L’Università degli Studi del Sannio inaugura l’Anno Accademico 2024/2025
AttualitàBenevento CittàL’Università degli Studi del Sannio ha inaugurato oggi il nuovo anno accademico 2024/2025, il ventisettesimo dalla sua fondazione, con una cerimonia che si è svolta presso l’Auditorium di Sant’Agostino. La giornata ha visto l’intervento di numerose personalità, a partire dai saluti del sindaco di Benevento, Clemente Mario Mastella, seguiti dagli interventi di Anna Polyatykin, rappresentante della componente studentesca, Markus Filibus, studente internazionale, e Maria Labruna, rappresentante del personale tecnico-amministrativo.
Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha evidenziato l’importanza di creare fiducia e una alleanza costruttiva tra istituzioni, mondo accademico e tessuto produttivo locale. “Dobbiamo fermare la fuga dei giovani dal Sud e costruire percorsi virtuosi che diano loro la possibilità di restare e contribuire allo sviluppo del nostro territorio. Investire nei giovani significa investire nel futuro della nostra comunità. Insieme possiamo garantire opportunità, innovazione e crescita sostenibile per il Sannio e per il Mezzogiorno”.
Il rettore Gerardo Canfora, nel suo ultimo intervento da rettore, ha ribadito il ruolo fondamentale dell’università, non solo come luogo di formazione accademica e professionale, ma anche come baluardo di democrazia e motore di crescita culturale e sociale. Canfora ha sottolineato i pericoli legati alla mercantilizzazione del sapere, ribadendo l’importanza di preservare l’università come spazio di pensiero critico e creativo. “Le università non devono essere ridotte a meri fornitori di competenze tecniche per il mercato del lavoro”, ha dichiarato, “sono il cuore pulsante della crescita culturale e sociale, specialmente nelle aree interne come il nostro territorio”.
Il rettore ha anche illustrato i numerosi successi del 2024, tra cui il campus urbano, le residenze universitarie, l’espansione dell’offerta didattica e i progetti di ricerca, sottolineando il ruolo dell’Ateneo nel supportare la comunità e i giovani. “Difendiamo l’università come motore di cultura, innovazione e speranza per il futuro”, ha concluso.
La lectio inauguralis è stata tenuta dal climatologo Antonello Pasini, ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), che ha trattato gli effetti dei cambiamenti climatici in Italia e nel mondo. Pasini ha analizzato l’impatto diretto e indiretto del riscaldamento globale, proponendo strategie per affrontare le sfide urgenti. Ha sottolineato come le evidenze scientifiche confermino il ruolo determinante delle attività umane nell’innalzamento delle temperature globali e ha evidenziato che l’1% più ricco della popolazione mondiale è responsabile di emissioni di CO₂ superiori a quelle della metà più povera dell’umanità, una realtà che sfugge spesso alla consapevolezza collettiva. Pasini ha poi sottolineato l’importanza di un approccio equo al cambiamento climatico, in cui chi contribuisce maggiormente alle emissioni si faccia carico della responsabilità di finanziare e sostenere politiche di adattamento e mitigazione, soprattutto a beneficio delle popolazioni più vulnerabili.
A completare il dibattito, tre dottorandi dell’Università del Sannio hanno presentato i risultati delle loro ricerche: Ilva Licaj, dottoranda in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Salute, ha illustrato uno studio sul cambiamento climatico e le strategie per promuovere la sostenibilità nel sistema agroalimentare; Pasquale Marro, dottorando in Persona, Mercato e Istituzioni, ha approfondito il tema dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla funzione sociale del contratto; infine, Chiara Martone, dottoranda in Tecnologie dell’Informazione per l’Ingegneria, ha presentato un intervento sul ruolo dell’energy sharing come strumento per contrastare il cambiamento climatico.