San Nicola Manfredi, l’opposizione denuncia abusi anagrafici ed epurazione amministrativa: chiesto l’intervento del Governo

San Nicola Manfredi, l’opposizione denuncia abusi anagrafici ed epurazione amministrativa: chiesto l’intervento del Governo

Politica

Riceviamo e pubblichiamo una lettere a firma dei consiglieri del gruppo di opposizione Progetto per San Nicola – Capobianco, Ciampa e Iuliano – indirizzata al Ministro dell’Istruzione e al Ministro dell’Interno. Nella lettera, il gruppo consiliare denuncia la mancata garanzia del diritto allo studio, alla residenza, alla libera circolazione e alla dignità personale dei cittadini, e chiede un intervento urgente dei Ministri. Di seguito il testo.

Egregi Signori Ministri,

con la presente, il gruppo di opposizione consiliare Progetto per San Nicola denuncia con forza una situazione intollerabile che si sta verificando nel Comune di San Nicola Manfredi (BN), sotto la guida del sindaco Arturo Vernillo, e chiede il Vostro immediato e concreto intervento, ciascuno per quanto di propria competenza, al fine di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini, in particolare il diritto allo studio, alla residenza, alla libera circolazione e alla dignità personale.

Il sindaco Vernillo, sin dall’inizio del proprio mandato, ha avviato una vera e propria campagna politica di epurazione amministrativa, usando lo strumento anagrafico come arma contro tutti coloro che non si riconoscono nella sua linea politica.

Con modalità arbitrarie, discriminatorie e profondamente lesive della legalità, ha dato corso a una crociata personale contro le residenze anagrafiche, colpendo studenti fuori sede, lavoratori temporaneamente trasferiti, cittadini emigrati per motivi sanitari, ed anziani ospiti di case di cura. Secondo le sue assurde “leggi vernilliane”, chiunque non risieda fisicamente e continuativamente sul territorio comunale dovrebbe essere cancellato dai registri anagrafici e trasferire forzatamente la propria residenza altrove, a prescindere dai motivi e dalla temporaneità dell’assenza. È in atto un vero e proprio accanimento amministrativo:

Agli studenti universitari, anche quelli inseriti in percorsi Erasmus o in mobilità accademica, viene richiesto di trasferire la propria residenza presso le case studio o gli alloggi universitari, pena la cancellazione anagrafica.

Agli anziani viene imposto, secondo un’interpretazione aberrante e disumana, di cambiare residenza spostandola presso le strutture assistenziali.

Ai lavoratori fuori sede, anche temporaneamente trasferiti per ragioni professionali, viene riservato lo stesso trattamento discriminatorio.

Tutto ciò è accompagnato dalla pubblicazione sull’Albo Pretorio di decreti di cancellazione anagrafica, in palese violazione della normativa nazionale e dei diritti fondamentali della persona, creando disagi enormi e a volte irreparabili: impossibilità ad accedere a borse di studio, perdita dell’assistenza sanitaria, blocco nei rientri dall’estero, ostacoli burocratici e amministrativi gravissimi.

Questo comportamento autoritario e profondamente lesivo della dignità personale rappresenta un pericoloso precedente non solo per la nostra comunità ma per l’intero Paese. Si sta creando un clima da “residenza punitiva”, dove il dissenso politico viene represso attraverso strumenti amministrativi impropri, sotto l’assoluta inerzia delle autorità sovraordinate.

Chiediamo con forza:

1. Al Ministro dell’Istruzione, di intervenire immediatamente per tutelare il diritto allo studio e impedire che studenti fuori sede, Erasmus o in mobilità internazionale, vengano discriminati e cancellati anagraficamente;

2. Al Ministro dell’Interno, di avviare un’indagine ispettiva urgente sulla gestione anagrafica del Comune di San Nicola Manfredi e di adottare i provvedimenti necessari a ripristinare il rispetto della legge e della neutralità amministrativa;

3. Che vengano sospesi con effetto immediato tutti i provvedimenti di cancellazione anagrafica finora adottati in spregio alla normativa nazionale;

4. Che siano emesse chiare direttive ministeriali atte a tutelare i cittadini temporaneamente fuori sede e a prevenire futuri abusi da parte delle amministrazioni locali.

Confidiamo in una Vostra presa di posizione ferma, risoluta e pubblica per ristabilire i principi basilari della convivenza democratica e garantire che ogni cittadino, indipendentemente dalla propria posizione politica, possa esercitare i propri diritti senza temere ritorsioni amministrative.

In attesa di un Vostro urgente riscontro, Vi porgiamo distinti saluti”.