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Presentato studio sui Carnevali dell’Alto Tammaro, Di Maria: “Puntare sulla valorizzazione culturale”
Politica“Dobbiamo crescere attraverso la valorizzazione delle nostre tradizioni, della nostra identità. I nostri territori custodiscono innumerevoli bellezze, materiali ed immateriali, che per troppo tempo sono state chiuse nel cassetto, è ora di invertire la rotta e puntare sulla valorizzazione culturale”.
A dichiararlo è stato Antonio Di Maria, presidente del Gal Alto Tammaro, questa mattina in occasione della presentazione dello studio condotto dalla facoltà di Architettura dell’università Federico II sui Carnevali storici dei paesi dell’Alto Tammaro. Tra essi, la rappresentazione ‘La Pace’ che si svolge a Santa Croce del Sannio e quest’anno festeggia la 240esima edizione, ‘La ruzzola del formaggio’ di Pontelandolfo, ‘Lo scardone’ di Pietrelcina, il gioco ‘Pall’a stenn’ e le Maschere di Sassinoro.
“Noi rappresentanti delle istituzioni – ha aggiunto Di Maria – dobbiamo essere capaci di investire in cultura per far crescere i nostri territori. Quello di oggi è solo l’inizio. Adesso serve una regia in grado di mettere in rete tutti i Carnevali dell’Alto Tammaro. Se facciamo promozione diventiamo attrattori di un certo tipo di turismo e creiamo le condizioni per essere generatori di reddito e per fare in modo che i giovani tornino nelle proprie terre per conservarne l’identità. Un ringraziamento, in tal senso, va alle Proloco per il contributo che danno alle nostre comunità, mettendo a disposizione tempo libero e professionalità per portare avanti le nostre tradizioni”.
Hanno preso parte alla presentazione, organizzata dal Gal Alto Tammaro e dal Gal Titerno, il sindaco di Sassinoro Luca Apollonio; l’assessore Milena Masone di Pietrelcina; il sindaco di Pontelandolfo Valerio Testa ed il primo cittadino di Santa Croce del Sannio, Antonio Zeoli. Per la parte scientifica hanno relazionato Pasquale De Toro e Teresa Colletta, professori presso il Dipartimento di Architettura della Federico II.