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Faicchio| Intitolazione di Piazza Roma a Mario Borrelli, ‘Per il Bene Comune’ contro l’Amministrazione Lombardi
PoliticaFaicchio, tensioni in Consiglio comunale sulla memoria del compianto primo cittadino.
Il Consiglio comunale di Faicchio, durante la seduta del 19 febbraio scorso, si è trovato al centro di una vivace polemica riguardo l’intitolazione di Piazza Roma alla memoria dell’ex sindaco Mario Borrelli. Il punto, inserito all’ordine del giorno come “Presa d’atto e Comunicazione della Delibera di Giunta n. 9 del 7 febbraio 2025”, ha suscitato una reazione immediata e critica da parte del Gruppo consiliare di minoranza ‘Per il Bene Comune’, Vincenzo Petrucci, Angelo Di Leone, Luigi Giannotta, Benito Palmieri. Nonostante l’intenzione dichiarata di onorare la memoria di Borrelli, l’opposizione non ha esitato a manifestare il proprio disappunto e a sollevare una serie di dubbi sulla legittimità e il rispetto della procedura.
Nel mirino della minoranza ci sono innanzitutto i presunti errori procedurali della Delibera. “Non si può trattare l’intitolazione di una piazza come una semplice formalità”, affermano i consiglieri di ‘Per il Bene Comune’. La delibera, infatti, parla di “intitolazione” di Piazza Roma, ma nello stesso documento si riconosce che la piazza porta già quel nome dal 1931. Questo fa sorgere un dubbio fondamentale: si tratta davvero di una “nuova intitolazione” o, come sembra, di una “ridenominazione”? La differenza è sostanziale, poiché, se si tratta di una ridenominazione, la procedura dovrebbe seguire quanto stabilito dal Regio Decreto Legge n. 1158 del 1923, mentre per una nuova intitolazione occorrerebbe seguire la Legge n. 1188 del 1927. Un errore di procedura che, secondo i consiglieri di minoranza, non può passare inosservato.
Ma non è solo una questione burocratica. Il Gruppo ‘Per il Bene Comune’ solleva altre gravi preoccupazioni. Prima fra tutte, la scarsa condivisione della decisione. “A decidere l’intitolazione sono stati in tre: il sindaco Lombardi, l’assessore Vincenzo Lombardi e l’assessore esterno Ilaria Porto. Tutti assenti gli altri membri della giunta, a partire dall’assessore Martone e, per evidenti ragioni di conflitto, dal vicesindaco Paola Borrelli”, lamentano i consiglieri di opposizione. Secondo loro, questa scelta non rappresenta la volontà dell’intera comunità, ma una decisione presa da pochi, senza il necessario coinvolgimento della Commissione Toponomastica, del Consiglio comunale e, soprattutto, dei cittadini.
Il valore storico e identitario di Piazza Roma, punto centrale della comunità da secoli, è un altro aspetto sollevato. Il nome della piazza risale al 1931, e il suo cambiamento, secondo il Gruppo di opposizione, potrebbe comportare disagi per i residenti e per le attività locali. “Ci sono costi e procedure burocratiche che potrebbero danneggiare cittadini e commercianti. È importante rispettare le tradizioni senza forzare cambiamenti inutili”, dichiarano.
Non solo: ‘Per il Bene Comune’ propone alternative più coerenti per onorare la memoria di Borrelli. In particolare, suggeriscono l’intitolazione di luoghi legati direttamente alle opere lasciate incompiute dall’ex sindaco, come il Campo Sportivo, la Variante o la Porta del Sannio. “Forse sarebbe stato meglio completare quelle opere, anziché concentrarsi sulla semplice ridenominazione di una piazza”, affermano i consiglieri.
La critica all’Amministrazione Lombardi non si ferma qui. “Anche in questa occasione l’Amministrazione ha dimostrato di essere distante dalla collettività e insensibile al dialogo con l’opposizione”, dicono i consiglieri. Secondo loro, la decisione presa in modo unilaterale, senza una consultazione pubblica, non solo tradisce la memoria di Mario Borrelli, ma testimonia un atteggiamento autoritario e disinteressato alla partecipazione democratica.
In conclusione, l’intitolazione di Piazza Roma a Mario Borrelli rischia di diventare più un campo di battaglia politica che un atto di memoria e riconoscenza. Mentre la maggioranza si mostra determinata a portare avanti la delibera, l’opposizione non sembra intenzionata a cedere, sollevando questioni legittime che potrebbero avere un impatto duraturo sulla comunità. La situazione si prospetta quindi tutt’altro che semplice, con un confronto che sembra destinato a proseguire ben oltre la discussione in Consiglio comunale.