
Benevento, Auteri: “Dobbiamo ragionare come collettivo. Mi auguro di tornare da Cerignola con prestazione e risultato”
Benevento CalcioCalcioL’allenatore del Benevento, dopo l’allenamento odierno e dopo aver diramato l’elenco dei convocati, ha preso parte alla consueta conferenza stampa alla vigilia della trentaseiesima giornata della Serie C 2024-25 contro l’Audace Cerignola.
Gaetano Auteri ha presentato così il big-match esterno tra giallorossi e gialloblù, analizzando anche la condizione di alcuni singoli e delle tattiche della squadra in generale in vista della sfida domenicale.
Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito all’incontro valido per la diciassettesima giornata del girone di ritorno di Serie C, in programma al Monterisi domani alle 19:30:
SULLA VITTORIA DEL CATANIA E LA SCONFITTA DEL PICERNO: “Dobbiamo pensare a noi stessi, alle prossime tre partite che sono tutte difficili a partire da domani. Catania e Picerno devono giocare una sola gara, con le esclusioni di Turris e Taranto noi in questo mese non abbiamo giocato due volte. Ci tiene in ballo per un obiettivo importante e più realizzabile, il quinto posto, ma non dobbiamo pensarci. Dobbiamo tenerlo a mente, ma soprattutto fare partite come si deve, partite continue che siamo in grado di fare. E’ stata una settimana fatta di tanti colloqui individuali, poi c’è sempre una reazione. Quando viene meno l’obiettivo non è facile calarsi subito nell’obiettivo inferiore. Come squadra, fisicamente, se facciamo le prestazioni individuali come si deve secondo me siamo in grado di fare bene. Se invece qualcuno viene meno… mi sforzo nel dare motivazione a tutti tramite i colloqui individuali, anche se non ce ne dovrebbe essere bisogno. Le risposte che ho avuto sono state positive. Fisicamente abbiamo energie, mettiamoci bene in mente l’obiettivo perché già sarebbe un fatto importante. Vediamo di fare al massimo queste tre partite, sotto tutti i punti di vista“.
SULL’ASSENZA DI TALIA: “Abbiamo giocato spesso col centrocampo a 2 e nelle ultime partite ha fatto il play basso, Prisco e Agazzi possono interpretare quel ruolo. Giocheremo con il 2 più 1, i due centrocampisti e il sottopunta chiamato anche a compiti difensivi in fase di non possesso. Dobbiamo fare una partita collettiva, all’unisono, senza inseguire chimere personali ma l’obiettivo di squadra. Nessuno di noi si deve dimenticare che a questo punto ci può essere un grande obiettivo e che il bene comune è soltanto quello della società“.
SULL’APPIGLIO A CUI AGGRAPPARSI PER INVERTIRE LA TENDENZA: “In alcuni momenti non basta il lavoro né porsi degli obiettivi, c’è bisogno di qualche scossa individuale e l’ho fatto. Le risposte sono positive, aspetto i riscontri in campo. Dal punto di vista delle qualità, dei pregi e dei difetti, dal punto di vista fisico, siamo in grado di fare queste partite bene purché ci sia unità d’intenti. Un Benevento che lavora all’unisono, come collettivo, e che sposa la causa di squadra e principi, non è facile da affrontare. Dobbiamo mettere da parte i difetti che abbiamo. Possiamo invertire la tendenza facendo questo“.
SULL’AUDACE CERIGNOLA: “Giochiamo in uno stadio e in un ambiente particolare, hanno fatto una grande stagione e a tre giornate dalla fine sono in grado di contendere ancora il campionato all’Avellino. Hanno fatto un grande stagione, hanno i loro obiettivi importanti, ma anche noi abbiamo i nostri obiettivi. Mi auguro di tornare con una prestazione a cui possa seguire un risultato importante. Ce la giocheremo, vogliamo raggiungere i nostri obiettivi anche se sono cambiati strada facendo. Caliamoci in fretta in questa nuova dimensione per poter raggiungere la migliore posizione possibile e affrontare i play-off. Siamo sicuri di essere decimi? Ci dovremmo nascondere“.
SUL REPARTO OFFENSIVO: “Ho dei dubbi, mi baso sulle sedute quotidiane e sul rendimento. Pinato ha fatto una buona partita, gli altri nel ruolo sono in grado di partecipare alla partita“.
SULLE DIFFICOLTA’ OFFENSIVE: “Parlo per la mia gestione, i gol li abbiamo fatti prima ma poi ci sono stati dei momenti in cui abbiamo sciupato tanto. Altamura, Giugliano, Picerno. Abbiamo un problema di caratteristiche, di essere freddi, risoluti e spietati. Difficilmente ora puoi risolvere questo problema, ci sono delle caratteristiche, ma siamo in grado di fare bene anche da questo punto di vista. Siamo in grado di continuare a fare gol, se ragioniamo da squadra, da collettivo e all’unisono, siamo una squadra difficile da affrontare. In allenamento proviamo sempre a limare i difetti che abbiamo“.
SULLE “PROVE” NELLE ULTIME TRE GARE IN OTTICA PLAY-OFF: “Per tanto tempo abbiamo giocato in un certo modo, a me piace valorizzare le caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione. Ci sono state alcune eccezioni, come ad Avellino che poi non è stata producente. Abbiamo una linea. Dobbiamo fare bene le prossime tre partite, dobbiamo raggiungere degli obiettivi anche se sono cambiati. Ognuno deve sapere che non dobbiamo inseguire gli obiettivi personali, guai se fosse così. Cerco di farlo capire. Potranno esserci dei momenti in cui mi stancherò di farlo capire e prenderò delle decisioni. Abbiamo doveri morali nei confronti di ambiente, società e tifoseria. Parlo sempre al plurale, anche se non sono stato sempre dentro. Mi piace essere così, non mi sento non-responsabile. Abbiamo avuto un calo, nelle ultime partite siamo stati discreti e sarebbe bastato un episodio, ma te li devi creare perché non sono figli di una benedizione dall’alto. Questo è l’animo che ci deve muovere“.
SULLE CAUSE DELLA CRISI GIALLOROSSA: “Ogni squadra nell’arco di un campionato attraversa dei momenti, anche e soprattutto le squadre che vincono, in cui il risultato non sorride. Lì si deve avere capacità di analisi, quali sono i pregi e i difetti, che tipo di prestazioni sono state fatte. Perdere a Monopoli, a Picerno, ci può stare: è la partita col Giugliano, fatta in un contesto in cui ci succede di tutto pur non subendo un tiro in porta e sbagliando tanto. A Cava abbiamo fatto una grande partita, per 70′ abbiamo stradominato. Poi quella sera prendendo un gol siamo entrati nelle paure e non abbiamo finito bene, pur vincendo. Altamura è una partita peggio di quella col Giugliano. Potenza abbiamo perso, Foggia avevamo già vinto ma nel primo tempo non abbiamo fatto una buona gara pur crescendo nella ripresa. Poi Monopoli. In quel momento già non c’era tanta tranquillità. Bisogna avere capacità d’analisi, di come sta il gruppo e delle partite che fai. La gestione di alcuni momenti è importante. I giocatori sono sempre gli stessi, anche se sembrano involuti: sono in grado di fare le stesse cose di prima. C’è stato un calo fisiologico, lì devi avere capacità d’analisi e andare avanti. Dimostreremo di essere forti davvero quando riusciremo a vincere altri tipi di partite. Se ritroviamo l’unità d’intenti, all’interno di alcuni momenti difficilmente migliorabili…devi nascondere i difetti e valorizzare i pregi. Continuo a rimanere fiducioso, soprattutto dopo le risposte e le reazioni: speriamo non siano un fiammifero“.
SULL’ASSENZA DI FERRARA E SULLA CORSIA MANCINA: “A sinistra gioca Simonetti, sta facendo bene. E’ un giocatore duttile. Ad Avellino due gol dalle sue parti? Non sempre è colpa del singolo, noi lavoriamo di reparto e da squadra quindi quando difendiamo dobbiamo difendere tutti insieme. Giocherà lui lì“.