Benevento-Sorrento 1-1, le pagelle dei giallorossi

Benevento-Sorrento 1-1, le pagelle dei giallorossi

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Il Benevento pareggia 1-1 contro il Sorrento al Vigorito, nel match della domenica alle 17:30 valido per la ventinovesima giornata della Serie C 2024-25, la decima del girone di ritorno.

La Strega di Mister Pazienza, alla quarta sfida alla guida dei sanniti, fa registrare l’ottava gara consecutiva senza successi, conquistando il terzo pareggio di fila. I giallorossi restano quarti in classifica, a -3 dal Monopoli e a -6 dall’Avellino, mentre il Cerignola capolista è a 11 punti; alle spalle c’è il Potenza a -2, il Crotone è a -3 ma che non è sceso in campo nel week-end in virtù del rinvio della sfida contro il Taranto.

Nonostante un avvio positivo, in cui Perlingieri colpisce il palo da posizione defilata al decimo e il Benevento dà l’impressione di poter essere davvero pericoloso, la prima mezz’ora del derby al Vigorito offre davvero poche emozioni. La Strega non è in grado di concretizzare il possesso palla neanche nel finale di primo tempo, nonostante le diverse occasioni: al 34esimo Lanini calcia alto, dieci minuti dopo Del Sorbo respinge in angolo il destro di Talia. Nel recupero della prima frazione, poi, Simonetti spreca un contropiede per eccesso di altruismo. Diversi cambi già nell’intervallo per entrambi gli allenatori, ma è il Sorrento ad essere subito pericoloso: al 46esimo Musso si vede annullare il gol del vantaggio per un fallo ai danni di Tosca, poi ci prova Colangiuli ma il suo sinistro è fuori misura. I giallorossi crescono e tornano perennemente nella metà campo rossonera, con diversi tentativi soprattutto dalla distanza da parte di Prisco e Lamesta. Al 73esimo, poi, i costieri passano in vantaggio: corner dell’ex Matera per il colpo di testa di Biagetti che vola sopra Viscardi e batte un immobile Nunziante. Doccia gelata per i sanniti che però, all’80esimo, trovano la rete del pari: bellissima palla in profondità di Acampora per Lanini, che appoggia per il facile tap-in di Starita. Ci credono i padroni di casa ma, nonostante i tentativi soprattutto di Acampora e Talia, il risultato non cambia.

Nunziante 5,5: Mai chiamato in causa per 89′ più recuperi, l’unica occasione che lo vede inquadrato è quella del gol. Biagetti sovrasta Viscardi e colpisce di testa, lasciando Nunziante immobile e impossibilitato sia nell’uscita sia nell’intervento. Lento nell’impostazione dal basso, su cui deve crescere.

Berra 6-: Tornato dal 1′ dopo due gare caratterizzate dalla squalifica e dall’esclusione contro il Latina, il Capitano del Benevento torna a indossare la fascia e nel suo ruolo originario, sulla corsia destra, in virtù dell’esclusione di Oukhadda. Non brilla, mette qualche cross ma spesso diventa facile preda di Del Sorbo. Dal 19’s.t. Veltri 6: Apporto sufficiente anche se non decisivo quello fornito dal terzino classe 2004, che non rischia praticamente nulla in virtù dell’inoffensività del Sorrento nella seconda metà della ripresa e si propone qualche volta in avanti cercando di mettere in area dei palloni interessanti.

Capellini 6: Confermato al centro della difesa, non corre praticamente mai pericoli anche perché riesce a gestire Musso con Tosca senza alcun tipo di problema. I costieri in avanti al Vigorito sono poca cosa, quindi il difensore scuola Juventus è chiamato a compiere interventi di ordinaria amministrazione.

Tosca 5,5: Dopo aver ipotizzato un suo posizionamento sulla corsia, Mister Pazienza decide di dargli fiducia e continuità al fianco di Capellini. Contrastato duramente da Musso in occasione del vantaggio rossonero poi annullato dall’arbitro a inizio ripresa, per il resto rischia davvero poco o nulla nei 90′.

Viscardi 4,5: Prestazione poco meno che sufficiente per gran parte dell’incontro, con pochissime folate offensive, al 73esimo si fa sovrastare da Biagetti per il vantaggio rossonero. Da quel momento in poi commette diversi errori, sintomo di come evidentemente abbia risentito dell’errore nell’immediato.

Talia 5,5: Appare evidentemente come ormai, quando è in fiducia, il Benevento cresca con lui. Contro il Sorrento risulta a tratti intermittente, alternando interessanti inserimenti a banali errori di appoggio nei passaggi più semplici. Va più volte alla conclusione, magari da posizione defilata, e sa rendersi pericoloso.

Prisco 5,5: Confermato in cabina di regia a discapito di Viviani dopo la buona prestazione con assist di Latina, sembra più in ombra e risulta a volte impreciso in fase di costruzione. Ha diverse occasioni per andare al tiro da fuori, ma difficilmente riesce a impegnare Del Sorbo: sembra peccare di convinzione. Dal 32’s.t. Manconi 5,5: Costretto ancora a guardare l’inizio della partita dalla panchina, si posiziona dietro la punta e questo sembra essere il ruolo a lui più consono. Fatica, comunque, nella gestione delle sfera e nel rendersi pericoloso in avanti, tanto da fallire l’unica occasione capitatagli.

Simonetti 5: Tornato dal 1′ nei tre di centrocampo, corre tanto ma spesso a vuoto. Non riesce quasi mai a rendersi protagonista o a incidere nella manovra giallorossa, se non in negativo nel recupero della prima frazione quando spreca un contropiede preferendo un improbabile assist al tiro a pochi metri dalla porta. Dal 19’s.t. Acampora 6-: Il suo ingresso in campo si rivela molto prezioso, in particolare nell’occasione del gol. Un suo lancio dalla distanza, infatti, mette in moto Lanini, bravo poi ad appoggiare per Starita. Per il resto tanta corsa al piccolo trotto ma anche qualche errore di troppo nella gestione della sfera nel finale.

Lamesta 5,5: Nel primo tempo sembra il più vivace e potenzialmente pericoloso del reparto offensivo. Nonostante l’assenza di Oukhadda, dialoga bene con Berra e spesso i suoi cross in area sono precisi per i compagni. Quando prova a calciare da fuori però, anche nella ripresa, non trova quasi mai la porta. Dal 42’s.t. Borello S.V.: Tre più minuti più recupero sulla corsia destra, come spesso gli accade, per cercare di incidere nel finale con la sua qualità e le sue caratteristiche. Almeno così la pensa Mister Pazienza, anche se spesso e volentieri i suoi ingressi in campo sono abbastanza anonimi.

Perlingieri 5: Schierato nuovamente come perno offensivo, fa tanto lavoro sporco e prova a sfruttare al meglio (con tante difficoltà) le seconde palle. Si presenta in avvio con un palo esterno e poi con un buon assist per Lanini, ma fa poco altro risultando spesso lento, macchinoso e prevedibile per i difensori. Dal 1’s.t. Starita 6,5: Entra in campo all’intervallo con il solito piglio e la solita voglia di incidere. Lo fa ottimamente e viene ricompensato. Se a Latina il fuorigioco non gli aveva permesso di trovare la seconda rete in campionato, contro il Sorrento è decisivo il suo tap-in per evitare una figuraccia in piena regola.

Lanini 5,5: Confermato sull’out mancino, in avvio non riesce a impattare bene di testa il cross di Lamesta e poco dopo la mezz’ora spreca sull’appoggio di Perlingieri da ottima posizione. Spesso fuori dal gioco, fatica a incidere. Meritevole nella ripresa il movimento per il lancio di Acampora e l’assist per l’1-1 finale.

Pazienza 5: Il “suo” Benevento continua a non saper vincere e, dopo quattro partite, appare evidente come non sia ancora riuscito ad aggiustare i difetti di una Strega agonizzante. Certo, l’essere passati in svantaggio e l’aver recuperato il risultato può sembrare un sintomo di maturità e fiducia, ma la realtà è che la gravità risiede nel non essere stati in grado di sbloccare per primi l’incontro nonostante la mole di gioco e azioni creata. In campo non ci va l’allenatore, ma i giocatori, che evidentemente sono alle prese con difficoltà anche psicologiche da dover risolvere nel prossimissimo futuro, se non altro per la voglia di rivalsa e per non essere più accolti o salutati con dei fischi da parte della tifoseria. Il tecnico pugliese è alle prese con una situazione complicata, lo sappiamo, che fa ancora più clamore in virtù della rapida e dolorosa discesa in classifica, ma ora i sanniti vedono a rischio anche il quarto posto e ciò non sarebbe assolutamente accettabile. L’obiettivo di fornire certezze al reparto difensivo sta riuscendo in queste prime quattro uscite sulla panchina giallorossa, ma d’altro canto l’attacco è ancora sterile e poco incisivo. L’apporto dei subentrati come Starita è sicuramente un elemento positivo, ma c’è ancora tanto su cui lavorare e il tempo, se non è ancora scaduto, è prossimo alla scadenza. Ora alla finestra ci sono incontri tutt’altro che semplici, vuoi per ambiente e vuoi per importanza, e il Benevento è un’incognita.

Foto: Screen Profilo YouTube Lega Pro