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Telese Terme| Ancora polemiche sui buoni pasto e la nuova tariffa. Dalla minoranza richiesta di maggiore equità
PoliticaIl consigliere Serena Sebastianelli denuncia l’iniquità della misura e invita al dialogo per soluzioni più giuste.
Un’ondata di polemiche travolge l’amministrazione comunale di Telese Terme, a seguito della recente approvazione di un aumento delle tariffe per i servizi di mensa e trasporto scolastico. Il 28 febbraio, il Consiglio Comunale ha dato il via libera al Programma Triennale degli Acquisti di Beni e Servizi per il triennio 2025/2027, che include anche una spesa a carico del Comune per i servizi scolastici. Tuttavia, la decisione della Giunta, presa sempre nella stessa giornata, di rideterminare le fasce di contribuzione ha suscitato critiche accese, in particolare per l’entità del contributo richiesto.
Serena Sebastianelli, consigliere comunale di minoranza, è tra le voci più critiche, mettendo in evidenza il rischio che l’introduzione di una tariffa quasi pari a cinque euro a pasto possa trasformare il buono pasto scolastico in una spesa insostenibile per molte famiglie. “Se questa proposta venisse attuata, il costo del pasto potrebbe addirittura superare quello delle scuole private”, ha dichiarato la Sebastianelli, sottolineando il pericolo di un ulteriore aggravio economico per le famiglie che già fanno fatica a sostenere i costi della crescita e dell’educazione dei figli.
La minoranza non nasconde preoccupazione anche per le possibili ripercussioni sociali ed economiche che la misura potrebbe comportare. Secondo la Sebastianelli, l’aumento potrebbe spingere le famiglie a cercare alternative scolastiche nei comuni limitrofi, dove le tariffe e i servizi sono più in linea con le necessità delle famiglie. “Ciò potrebbe indebolire ulteriormente la coesione sociale della nostra comunità”, ha aggiunto.
Nel suo intervento, il consigliere comunale di minoranza ha esortato l’amministrazione a rivedere la proposta, proponendo di concentrarsi sul recupero dei buoni pasto inevasi come misura per alleggerire il peso economico delle famiglie. “Un controllo più attento sui buoni pasto non riscossi potrebbe rappresentare una soluzione per garantire maggiore equità, senza penalizzare i cittadini che già si trovano in difficoltà”, ha spiegato la Sebastianelli, facendo appello al senso civico della comunità.
La polemica si infiamma, e il dibattito è destinato a proseguire. In un momento delicato per le finanze pubbliche, la questione dei buoni pasto scolastici diventa simbolo di un più ampio confronto su come distribuire equamente i costi dei servizi pubblici. La Sebastianelli si è detta disponibile a proporre soluzioni alternative, invitando il Sindaco a intraprendere un confronto costruttivo con la minoranza e con le famiglie, al fine di trovare una via d’uscita che non penalizzi i più vulnerabili.
“Mio auspicio è che il Sindaco possa assumere un ruolo di guida responsabile per individuare una soluzione che rispetti i bisogni della comunità”, ha concluso la consigliera, facendo appello alla collaborazione tra le forze politiche.
Il tema è destinato a essere al centro dei prossimi incontri pubblici, con le famiglie che seguono con attenzione gli sviluppi di una situazione che potrebbe avere ripercussioni dirette sul quotidiano di centinaia di cittadini. A Telese Terme, infatti, la sfida non riguarda solo la gestione dei servizi scolastici, ma anche la capacità dell’amministrazione di ascoltare e rispondere alle reali necessità della comunità.