A Benevento arriva il Balletto di Mosca e scatta la protesta della comunità ucraina

A Benevento arriva il Balletto di Mosca e scatta la protesta della comunità ucraina

BeneventoCronaca

Ieri sera, al Teatro Comunale di Benevento, il Balletto di Mosca ha messo in scena una magnifica rappresentazione de “Il lago dei cigni”, uno dei più noti e acclamati balletti del XIX secolo, musicato dal russo Čajkovskij.

Questo è bastato a sollevare una protesta della comunità ucraina beneventana, la quale si è disposta compatta dinanzi al teatro, esponendo cartelli contro la Russia di Putin e contro coloro che – a loro dire – hanno contribuito a finanziare la guerra attraverso l’acquisto dei biglietti.

Si è trattato di una protesta pacifica, che è andata avanti per tutta la durata dello spettacolo ed è stata accompagnata da canti tipici ucraini.

Proteste del genere si erano sollevate in tutta Italia – soprattutto nei primissimi mesi della guerra Russo-Ucraina – e avevano già riguardato il Balletto di Mosca.

Uno dei tanti effetti collaterali della guerra è stato – e a quanto pare continua a essere – quello di colpire la cultura russa, chiedendo alle istituzioni di evitare di diffondere opere e rappresentazioni russe (il termine tecnico è “cancel culture“, in italiano cultura della cancellazione o del boicottaggio).

Durante la protesta di ieri, la comunità ucraina ha lamentato una scarsa sensibilità da parte delle istituzioni beneventane e della stessa Accademia di Santa Sofia, organizzatrice dell’evento.

Il fatto che l’Amministrazione abbia garantito la presenza del Balletto di Mosca è stato visto dalla comunità come una sorta di tradimento nei confronti di tutti quegli ucraini che vivono in città da moltissimi anni.

In realtà, pur comprendendo lo stato d’animo di tutti i presenti, è bene ricordare che quello che è andato in scena ieri non è stato uno spettacolo di propaganda ma una rappresentazione culturale e – diciamolo – la cultura invece che dividere dovrebbe unire.