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Antenna 5G a Vitulano: il sindaco Scarinzi difende l’interesse pubblico e minaccia l’interruzione dei lavori
PoliticaLa questione dell’impianto scatena polemiche e dubbi sull’adeguatezza delle procedure autorizzative.
Il primo cittadino, Raffaele Scarinzi, ribadisce la necessità di rispettare le normative e di trovare un’area adeguata per l’installazione, mentre i lavori per la realizzazione dell’antenna rischiano di essere considerati abusivi
La questione dell’antenna 5G a Vitulano si è trasformata in un caso che divide e preoccupa, con la comunità locale che chiede chiarezza e il sindaco Raffaele Scarinzi che non ha intenzione di cedere. La situazione è diventata complessa e intricata, non solo per le problematiche legate all’installazione dell’infrastruttura, ma anche per le discrepanze che emergono nei procedimenti amministrativi.
Con la delibera di Giunta Comunale n. 153 del 29 dicembre 2023, l’amministrazione comunale aveva dato il via libera alla società INWITT per l’installazione di una nuova antenna 5G. Ma il percorso si è subito imbattuto in ostacoli, a partire dalla stessa area individuata per l’opera. Un terreno di circa 100 metri quadrati, situato nella particella n. 620 del foglio 17 del catasto di Vitulano, ma la sua esatta localizzazione, stando a quanto affermato dal sindaco, non è mai stata definita in modo definitivo. “La delibera prevedeva che l’individuazione dell’area fosse fatta solo dopo il frazionamento del terreno, ma ad oggi non sono stati compiuti nemmeno questi adempimenti,” sottolinea Scarinzi.
La situazione si complica ulteriormente quando si scopre che la proposta di ubicazione iniziale risultava del tutto inadeguata. “Il punto ipotizzato avrebbe reso impossibile l’accesso al campo sportivo,” commenta il primo cittadino, che fa notare come un’installazione di questo tipo, in una zona non ben identificata, non possa essere considerata conforme alle normative vigenti.
Ma la vicenda non finisce qui. Pochi giorni fa, sono iniziati i lavori di scavo in una zona che sembra completamente fuori dai parametri di autorizzazione. Il sito scelto per l’installazione si trova a pochi metri da un’area giochi e fitness, e a meno di 10 metri dalla strada provinciale. “Queste condizioni non solo sono inadeguate, ma rendono gli atti rilasciati in sede di conferenza di servizi completamente invalidi,” ha spiegato il sindaco. “Senza un’area correttamente individuata e un’autorizzazione formale, i lavori avviati sono da considerarsi abusivi.”
Scarinzi non ha esitato a intraprendere azioni per fermare le opere. “Nella nota inviata a INWITT il 17 febbraio 2025, ho esplicitamente diffidato la società a procedere senza un confronto con il Comune e a concordare con noi l’area idonea per l’installazione,” ha dichiarato il sindaco, sottolineando come, in assenza di una soluzione condivisa, i lavori dovranno essere interrotti e i responsabili sanzionati.
Il primo cittadino, però, non si limita a minacciare misure drastiche. Dopo l’invio della diffida, ha ricevuto una pronta risposta dalla società, che ha manifestato la volontà di risolvere la situazione in modo dialogato. È stato quindi fissato un sopralluogo congiunto tra il Comune e INWITT, il primo di una serie che si prevede possa portare a una soluzione condivisa per evitare ulteriori conflitti.
La situazione a Vitulano è solo uno degli episodi che alimentano la crescente preoccupazione sul tema dell’installazione delle antenne 5G. In molti si chiedono se siano state davvero rispettate tutte le procedure burocratiche e se le autorizzazioni siano state concesse nel pieno rispetto della legge e dell’interesse pubblico. La vicenda resta aperta, e la comunità locale continua a chiedere chiarezza.
Il sindaco Scarinzi non sembra intenzionato a fare passi indietro. Concludendo la sua dichiarazione, ha ribadito: “Il nostro impegno è tutelare il territorio e i cittadini. L’antenna 5G è una necessità, ma deve essere collocata in modo che rispetti le leggi, l’ambiente e l’accessibilità delle aree circostanti.” Il futuro dell’antenna 5G a Vitulano, quindi, resta incerto, ma una cosa è certa: la battaglia è appena cominciata.