Benevento, Carli: “Mercato? Responsabilità mia, ora niente alibi. Doloroso esonerare Auteri, ma per venir fuori dal momento negativo”

Benevento, Carli: “Mercato? Responsabilità mia, ora niente alibi. Doloroso esonerare Auteri, ma per venir fuori dal momento negativo”

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Il Direttore Tecnico del Benevento ha affiancato il Presidente Vigorito e il neo-allenatore giallorosso Pazienza nel corso della conferenza stampa di presentazione di quest’ultimo.

Di seguito, quindi, le parole di Marcello Carli in merito alla scelta dell’allenatore pugliese per la panchina della Strega e alla sessione invernale di calciomercato terminata la settimana scorsa:

“Non sapevo che il Presidente sarebbe venuto, è stata una sorpresa piacevole. Risponderò alle domande, ma penso che far parlare il Mister sia la cosa più importante”.

SULLA SCELTA DEL CAMBIO IN PANCHINA E SUL MERCATO: “Di solito gli allenatori si presentano a giugno, non l’11 febbraio. Quando abbiamo deciso di fare questa scelta, insieme al Presidente, abbiamo chiesto a Pazienza se gli piacesse la squadra e poi lo abbiamo messo dentro. Abbiamo avuto la speranza fino all’ultimo di non cambiare tecnico, poi abbiamo avuto il colloquio con il Mister, martedì sera. Per questo non c’è stata la presentazione, ha fatto bene il Presidente a specificarlo. Questo gruppo nelle prime 15 partite ha fatto il primo posto in assoluto e nelle ultime 10 il tredicesimo. La realtà è questa, ci siamo trovati in una situazione che non ci aspettavamo. Sento il Presidente ogni sera alle 19:30. Se avessi dovuto prendere un giocatore per sporcare la squadra non lo avrei fatto, credo che questo gruppo abbia le caratteristiche per uscire da questo momento. Per vincere il campionato? Non lo so. Sin dall’inizio ho detto che se questa squadra non avesse fatto lo step, allora non sarebbe arrivata fino in fondo. Pensavo che questa squadra partisse con qualche difficoltà e poi venisse fuori, mentre ha fatto l’inverso. Per questo abbiamo deciso di fare questa scelta. La responsabilità sul mercato è di una sola persona, mia! Il Presidente ha dato disponibilità, la aveva data anche l’anno scorso. Con Auteri ho un rapporto personale, è una ferita aperta e lo dovrò sentire, quando sono più sereno. Sono davvero dispiaciuto. In estate abbiamo preso subito Lamesta e Manconi, poi anche Oukhadda e Borello oltre che aver reintregrato Viviani e Acampora che ora sono giocatori a tutti gli effetti; in più abbiamo Tosca. Devo vedere anche il futuro del club, il Presidente vuole fare un programma. Abbiamo altri 5-6 giocatori che hanno un impatto, vogliamo vedere anche chi a giugno si sarà meritato la conferma“.

SULL’ESONERO DI AUTERI: “Se si va sul “si è detto” o “si è fatto” non ne usciamo più. Ho un rapporto solo con la proprietà e con i miei collaboratori. E’ stata una scelta dolorosa, il Presidente lo può dire: dopo aver fatto questa scelta e aver parlato con Mister Pazienza, siamo stati al telefono a mezzanotte e mezzo con il Presidente per parlare di Auteri. E’ stata una scelta stra-dolorosa, ma eravamo in un momento negativo e dovevamo venirne fuori. Auteri ha dato qualcosa d’importante al Benevento, come il Benevento ha dato qualcosa d’importante al Mister: il Presidente lo ha chiamato nel momento più importante della sua carriera. Se non ci fosse stato un allenatore che ci piaceva, probabilmente non ci sarebbe stato l’esonero. Io avevo proposto al Presidente Andreoletti, lui voleva Pazienza e ogni volta che l’Avellino vinceva mi mandava un messaggio scrivendo “Pazienza ha vinto anche oggi”. Era un nome, si pensava a una persona giovane e fresca e con ambizione: quello che serve al Benevento quest’anno. Mercato? Siamo l’unica squadra che non ha fatto movimenti, responsabilità mia. A fine anno passerò da stupido, come è giusto che sia, ma questa è una responsabilità in più anche per i ragazzi: né io né loro abbiamo alibi, o si reagisce o abbiamo fallito. E’ stata una scelta per lavorare sulla squadra poi, in categoria superiore che sarebbe magnifico o per far crescere il club. So quanto ho sofferto per l’esonero di Auteri, pensavamo si fosse appiattita la cosa. Prendere per prendere non si sarebbe preso, si è fatto un incontro con Pazienza e abbiamo avuto l’impressione che ci potesse dare una mano“.

SULLA RICERCA DEL DIFENSORE: “Siamo andati a cercare un difensore, poi non c’era il tipo di giocatore che potesse alzare il livello e abbiamo pensato di tenere i nostri. Da qui in avanti non ci sono alibi. Giocatori e Direttore devono dimostrare che quello in cui credevano era una cosa vera“.

SULLA GESTIONE DI CARFORA E SENA: “Carfora per noi è un ragazzo forte, c’è stata qualche difficoltà nella gestione ma per noi è anche cresciuto. Sena era voluto fortemente da 5-6 squadre, per noi è un giocatore forte ma ovviamente la squadra la fa l’allenatore. Per noi è un giocatore di prospettiva. L’anno scorso Viscardi aveva lo stesso problema, poi ha giocato i play-off. Crediamo nei giocatori perché li vediamo tutti i giorni“.

SULLA SCELTA DI AFFIDARSI A PAZIENZA: “So di aver commesso degli errori, così come li avevo commessi l’anno scorso. Fino alle prime 15 giornate la squadra aveva dimostrato e aveva un certo livello, poi nelle 10 domeniche successive siamo passati dal primo al tredicesimo posto. Abbiamo fatto delle disamine e abbiamo preso la decisione. Pensiamo che Pazienza ci possa far trovare quella strada che la squadra aveva perso, perché pensiamo che le qualità dei ragazzi possano fare un campionato migliore di quello che stanno facendo ultimamente“.

SUL MANCATO DIFENSORE CENTRALE ALLE LUCE DEI PROBLEMI RECENTI: “Pensiamo che Tosca e Meccariello siano ragazzi validi. Forse ci siamo mossi in ritardo, numericamente eravamo tanti e non volevamo fare un’acquisizione che andasse a incidere anche sul prossimo anno. Abbiamo grande fiducia anche negli altri giocatori, le responsabilità me le sono prese“.