
Faicchio| Parco Nazionale del Matese: battaglia tra maggioranza e opposizione
PoliticaMentre l’Amministrazione Lombardi presenta una revisione della perimetrazione dell’Area Protetta, l’opposizione si oppone fermamente, accusando una “giravolta” politica che potrebbe minacciare lo sviluppo e la sicurezza del territorio.
Il dibattito sul Parco Nazionale del Matese entra in una fase decisiva, con un duro scontro politico che si accende tra la maggioranza del sindaco Nino Lombardi e il gruppo di opposizione “Per il Bene Comune”. Al centro della disputa, la proposta di revisione della perimetrazione del parco, che, secondo l’opposizione, potrebbe avere effetti devastanti per il territorio di Faicchio e dei comuni limitrofi.
La storia inizia il 23 dicembre 2024, quando il Consiglio Comunale di Faicchio approvò all’unanimità una delibera che sanciva chiaramente l’intenzione di mantenere la perimetrazione del Parco Nazionale del Matese identica a quella già in vigore per il Parco Regionale del Matese. La decisione fu un compromesso che vide favorevoli sia la maggioranza che l’opposizione, un’unità rara in politica. Tuttavia, le cose sembrano essere cambiate drasticamente nel mese di marzo 2025, quando l’Amministrazione Lombardi, in un’assemblea pubblica, ha presentato una proposta di revisione della perimetrazione del parco che non solo aumenta sensibilmente l’area coinvolta, ma estenderebbe i confini del Parco Nazionale fino ad includere gran parte del centro storico di Faicchio, Monte Acero, e persino zone collinari di Telese Terme e San Salvatore Telesino.
“Abbiamo assistito a una vera e propria giravolta da parte dell’Amministrazione Lombardi”, dichiarano i membri del gruppo di opposizione. “Eravamo tutti d’accordo su una proposta chiara e sicura, ma improvvisamente la maggioranza ha messo in discussione quanto già deciso, proponendo addirittura una perimetrazione completamente diversa, che rischia di ingessare il nostro territorio e bloccare ogni attività produttiva”.
L’opposizione, fortemente preoccupata, solleva una serie di timori legati alla proposta di revisione. In particolare, si teme che l’inclusione di vasti tratti di terreno nelle aree protette del Parco Nazionale potrebbe paralizzare le attività agro-silvo-pastorali e zootecniche che sono ancora vitali per l’economia locale. Inoltre, l’opposizione sottolinea come la perimetrazione proposta dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) rischi di incrementare quasi triplicando la superficie interessata, portando la zona da circa 6,68 km² a circa 20 km². “Immaginate – continuano i membri del gruppo ‘Per il Bene Comune’ – un territorio dove ogni intervento, anche la manutenzione di un uliveto, diventi un’odissea burocratica a causa delle regole imposte da un ente parco che non tiene conto delle nostre reali necessità”.
Il rischio, secondo l’opposizione, è che, oltre a limitare l’attività venatoria e altre forme di gestione del territorio, il Parco Nazionale diventi un ostacolo insormontabile per qualsiasi intervento su terreni privati, come le bonifiche o la gestione ordinaria di vigneti e uliveti. La proposta di revisione, quindi, viene vista come una minaccia concreta non solo per l’economia, ma anche per la sicurezza dei cittadini. Già oggi, infatti, i residenti lamentano problematiche legate alla sicurezza sulle strade provinciali e comunali, spesso invase dai cinghiali che danneggiano coltivazioni e infrastrutture.
In risposta, la maggioranza del sindaco Nino Lombardi ha difeso con forza la propria posizione, ribadendo che la perimetrazione del Parco Nazionale del Matese è un processo avviato con la Legge 205 del 27 dicembre 2017 e che l’Amministrazione ha sempre cercato di tutelare il territorio. “Il Parco Nazionale del Matese non è una novità portata dall’Amministrazione Lombardi, ma un progetto che nasce con la legge dello Stato e che coinvolge due regioni e quattro province”, sottolinea la maggioranza. “Abbiamo deciso di confermare la perimetrazione dell’attuale Parco Regionale del Matese per evitare un allargamento che avrebbe coinvolto anche zone sensibili e storicamente abitate”.
A sostenere la posizione della maggioranza ci sono anche i tavoli istituzionali, dove sono state discusse e approvate le linee guida per la costituzione del Parco Nazionale. Il 5 febbraio 2025 si è svolto un incontro al Ministero dell’Ambiente, al quale hanno partecipato i sindaci delle province coinvolte, tra cui Faicchio, con l’obiettivo di definire una perimetrazione condivisa. Eppure, la posizione dell’opposizione, che parla di “scelte scellerate” e accusa la maggioranza di non aver rispettato gli impegni presi, continua a far parlare di sé.
Il gruppo “Per il Bene Comune” ha già annunciato che intende presentare ricorso al TAR contro la proposta di perimetrazione, accusando l’Amministrazione di aver cambiato radicalmente posizione dopo aver dato garanzie di mantenere la situazione invariata. La stessa opposizione invita l’Amministrazione a non inviare le osservazioni alle istituzioni, ma ad impugnare formalmente la perimetrazione proposta, sostenendo che “se un giorno il nostro territorio dovesse pagare il prezzo di queste scelte, la colpa sarà solo di chi non ha mantenuto fede agli impegni presi”.Nonostante le accuse reciproche, la discussione non sembra destinata a fermarsi. Entrambe le fazioni continuano a farsi sentire, con l’opposizione che denuncia la “distorsione della realtà” e la maggioranza che ribadisce la correttezza delle proprie azioni, parlando di un “attacco disonesto e ingiustificato” da parte dei detrattori. Il futuro del Parco Nazionale del Matese e delle aree coinvolte rimane dunque incerto, con una comunità locale divisa tra la necessità di proteggere l’ambiente e quella di tutelare le proprie tradizioni e attività economiche.
L’unica certezza è che il tema del Parco Nazionale del Matese continuerà a essere al centro del dibattito politico e sociale, con le istituzioni chiamate a trovare un equilibrio che rispetti le esigenze di tutela ambientale senza compromettere lo sviluppo e la qualità della vita dei residenti. Il confronto, che sembra destinato a protrarsi, segnerà probabilmente il futuro delle generazioni a venire.