
Scuola Diocesana d’Imprenditorialità: visita a un’Impresa del Territorio per l’Evento Conclusivo dell’Anno
Eventi“Giunge al termine la seconda edizione della Scuola diocesana d’Imprenditorialità, ideata e curata nell’ambito del progetto “Giovani & Lavoro” (partito nel 2019) dall’équipe del Progetto Policoro, composta dai tre Uffici che compongono il Progetto Policoro (Caritas diocesana, Pastorale sociale e del lavoro, Pastorale giovanile), dalla Scuola d’impegno socio-politico, dall’Azione Cattolica diocesana e dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica.
Il quinto ed ultimo incontro, che si svolgerà sabato 15 marzo mattina alle ore 10, consisterà nella visita presso una realtà imprenditoriale del territorio che da anni si impegna con passione e dedizione nel settore vitivinicolo e olivicolo. Si tratta dell’Azienda Agricola Mario Fappiano di San Lorenzello (BN), ubicata in via Napoli, un esempio concreto di come le risorse del nostro territorio possono rimanere nello stesso ed essere utilizzate per creare valore, innovazione, opportunità e speranza. Questa visita, per i partecipanti della Scuola, non sarà solo un’occasione per conoscere meglio questa realtà, ma anche per riflettere su come ognuno di noi, con il proprio impegno, possa contribuire al progresso e alla crescita del proprio territorio.
D’altra parte, nella cultura aziendale “l’organizzazione aziendale – come sosteneva la docente Vincenza Esposito dell’Università degli Studi del Sannio nel penultimo incontro – rappresenta l’ossatura su cui si sviluppano tutte le attività dinamiche che danno vita all’impresa. Ogni azienda, infatti, sin dalla sua nascita, è destinata a un ciclo di vita che include momenti di crescita, crisi e trasformazione. Per evitare il declino, l’azienda, in quanto realtà dinamica, deve essere costantemente riorganizzata per rispondere alle sfide del mercato e mantenere la concorrenza. La struttura aziendale non è, quindi, solo un insieme di regole e ruoli, ma un sistema complesso di attività, relazioni e valori fondamentali che fanno la differenza in termini di competitività”.
Il successo di un’impresa, com’è noto, non dipende solo dalle strategie e dalle strutture, ma soprattutto dalle persone che la compongono. La gestione aziendale moderna deve superare l’idea delle “risorse umane”, che vede gli individui come semplici e meri ingranaggi di un meccanismo produttivo perché ogni lavoratore è prima di tutto una persona, con bisogni, aspirazioni e capacità uniche. L’azienda non è solo un insieme di ruoli e funzioni, ma una comunità di persone che collaborano per costruire qualcosa di più grande ed è proprio in questa dimensione umana che risiede il vero motore dell’innovazione e della crescita. Tutto si può fare se l’obiettivo comune è crescere insieme. E, partendo proprio, dal camminare insieme che nacque lo scorso anno il I “Premio Giovani Imprenditori 2024”, che voleva premiare un’idea imprenditoriale originale e attuabile sul territorio. Per l’elargizione di un contributo economico, il Progetto Policoro ringrazia, in particolare, le aziende Mangimi Liverini, Agriges, Gdl Di Leone di Cerreto Sannita e Slalom Consulting. I progetti vincitori saranno affiancati da un’impresa del territorio afferente il settore scelto per elaborare l’idea progettuale. Un modo concreto per confrontarsi con competenze e abilità di imprenditori che già operano in quell’ambito. Sono stati premiate le progettualità “Timescape” di Assunta Borreca e “Il regno di Partenope” di Sabrina Abbatiello.
E’ stato inoltre consegnato un premio, dedicato all’imprenditore italiano Adriano Olivetti (protagonista raccontato nel primo incontro della seconda edizione della Scuola), il progetto “Cambio Percorsi Artistici” di Elisa Perillo. A tutti coloro che hanno presentato una progettualità (16, in totale, i giovani tra i 18 e i 30 anni che hanno partecipato con un proprio progetto) è stata offerta una prelibatezza dolciaria del Laboratorio di Pasticceria Sociale DolceMente della cooperativa sociale di comunità iCare. Presente, come sempre, a sostenere tutte le iniziative di “Giovani & Lavoro” sui temi di lavoro, disoccupazione, spopolamento delle aree interne e nuove opportunità di speranza, il vescovo diocesano mons. Giuseppe Mazzafaro”.
