
Benevento, dopo un lampo di luce è di nuovo buio: a Cerignola solo un’illusione?
Benevento CalcioCalcioIl Benevento ha chiuso la regular season davanti al proprio pubblico con una sconfitta di misura contro il Trapani, al termine di una prestazione bruttissima e certamente molto al di sotto delle aspettative soprattutto rispetto a quanto visto contro l’Audace Cerignola neanche 7 giorni prima. Se ci si augurava che il 4-2 ai gialloblù potesse rappresentare un punto di ri-partenza, logicamente la gara contro i granata doveva rappresentare un’occasione per ribadire la continuità: ma non è stato affatto così, anzi.
Il ritorno alla vittoria in terra pugliese, 98 giorni l’ultima volta, sei giorni più tardi si è trasformato in un ritorno alla sconfitta, cosa a cui purtroppo la Strega ci ha abituato nel catastrofico girone di ritorno. Ciò che fa riflettere maggiormente, però, è il modo in cui i giallorossi siano scesi in campo: al Monterisi, infatti, Berra e compagni avevano mostrato lampi di bel calcio e concretezza, segnali positivi dopo più di tre mesi senza i tre punti. Al Vigorito, ieri sera, è andato tutto nuovamente in fumo: gli errori fatali hanno fatto ripiombare la compagine sannita in un tunnel tenebroso da cui, forse, non era mai uscita.
Ed è lecito quindi chiedersi: Cerignola è stata solo un’illusione? Probabilmente sì, alla luce di quanto visto ieri sera. Probabilmente no, alla luce di quanto espresso nella prima parte di stagione. Continuare ad aggrapparsi al passato non serve, così come ora come ora non produrrebbe alcun effetto interrogarsi su che cosa sia accaduto tra dicembre e gennaio per poi disputare un 2025 da incubo. Confrontare le due gare, dati alla mano, potrebbe essere utile a capire come la squadra giallorossa viva di “momenti”.
Al Monterisi il Benevento ha vinto 4-2, facendo registrare il 41% di possesso palla (quindi il Cerignola 59%) e con un dato sugli expected goals pari a 2.26 (contro lo 0.56 dei pugliesi). Sei giorni dopo, al Vigorito, la Strega ha perso 1-0, facendo registrare il 59% di possesso palla (quindi il Trapani 41%, guarda il caso…) e con un dato sugli expected goals pari a 2.89 (contro lo 0.78 dei siciliani). Oltre all’inversione del possesso, appare evidente come il dato sulla produzione offensiva della squadra di Auteri sia incredibilmente uguale nelle due gare in cui, rispettivamente, sono arrivati 4 e 0 gol.
Anche i tiri totali sono stati sono 17 in entrambe le partite: se contro i gialloblù 10 erano diretti verso la porta, solo 3 hanno centrato lo specchio contro i granata. Questione di precisione e lucidità, che la compagine sannita sembrava aver ritrovato dopo settimane di agonia ma che invece ha dimostrato di aver nuovamente smarrito. La parata di Barosi su Lanini e le occasioni sciupate da Lamesta e Pinato, per non parlare del doppio errore dal dischetto di Manconi, si commentano da sole e non necessitano di ulteriore analisi.
E per quanto riguarda la fase difensiva? Nonostante i diversi errori d’impostazione contro il Trapani e l’azione del gol che è ricca di disattenzioni, sono stati 8 i tiri concessi a Carraro e compagni verso Nunziante (quasi tutti da dentro l’area) di cui 3 in porta: il 37,5%. A Cerignola, Capomaggio e gli altri gialloblù avevano effettuato 13 tiri (equamente divisi tra fuori e dentro i 16 metri) di cui 5 nello specchio: il 38.5%. Due dati praticamente identici anche in questo caso, che al Monterisi hanno scaturito due reti da parte dei padroni di casa e che al Vigorito (complice l’errore del giovane portiere foggiano) hanno consentito ai granata di fare bottino pieno.
Insomma, la Strega è una squadra molto intermittente e imprevedibile: le cause, al momento, sono ignote e dare la colpa al caso non basta più a fornire una spiegazione. Quel che è certo è che il Benevento parteciperà ai play-off, con un piazzamento ancora non definito tra il quarto e l’ottavo posto. Arrivarci “giocando” come ieri sera sarebbe solo un altro tassello in un anno terribile, alimentando le voci di chi vorrebbe (magari giustamente) un’altra rivoluzione tra dirigenza e campo. Vincerli, invece, vorrebbe dire salvare una stagione iniziata con le migliori premesse e proseguita in maniera deludente: ad oggi però, realisticamente, appare impossibile. Comunque vada, toccherà a chi di dovere fare un’analisi scrupolosa di quanto accaduto e dare risposte concrete a un piazza che è passata dell’euforia al rammarico in modo repentino e che, giustamente, ora è in fase di contestazione nonostante l’incessante supporto.
Foto: Screen Profilo YouTube Lega Pro