PD Titerno, inaugurata nuova sede a Cusano Mutri

PD Titerno, inaugurata nuova sede a Cusano Mutri

Politica

«Nel serata di ieri, sabato 18 gennaio, è stata inaugurata la nuova sede del PD Titernino nel suggestivo centro storico di Cusano Mutri, in via San Nicola.

Bella e partecipatissima manifestazione inaugurale in cui sono intervenuti il promotore dell’iniziativa, Antonio Vitelli, il capogruppo consiliare, Patrizio Marino di Muzio, il consigliere regionale, Gino Abbate, e il segretario provinciale, Giovanni Cacciano.

Hanno altresì portato il loro motivante saluto, Vincenzo Borzaro del PD di Cerreto Sannita, Luigi Rubano del PD di San Lorenzello e Raffaele Simone, vice sindaco di Castelvenere.

Aprire una sede di partito oggi, in una società sempre più fluida e social mediatica, è atto che può apparire antistorico, romantico se non addirittura nostalgico.

L’atmosfera, i volti, gli occhi e le emozioni esperite ieri sera nella calorosa nuova sede del PD di Cusano Mutri dimostrano invece quanto la Politica abbia bisogno di vita vera, di passioni, di prossimità, di relazioni umane e di ideali condivisi. Solo se riusciamo a riconferire un’Anima alla Poltica – e noi ce la mettiamo tutta – possiamo sviluppare progetti collettivi nei quali migliori la condizione di vita di tutti e non solo di qualche fortunato singolo. 

Ecco perché una sede di partito ci vuole!

Per incontrarsi, per coltivare una visione comune, per fare politica guardandosi negli occhi e costruire, insieme, una nuova prospettiva per il nostro bellissimo territorio che soffre da tempo, ma oggi più di sempre, della miopia del governo centrale la cui azione nei confronti del sud, e delle aree interne in particolare, è ormai palesemente discriminatoria come dimostrano le vicenda dell’autonomia differenziata e il gravissimo sotto finanziamento della sanità pubblica meridionale e campana.

Pertanto, la nuova sede di Cusano Mutri rappresenta un importante tassello di un grande disegno collettivo cui dobbiamo tutti contribuire per dare forza e gambe  al necessario cambiamento che veda i nostri i territori orgogliosi protagonisti e fautori del proprio destino e non comparse cui destinare i “resti delle festa”».