
Cerreto Sannita, Il Museo della Torre: un sogno dimenticato
AttualitàDalla ProvinciaDopo anni di investimenti e di lavoro da parte di privati e amministratori locali, il progetto del Parco Archeologico giace nel dimenticatoio, senza un futuro.
L’accusa di Vincenzo Di Lauro: “Continua l’assenza di proposte da parte della maggioranza”.
La Torre Civica di Cerreto Sannita avrebbe dovuto diventare il cuore pulsante di un ambizioso progetto culturale, un Parco Archeologico dedicato alla memoria storica del paese. Un sogno che, però, dopo anni di promesse, ha preso una piega inaspettata: l’oblio. Il sito che avrebbe dovuto essere una meta per appassionati di storia e turisti si trova ora abbandonato, con le sue stanze vuote e senza nemmeno un cartello a ricordare cosa sarebbe potuto essere.Nel 2013, l’amministrazione comunale acquistò dal privato i terreni e la Torre Civica con l’intento di preservare il patrimonio storico del paese.
Ma fu nel 2014 che il sindaco, ottenendo un’autorizzazione storica dalla Sovrintendenza Archeologica, riuscì a dare il via agli scavi nella vecchia Cerreto, svelando un tesoro di reperti che raccontano la storia millenaria del paese, con tracce che sembrano risalire ai Longobardi. I lavori di scavo vennero avviati in collaborazione con l’Università “Federico II” e senza un centesimo di spesa pubblica, grazie alla generosità di privati e delle imprese locali, che offrirono il loro supporto gratuitamente.
Lo stesso anno, grazie a un finanziamento di oltre 700.000 euro, vennero avviati i lavori per consolidare la Torre Civica e per custodire i reperti rinvenuti. In uno dei vecchi serbatoi idrici, chiamato la “Tinta”, venne trasformato un accogliente museo. Eppure, a distanza di dieci anni, quello che era un progetto vivo e pieno di promesse sembra essere naufragato.
“Era tutto pronto – afferma Vincenzo Di Lauro, capogruppo di ‘Cerreto Riparte’ – bisognava solo portare i reperti nel Museo della Torre e aprire il sito al pubblico. Un lavoro che avrebbe richiesto al massimo una settimana, eppure, non è stato fatto nulla. ”La realtà è che il progetto di recupero e valorizzazione della Torre Civica e del Parco Archeologico è rimasto incompleto, con le bacheche espositive comprate con i fondi pubblici che giacciono inutilizzate al Monte di Pietà.
“Nessuna sensibilità verso la cultura, la storia della nostra comunità e la nostra antica memoria”, continua Di Lauro, con un tono di delusione che rispecchia lo stato d’animo di molti cittadini. “Non c’è nessuna attenzione per un rilancio turistico-culturale di Cerreto, nessuna volontà di cercare nuove possibilità di sviluppo economico per il paese.
”Eppure, quel progetto avrebbe potuto rappresentare una vera svolta per Cerreto Sannita, un’opportunità per attrarre turisti e studenti, per rivelare la storia di un territorio che affonda le radici nel passato, ma guarda al futuro. Invece, dieci anni di immobilismo hanno reso vano un investimento che, secondo molti, avrebbe potuto cambiare il volto del paese.
Qual è, dunque, la visione di futuro di chi oggi governa Cerreto? “Nessuna”, risponde Di Lauro. “Non sono nemmeno capaci di mettere in atto ciò che altri hanno realizzato e lasciato loro, figuriamoci se possono pensare a uno sviluppo per Cerreto.
”Un progetto che avrebbe potuto essere il fiore all’occhiello del paese, oggi giace dimenticato, nel silenzio di una politica incapace di valorizzare la propria storia e il proprio patrimonio. E la domanda sorge spontanea: quante altre opportunità sono destinate a sfumare se non si è capaci di rispettare nemmeno le promesse fatte a chi crede nella cultura e nella memoria storica come motore di rinascita per un paese?


