Telese Terme| Il Boschetto di Piazza Minieri a rischio: tra autorizzazioni e denunce

Telese Terme| Il Boschetto di Piazza Minieri a rischio: tra autorizzazioni e denunce

AttualitàDalla Provincia
Il progetto del Palazzo Cima al centro della polemica e l’area verde di pregio resta al centro di un acceso conflitto, mentre gli alberi continuano a cadere

La questione del boschetto di Piazza Minieri, un piccolo polmone verde situato a pochi passi dall’ex Albergo “La Pagliarella”, è destinata a rimanere al centro delle polemiche. A ridosso di quest’area, infatti, dovrà sorgere l’imponente Palazzo Cima, un intervento edilizio che sta facendo parlare di sé per le sue dimensioni e per la controversa destinazione d’uso di un’area che, fino a oggi, ha avuto ben altro valore: quello di “area verde di pregio”.

L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giovanni Caporaso, si trova a dover rispondere alle critiche e alle preoccupazioni sollevate da cittadini e associazioni, ma lo fa a microfono spento e taccuino chiuso. Un membro dell’amministrazione, infatti, ci ha confidato: “Gli uffici comunali hanno detto che l’intervento è frutto di autorizzazioni concesse che vanno oltre il nostro Ente e le nostre competenze”. Un’affermazione che lascia intendere come il Comune non abbia un controllo diretto sulle decisioni, visto che l’approvazione sarebbe giunta dalla Regione e da altre autorità competenti.

Nel tentativo di chiarire la propria posizione, lo stesso componente della giunta aggiunge: “C’è l’autorizzazione della Regione e la Sovrintendenza ha chiarito che non sono ‘alberi di pregio’ poiché non sono inseriti in un registro speciale che annovera tali piante.” Insomma, secondo l’amministrazione, gli alberi in questione non sarebbero da considerarsi “beni da tutelare”, come vorrebbero far credere le voci contrarie al progetto, poiché non fanno parte di un elenco speciale di piante di interesse particolare. Tuttavia, non tutto sembra andare secondo i piani delle istituzioni.

La referente locale di Legambiente, Grazia Fasano, ha infatti deciso di prendere una posizione netta contro quella che considera una violazione della legge ambientale. “Abbiamo presentato una denuncia presso il Comando di Polizia di Telese Terme”, ci spiega, sottolineando il continuo taglio di alberi in un’area che, a suo dire, dovrebbe essere protetta dalle normative del Piano Regolatore. “Invitiamo i Telesini che amano Telese a venire ora in piazza a protestare contro questo ennesimo reato ambientale attuato con la compiacenza degli Enti competenti a garantirne la tutela”. Il conflitto appare quindi destinato a crescere. Da un lato, c’è chi sostiene che le autorizzazioni siano regolari e in linea con le normative regionali, dall’altro chi denuncia un’azione sconsiderata che danneggia irreparabilmente un’area verde che ha da sempre rappresentato un luogo di pregio per la comunità locale.

Il taglio degli alberi in una zona definita “verde di pregio” contrasta con il Piano Regolatore vigente, che dovrebbe tutelare l’ambiente. Se questi alberi non sono da considerarsi “di pregio”, come affermano le autorità, resta comunque il fatto che l’area su cui sorgevano è classificata come “verde di pregio”, e la costruzione del Palazzo Cima non sembra conciliarsi con una politica ambientale rispettosa. Intanto, mentre i lavori per il nuovo palazzo avanzano, la battaglia per salvare gli alberi e difendere l’area di Piazza Minieri sembra destinata a intensificarsi.

Legambiente ha già mobilitato i cittadini, e il coro di protesta si fa sempre più forte. La comunità telesina si prepara a scendere in piazza, determinata a difendere il proprio patrimonio verde da quello che considerano un abuso .Il futuro di Piazza Minieri è incerto, ma una cosa è certa: la lotta tra il progresso edilizio e la tutela dell’ambiente è tutt’altro che finita. E, con ogni probabilità, la vicenda continuerà a infiammare i dibattiti nelle settimane a venire.