Paupisi| Approvato nuovo Regolamento Comunale di Polizia Rurale e istituito il Comitato Locale di Protezione Civile, Bovino: “Soddisfatto”

Paupisi| Approvato nuovo Regolamento Comunale di Polizia Rurale e istituito il Comitato Locale di Protezione Civile, Bovino: “Soddisfatto”

Politica

Nell’ultima seduta di consiglio comunale a Paupisi sono stati approvati i regolamenti di Polizia Rurale e di coordinamento delle attività di Protezione Civile. Ad intervenire è Filomeno Bovino, accademico in Scienze Giuridiche per la Pubblica Amministrazione e Vice Presidente della Commissione Statuto e Regolamenti del Comune di Paupisi dall’anno 2009 al 2013.

“Voglio preliminarmente osservare – afferma Filomeno Bovino – che la materia ‘Sicurezza’ non è una competenza dell’amministrazione comunale in quanto ente locale, ma bensì è compito delegato dallo Stato (costituzionalmente competente in tema di sicurezza) e che vedono il Sindaco, nella sua qualità di Ufficiale di Governo, essere individuato come Autorità Locale di Pubblica Sicurezza e di Protezione Civile. Anche il Delegato per la Sicurezza nominato dal Sindaco in materia di sicurezza esercita le funzioni e le prerogative dell’Autorità, a prescindere dai compiti esercitati nell’amministrazione comunale. A seguito della designazione a tale incarico, il Delegato per la Sicurezza del Comune di Paupisi Giovanni Bovino annunciò che avrebbe proposto la creazione e/o l’aggiornamento del Regolamento Comunale di Polizia Rurale con lo scopo di ridurre in uno tutti gli strumenti relativi all’ordine e la sicurezza pubblica fuori dal centro urbano e per la regolamentazione degli usi civici e l’applicazione delle sanzioni e poi del Regolamento recante il Sistema Locale di Protezione Civile con lo scopo di dotare il comune di un Comitato Locale di Protezione Civile che, fuori dalle emergenze, sia consultivo del Sindaco e, nelle emergenze, si trasformi in COC. Questi due regolamenti sono stati approvati nella seduta del 30.12.2024”. 

Bovino poi ha riferimento ad alcuni interventi critici sollevati nel corso dell’ultima assise in quanto un regolamento di polizia rurale già c’era.

“Tutti i comuni d’Italia, da quando esiste la Repubblica, si sono dotati di un regolamento di polizia rurale. Ricordo – spiega Bovino – che una o più case editrici vendevano regolamenti prestampati con pochi campi vuoti quali l’importo delle sanzioni per ogni violazione, il numero e la data della delibera del Consiglio Comunale e l’elenco degli articoli da ritenersi approvati mediante spunta a margine. Molti comuni a cui ho proposto nel 2011 il nuovo regolamento, nemmeno ricordavano di avere approvato quello vecchio e dove fosse fisicamente conservato il cartaceo. Nell’anno 2011 anche al comune di Paupisi fu proposto ed approvato ma, con le recenti modifiche normative introdotte nell’Ordinamento era certamente opportuno una sua rivisitazione come giustamente è stato fatto”. 

In merito poi al Regolamento del Comitato Locale di Protezione Civile che sembra simile o uguale a quello di altri Comuni Filomeno Bovino chiarisce: “La prima deduzione che si può fare è che se il regolamento è veramente uguale a quello di altro comune, magari più grande e più esposto a calamità naturali, l’eventuale uguaglianza sarebbe garanzia di funzionamento perché se si è dimostrato efficace in scenari più grandi e maggiormente preoccupanti, a maggior ragione andrà bene anche per il nostro comune. Ilarità a parte, appare evidente che chi ha stigmatizzato la cosa crede che anche per gli atti pubblici esista una sorta di copyright o diritto d’autore. Ebbene così non è. Ogni norma acquisita dall’Ordinamento può essere utilizzata, come spesso accade non solo nei regolamenti locali ma anche in talune disposizioni recepite con leggi o regolamenti regionali, per essere adottata in altre realtà territoriali o essere fondamenta per la realizzazione di nuovi e più articolati testi. Nel caso del Regolamento riguardante l’istituzione ed il funzionamento del Comitato Locale di Protezione Civile bisogna dire che nel lontano 1992 il Prefetto Benedetto Fusco, con una circolare inviata a tutti i Sindaci della Provincia, chiese l’approvazione di un piano di Protezione Civile e la formazione di un Comitato Locale di Protezione Civile per coadiuvare il Sindaco in attività di previsione e prevenzione indicandone anche una composizione di massima. Un primo risultato ottenuto con l’approvazione del Regolamento è quindi quello di aver recepito, 32 anni dopo, la direttiva del Prefetto di Benevento. Un secondo risultato è quello di avere individuato, prima che si verifichi un’emergenza, i soggetti destinati a gestire l’emergenza. Infatti, ad ogni componente del comitato locale appena approvato si assegna una funzione tipica individuata dal “Metodo Augustus” del Dipartimento di Protezione Civile affinché, in caso di calamità, gli stessi componenti formino il Centro Operativo Comunale e gestisca, in emergenza, la funzione assegnata. Un terzo risultato è quello relativo alla gestione di eventi e manifestazioni. Ho letto anche io svariati regolamenti relativi ai comitati locali di protezione civile anche molto simili a quello approvato ma, in nessun caso, si fa riferimento a tale problematica. Ed è proprio tale problematica, introdotta nel Testo Unico di Protezione Civile D.L. 1/2018, di maggiore interesse allorquando dovranno essere gestite manifestazioni, piccole e grandi, adottando tutte le cautele al fine di evitare pubblici infortuni”. 

Ecco le conclusioni di Bovino su questa vicenda: “Credo che i regolamenti approvati saranno certamente utili al Comune di Paupisi per il raggiungimento degli obiettivi che si sono prefissati. Credo altresì che se gli interventi critici vengono rivolti alla forma e non al contenuto non si fa un buon servizio alla cittadinanza. In particolare se una parte politica o amministrativa non ostacola un provvedimento perché controproducente ma, al contrario, ne ostacola uno sicuramente valido sindacando le modalità di formazione e/o approvazione dello stesso sta realizzando atti propedeutici o prodromici affinché chi sta al governo lo rimanga per altri venti anni”.