Unione delle Camere Penali Italiane e past president della Camera Penale di Benevento.
Il convegno sarà ad ingresso libero ed aperto alla cittadinanza. Un momento di approfondimento e di riflessione per tutti coloro che vorranno partecipare.
La storia di Angelo Massaro, 21 anni di ingiusta detenzione per colpa di un’intercettazione telefonica trascritta male e interpretata peggio, raccontata nel nuovo documentario realizzato dall’associazione “Errorigiudiziari.com”.
Una vita distrutta per colpa di una consonante. Ventuno anni in carcere da innocente perché un’intercettazione telefonica viene capita male e interpretata peggio. Una parola in dialetto pronunciata durante una normalissima telefonata mattutina alla moglie, diventa la prova regina dell’accusa di omicidio pur in assenza del cadavere, dell’arma e del movente.
E solo un processo di revisione riuscirà a mettere fine a una clamorosa ingiustizia che ha lasciato cicatrici indelebili nella mente e nel cuore del protagonista di “Peso morto”, un documentario che ripercorre i momenti chiave di questa sconvolgente odissea umana.
L’opera, per la regia di Francesco Del Grosso (che aveva già diretto “Non voltarti indietro”), è stata scritta da Lattanzi, Maimone e Del Grosso, con la produzione esecutiva di Black Rock Film in collaborazione con “Errorigiudiziari.com”.
Presentato in anteprima mondiale a Milano il 18 settembre 2022, “Peso morto” nel giro di un anno ha già vinto ben 24 tra premi e menzioni in alcuni tra i più importanti festival cinematografici: il Premio della Fondazione Libero Bizzarri, tra le più antiche e autorevoli rassegne sul documentario d’Italia; il primo premio sia della giuria tecnica che di quella popolare al “Parma Film Festival”; la menzione speciale della giuria popolare all’“Extra Doc” International Film Festival di Roma; il premio alla migliore regia all’“Asti International Film Festival”.
All’estero ha già al suo attivo un premio come miglior documentario al “Cine Paris Film Festival” di Parigi e diverse altre partecipazioni a festival in Svezia, Inghilterra, Stati Uniti, fino addirittura al Bangladesh e a Taiwan.
In Peso morto lo spettatore rivive l’incubo attraversato da Angelo Massaro attraverso un viaggio fisico ed emozionale nei luoghi che hanno fatto da cornice alla sua ingiusta detenzione, al fianco di figure chiave della sua incredibile vicenda: non solo familiari e amici, ma anche il cappellano del carcere, lo psicologo e la direttrice di uno degli istituti in cui è stato detenuto, compagni di cella, docenti universitari con cui sostenne gli esami della facoltà di giurisprudenza cui si era iscritto durante la detenzione e che lo chiamano oggi a portare la sua testimonianza agli studenti, a sostegno dell’opera di sensibilizzazione sul tema portata avanti con Errorigiudiziari.com.
«Sto ancora aspettando le scuse di chi ha indagato su di me e di chi mi ha condannato a ventiquattro anni di carcere solo per un’intercettazione telefonica», accusa oggi Angelo Massaro. «È inaccettabile vedersi rubare un pezzo di vita lungo 21 anni senza che nessuno abbia mai pagato per questo colossale errore giudiziario».
«La prima volta che incontrammo Angelo Massaro era tornato libero da pochi giorni», raccontano Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone. «Si presentò a noi con due borsoni pieni di carte e atti giudiziari. Ci travolse con la sua voglia di far sapere quello che aveva passato. Capimmo subito che avevamo di fronte il protagonista di uno degli errori giudiziari più gravi della storia repubblicana. Alla fine di quella giornata, gli facemmo una promessa: la sua storia sarebbe diventata un docufilm. A cinque anni da quell’incontro siamo orgogliosi di aver mantenuto quell’impegno».
“Peso morto descrive, attraverso la vicenda del suo protagonista, uno spaccato della giustizia italiana, alle prese con il problema degli errori giudiziari e delle ingiuste detenzioni, un fenomeno che ha raggiunto ormai proporzioni senza uguali in Europa: ogni anno in Italia vengono arrestati in media circa mille innocenti, al ritmo di uno ogni otto ore. Negli ultimi 30 anni le persone finite in carcere senza colpa sono state oltre 30mila”.
Per risarcirle lo Stato ha speso circa 900 milioni di euro, alla media di 30 milioni l’anno: per ogni minuto che passa, 55 euro di denaro pubblico vengono destinati a indennizzare cittadini arrestati da innocenti. La proiezione di Peso morto è il modo oggi più efficace per raccontare e far capire al pubblico la portata di questo problema nel nostro Paese”.