
Telese Terme| Polemiche sulle tariffe della mensa scolastica e del trasporto: la minoranza insorge
PoliticaTariffe scolastiche 2025, la minoranza accusa: “Aumenti ingiustificati e ingiusti”.
L’opposizione al Comune di Telese Terme solleva il caso per i servizi di refezione e trasporto scolastico, chiedendo una revisione delle fasce di contribuzione e un intervento a favore delle famiglie più vulnerabili
La polemica sulle tariffe dei servizi di refezione e trasporto scolastico continua a tenere banco a Telese Terme, con la minoranza che, dopo le critiche dei cittadini, lancia una durissima interrogazione al Sindaco Giovanni Caporaso. La decisione di applicare le nuove tariffe per il 2025, entrate in vigore il 1° marzo, ha sollevato malcontento tra le famiglie, soprattutto quelle con ISEE più basso, accusando l’Amministrazione comunale di non aver garantito una distribuzione equa dei contributi.
La minoranza, capitanata da Nicola Guido Di Santo, ha chiesto chiarimenti dettagliati su alcuni punti fondamentali. La prima domanda riguarda il numero degli alunni che hanno usufruito dei servizi di refezione e trasporto scolastico nell’ultimo anno, ma soprattutto la suddivisione numerica nelle diverse fasce di contribuzione. “Quanti sono i bambini che beneficiano di questi servizi e in che modo sono distribuiti nelle fasce economiche? Queste informazioni sono fondamentali per capire se le nuove tariffe siano davvero giustificate”, sottolinea Di Santo.
Non solo, l’opposizione ha messo sotto la lente anche gli importi percepiti dal Comune. “Qual è stato il costo per ciascuna fascia nell’ultimo anno e, soprattutto, quale l’importo effettivamente incassato?”, domanda il capogruppo di minoranza. La risposta a queste interrogazioni, secondo i consiglieri, dovrebbe far luce su eventuali disfunzioni nel sistema che avrebbero portato ad aumenti considerati “spropositati” dalle famiglie.
Non si tratta però solo di un’attività di controllo. I consiglieri di minoranza avanzano anche una proposta concreta: “Chiediamo che le fasce con ISEE più basso, ad esempio quelle con un reddito fino a 3.000 euro, siano esentate da ogni contributo”, affermano in un documento congiunto. L’intento è quello di garantire che le famiglie più vulnerabili non vengano penalizzate da un sistema che, secondo loro, finisce per mettere a rischio l’accesso ai servizi essenziali come la mensa scolastica e il trasporto.
Un altro punto critico riguarda le fasce di contribuzione. La proposta della minoranza è chiara: rideterminare le tariffe in modo più equo, rispettando un criterio di proporzionalità che possa davvero rispecchiare la situazione economica delle famiglie. “Un sistema che non tiene conto delle reali difficoltà economiche rischia di allontanare le famiglie dal servizio pubblico, creando disuguaglianze”, incalza Pasquale Carofano, uno dei consiglieri firmatari dell’interrogazione.
La questione delle tariffe scolastiche non è nuova per Telese Terme. Ogni anno, infatti, la discussione sul costo dei servizi scolastici genera dibattiti accesi. Ma questa volta la minoranza sembra intenzionata a fare sul serio, spingendo per una revisione delle politiche tariffarie e chiedendo maggiore attenzione per le fasce sociali più fragili.
In attesa di una risposta da parte del Sindaco Giovanni Caporaso, l’opposizione si dice pronta a portare la battaglia nelle sedi istituzionali competenti, fino ad arrivare a una proposta che rispetti davvero l’equità sociale. “Le famiglie non possono essere lasciate sole di fronte a un sistema che penalizza i più deboli”, conclude Nadia Ceniccola, consigliera comunale e collega di Di Santo.
Una vicenda che, senza dubbio, terrà alta l’attenzione sul Comune di Telese Terme nei prossimi mesi, in attesa che la politica dimostri di saper conciliare le esigenze del bilancio con quelle dei cittadini.