Casertana-Benevento 1-1, le pagelle dei giallorossi

Casertana-Benevento 1-1, le pagelle dei giallorossi

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Il Benevento pareggia 1-1 contro la Casertana al Pinto nel posticipo della trentesima giornata della Serie C 2024-25, l’undicesima del girone di ritorno.

La Strega di Mister Pazienza, alla quinta sfida alla guida dei sanniti, fa registrare la nona gara consecutiva senza successi, conquistando il quarto pareggio di fila. I giallorossi restano quarti in classifica, a -5 dal Monopoli e a -11 dall’Avellino, mentre il Cerignola capolista è a 14 punti; alle spalle c’è il Crotone a -1 e con una gara disputata in meno, mentre il Potenza è a -2.

Dopo una prima fase di studio, la prima occasione è per il Benevento: al 14esimo Lamesta scambia con Talia e va alla conclusione, sinistro alto. Tre minuti dopo la Strega sfiora il vantaggio: da corner, Manconi colpisce di testa e la palla viene deviata sul palo da Starita. Al 21esimo, poi, la Casertana passa in vantaggio: Egharevba dribbla Berra, che lo atterra in area; dal dischetto Vano batte Nunziante. Sette minuti dopo, però, i giallorossi ristabiliscono la parità: corner di Prisco, rimpallo e destro di Manconi che non lascia scampo a Zanellati. Le due squadre continuano ad affrontarsi a viso aperto, ma sono i rossoblù a tenere maggiormente il possesso. Nella ripresa, invece, sono i sanniti a scendere in campo con un piglio più deciso: Talia penetra in area di rigore e calcia verso il primo palo, Zanellati si distende e respinge. I due allenatori provano a mischiare le carte in tavola attingendo dalla panchina, ma i ritmi si abbassano nettamente con il passare dei minuti e non vengono create occasioni da gol.

Nunziante 6: Un brivido iniziale nel corpo a corpo con Vano, battuto sul rigore dallo stesso attaccante rossoblù e poi nulla. Spettatore non pagante per gran parte dell’incontro al Pinto, viene sollecitato solo dalla punizione di Ciano dalla distanza nel finale ed è attento.

Berra 4,5: Confermato dal 1′ sulla corsia, viene saltato con facilità da Egharevba e commette il fallo da rigore che consente ai rossoblù di passare in vantaggio. Non è in buona condizione, soffre sulla corsia destra e anche da braccetto non si esprime al meglio. Abbandona anzitempo il campo per infortunio. Dal 23’s.t. Oukhadda 5,5: Al di là del già ribadito concetto di equilibrio da parte di Mister Pazienza, è difficile trovare una motivazione alle sue continue esclusioni dall’undici iniziale. Non è perfetto e può fare meglio, ma offre corsa e spinta sulla corsia destra di cui la Strega avrebbe probabilmente sempre bisogno.

Capellini 5+: Nuovamente centrale al fianco di Tosca, fatica molto a impostare commettendo troppi errori nonostante il passaggio alla difesa a tre in determinate situazioni di possesso. Tanti i palloni cestinati o imprecisi, fatica anche a contrastare la fisicità e i continui inserimenti di Vano nel corso dei primi 45′.

Tosca 5: Il mismatch con Vano è evidente, ma nonostante l’attaccante rossoblù capiti spesso dalle parti di Capellini il centrale rumeno soffre tanto anche gli inserimenti dei centrocampisti e soprattutto di Proia. Commette qualche errore di troppo anche in fase d’impostazione, dando impressione di poca affidabilità.

Simonetti 6: Schierato nell’insolita posizione di terzino per l’assenza di Viscardi, si destreggia bene soprattutto quando la Strega imposta con i tre centrali e lui è più libero di svariare sulla corsia mancina. Mette in campo tanto sacrificio e tanta voglia di provare a cambiare le sorti di una gara spesso bloccata.

Talia 5,5: Non riesce a esprimersi come può e come più volte ha dimostrato, ma si destreggia bene tra il centrocampo e la corsia destra. Commette qualche errore di troppo nel fraseggio e fatica a rincorrere gli avversari, cose non da lui. A inizio ripresa trova bene la porta, mentre nel finale cala anche fisicamente.

Prisco 6-: Nelle ultime uscita sta dando l’impressione di essere più vicino a quel giocatore che disegnava trame e dettava ritmi a inizio stagione. Dai suoi piedi parte il pallone che porterà all’1-1 di Manconi, poi si occupa principalmente di dare ordine. Troppo bassi i ritmi della ripresa per provare a cambiare passo. Dal 39’s.t. Borello 5: Come già accaduto contro Sorrento e Latina, entra a pochi minuti dalla fine nel tentativo di inventare chissà cosa. Perde qualche pallone di troppo, risultando quindi (come purtroppo spesso accade) inefficace.

Viviani 5+: Tornato titolare in virtù delle numerose defezioni a centrocampo, non riesce a incidere in alcun modo. A volte estraneo al gioco, appare nervoso ed eccessivamente irruento in alcuni contrasti. Non riesce a inserirsi pericolosamente nella trequarti offensiva, faticando a trovare spazi che non ci sono.

Lamesta 5,5: La prima conclusione del Benevento porta la sua firma, poco prima del quarto d’ora. Poi, però, poco o nulla da parte dell’ex Rimini, che commette anche qualche errore di troppo. Non riesce a invertire il trend negativo di prestazioni nel quale è entrato, e sembra risentirne tutto il reparto offensivo.

Starita 5: Schierato titolare per evidenti meriti emersi nelle ultime uscite, da prima punta non riesce proprio a destreggiarsi. Fatica a trovare la profondità contro una squadra ben chiusa e compatta negli ultimi metri, trova un palo abbastanza fortunoso prima del vantaggio rossoblù ma poi null’altro. Dal 28’s.t. Perlingieri 5,5: Il suo ingresso a 20′ dalla fine è dettato dalla sua capacità di prendere posto al centro dell’attacco e di fare da boa per i compagni, sfruttando anche la sua fisicità e capacità di gestire la sfera spalle alla porta. Pochi, però, i palloni che gli vengono recapitati, complici i bassi ritmi del finale.

Manconi 6: Ritrova la maglia da titolare e causa il palo di Starita con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, poi sfrutta al meglio il corner di Prisco per ristabilire la parità mentre tutti i suoi compagni lamentavano il fallo di mano di un avversario. E’ il migliore del reparto avanzato, ma ancora non basta. Dal 28’s.t. Lanini 5,5: Entrato contemporaneamente a Perlingieri, probabilmente per provare a sfruttare qualche pallone da lui smistato, il suo ingresso si rivela inefficace per il semplice fatto che la Strega nella seconda metà della ripresa non crea praticamente nulla di concreto, non impensierendo mai Zanellati.

Pazienza 5: Il “suo” Benevento continua a non saper vincere e, dopo cinque partite, anche la sua panchina comincia a scricchiolare. La tanto attesa e conclamata scossata non c’è stata, i problemi che prima forse riuscivano a essere mascherati ora sono talmente evidenti che non si può far altro che accettarli e provare a risolverli in un finale di stagione che si preannuncia tutt’altro che rilassante. Il terzo posto si allontana giornata dopo giornata, mentre dietro Crotone e Potenza sono sempre più vicine. Sembra sempre più difficile trovare la famosa luce alla fine del tunnel, fondamentalmente perché questo tunnel appare senza fine. I problemi sono tanti ed è anche vero che senza vittoria aumentano sempre di più, ma continua a essere molto difficile capire come una squadra del valore del Benevento non riesca a vincere neanche contro altre squadre in difficoltà e in lotta per obiettivi per diversi da quelli della Strega. Per fortuna non c’è tanto tempo per pensare, mercoledì si torna già in campo e al Vigorito arriva il Crotone: uno scontro diretto per il quarto posto che deve rimandare a un solo obiettivo, la vittoria, che potrebbe essere davvero la panacea di tutti i mali.

Foto: Screen YouTube Lega Pro