
Parco del Matese| Incontro decisivo al Ministero dell’Ambiente per definire le linee guida della zonizzazione
PoliticaI Sindaci chiedono maggiore attenzione e più tempo per garantire scelte ponderate.
Nei giorni scorsi, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha ospitato una riunione di fondamentale importanza per il futuro del Parco Nazionale del Matese. All’incontro, che ha coinvolto una rappresentanza qualificata del mondo istituzionale, ecologico e locale, si è discusso a fondo del destino di questo straordinario territorio montano che abbraccia Campania e Molise.
Un confronto proficuo e costruttivo che ha visto la partecipazione del senatore Domenico Matera, di Ettore De Concilis, capo segreteria del sottosegretario di Stato, e di numerosi rappresentanti dei Comuni, delle Regioni, di ISPRA e del Ministero dell’Ambiente.
Il cuore della discussione si è concentrato sulla delicata questione della zonizzazione e perimetrazione del Parco. È stato deciso che i Comuni coinvolti dovranno presentare eventuali proposte e modifiche entro il prossimo venerdì, fissando una scadenza chiara per raccogliere osservazioni e integrazioni. In seguito, ISPRA avvierà un ciclo di incontri con i singoli Comuni per esaminare nel dettaglio i rilievi presentati. Il termine fissato rappresenta una scadenza importante, ma non priva di controversie.
Il Presidente del Parco Regionale, Agostino Navarra, ha sottolineato l’urgenza di operare con responsabilità, senza cadere nella trappola delle scadenze imposte dalla burocrazia. “Agire bene e senza fermarsi è indispensabile,” ha dichiarato Navarra, mettendo in guardia contro una gestione frettolosa del processo che potrebbe avere ripercussioni negative sul territorio e sulle comunità locali. Secondo Navarra, la fretta potrebbe compromettere la qualità delle decisioni, alimentando conflitti e preoccupazioni tra i cittadini.Una posizione che trova sostegno tra i Sindaci dei Comuni interessati. Le richieste avanzate dai primi cittadini sono in linea con le indicazioni fornite da ISPRA, ma la strada per la creazione del Parco Nazionale del Matese non è ancora del tutto sgombra da ostacoli. I Sindaci, infatti, chiedono una maggiore attenzione alle esigenze reali dei territori, ritenendo che la data del 22 aprile – giorno di scadenza per la presentazione delle osservazioni – non debba essere un vincolo assoluto.
“La priorità deve rimanere il benessere delle comunità coinvolte,” ha proseguito Navarra, “garantendo che ogni decisione venga presa con la massima attenzione e nel pieno rispetto del territorio.” Una dichiarazione che mette in luce come la gestione del Parco debba andare oltre le scadenze burocratiche e affrontare con serietà le reali necessità delle popolazioni locali. Il rischio di adottare un approccio affrettato, infatti, potrebbe minare la coesione sociale e mettere a repentaglio la sostenibilità ambientale. La creazione del Parco Nazionale del Matese è un’opportunità fondamentale per il rilancio dell’area, ma deve essere trattata con il massimo rispetto per le peculiarità naturali e culturali della zona. Le decisioni finali, dunque, non devono essere il risultato di un’urgente corsa contro il tempo, ma piuttosto frutto di un ampio consenso, che tenga conto delle reali necessità del territorio e delle persone che lo abitano.
Lo scenario che si profila, dunque, è quello di una maggiore collaborazione tra le istituzioni locali, il Ministero e ISPRA, affinché la proposta finale per il Parco Nazionale del Matese possa essere condivisa da tutti, senza scorciatoie o decisioni imposte dall’alto. Il compromesso tra il rispetto della natura e le esigenze delle comunità sarà la chiave per la nascita di un Parco che non solo protegga l’ambiente, ma che diventi anche un volano per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Con il passare dei giorni, si fa sempre più chiara la necessità di adottare un approccio ragionato e collaborativo per la definitiva definizione della zonizzazione e della perimetrazione del Parco. Il tempo per arrivare a una soluzione condivisa c’è ancora, ma solo se tutti, Sindaci, Ministero e ISPRA, sapranno mettere al primo posto l’interesse del territorio e delle comunità locali.