
Consiglio regionale del 10 marzo, legge sul fine vita: la dichiarazione di Abbate
Politica“Prendo la parola per denunciare l’andamento della proposta di legge sul suicidio medicalmente assistito che ho avanzato sulla base della sentenza numero 242/2019 della Corte costituzionale. In merito, nell’aprile 2024 si è tenuta la prima Commissione mentre ad ottobre un tavolo tecnico ha chiarito l’assenza di ostacoli statutari e costituzionali”.
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luigi Abbate, che aggiunge:
“Tuttavia, non si è tenuto alcun incontro successivo, nonostante le mie sollecitazioni verbali e scritte. Una situazione che definisco come ghosting legislativo, ossia un interlocutore fantasma a fronte della proposta di legge. Ciò denota una mancanza di contro argomentazioni ma anche la totale assenza di empatia verso la sofferenza altrui. Tale comportamento esprime chiaramente la presunzione di chi si arroga il diritto di decidere sul libero arbitrio delle persone e sulla dignità di autodeterminarsi nella vita dall’inizio alla fine”.
“La mia denuncia – conclude Abbate – è rivolta a questa sgrammaticatura istituzionale che evidenzia un’assenza di dialogo messa in atto dal Presidente della V Commissione e riproporrò tale denuncia ad ogni Consiglio regionale”.