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Previdenza e lavoro: analisi e prospettive nel XXIII Rapporto INPS presentato a Unisannio
EventiPalazzo De Simone ha ospitato la presentazione del XXIII Rapporto Annuale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
L’evento, organizzato dal Dipartimento di Diritto, Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM) nell’ambito della cattedra di Tecnica attuariale delle assicurazioni sociali del corso di laurea magistrale in Scienze Statistiche e Attuariali, ha rappresentato un’importante occasione di approfondimento sulle dinamiche della previdenza sociale e del mercato del lavoro in Italia.
La presentazione del Rapporto è stata affidata alla dott.ssa Micaela Gelera, attuario e membro del Consiglio di Amministrazione dell’INPS, già Commissario Straordinario dell’Ente. A seguire, i saluti del Direttore del Dipartimento DEMM, prof. Gaetano Natullo e della Presidente del corso di laurea magistrale, prof.ssa Paola Mancini. Sono intervenuti il Presidente del Fondo Perseo Sirio, prof. Riccardo Realfonzo, il Presidente del Fondo Scuola Espero, prof. Riccardo Resciniti e il prof. Gaetano Natullo.
Il XXIII Rapporto Annuale ha offerto un’analisi dettagliata delle principali tendenze del mercato del lavoro italiano, con particolare attenzione alle politiche attive per l’occupazione e alle misure di supporto alle famiglie. Un focus specifico è stato dedicato alle nuove generazioni e alle sfide che incontrano nell’accesso al mondo del lavoro, evidenziando opportunità e prospettive per il futuro.
Il Rapporto mette in luce le sfide legate all’invecchiamento della popolazione e alle trasformazioni del mercato del lavoro. Il documento evidenzia la stabilità del numero di pensionati, che si attesta intorno ai 16 milioni, e il significativo aumento del 7,1% dell’importo medio delle pensioni.
Nonostante l’Italia presenti una delle aspettative di vita più alte in Europa, il sistema previdenziale si dimostra sostenibile e in linea con i parametri europei. Il mercato del lavoro italiano si conferma dinamico, con un record di 26,6 milioni di assicurati nel 2023. Le politiche adottate per incentivare l’occupazione e contrastare il lavoro irregolare stanno contribuendo a mantenere un equilibrio positivo, rappresentando un modello da valorizzare ulteriormente in futuro.
Evidenziata l’importanza di promuovere una maggiore consapevolezza previdenziale tra le nuove generazioni, affinché possano costruire un “salvadanaio previdenziale” sin dai primi anni di carriera lavorativa. Con l’invecchiamento progressivo della popolazione, che potrebbe portare entro il 2050 a un 35% di cittadini over 65, diventa essenziale ripensare il sistema di welfare e promuovere politiche di invecchiamento attivo.