San Pio, lettere d’elogio dei pazienti per il reparto di Chirurgia Generale e Oncologica diretto dal Dott. Annecchiarico
AttualitàBenevento CittàRiceviamo e pubblichiamo. Nonostante le ripetute missive di gratitudine che pervengono quasi quotidianamente al Direttore Generale, Mario Nicola Vittorio Ferrante, non era ancora capitato che due lettere giungessero quasi contemporaneamente per complimentarsi della straordinaria capacità, dell’efficienza di un più noto stampo elvetico e di un’umanità tipicamente mediterranea degli operatori del nosocomio pubblico beneventano, nel caso in questione, della U.O.C. di Chirurgia Generale ed Oncologica, guidata dal Dott. Mario Annecchiarico. È la prova che, nonostante la pandemia da Covid-19 impegni spesso oltre ogni umana resistenza, la portata e la bontà dell’assistenza assicurata all’utenza, ben lungi dal subire inflessione alcuna, abbia elevato di molto i suoi standard di qualità. “Sembra impossibile che un importante intervento in robotica, come quello da me subito – scrive un paziente – abbia permesso di dimettermi dopo solo tre giorni dall’operazione”.
L’entusiasmo a questo punto si veste di espressioni di profondo eloquio: “Un’equipe meravigliosa dall’anestesista ai chirurghi … ho ritrovato le eccellenze conosciute al Careggi … la consapevolezza di avere qui, nel nostro territorio, una sanità di alto livello”. Il merito e la gratitudine più sentita va al “personale medico e paramedico” e – riferendosi al Direttore Generale Ferrante – alla “sua presenza nel presidio ospedaliero da voi diretto, [che] è sicuramente un forte punto di riferimento di cui andare fieri e da far conoscere”.
Altrettanto calorose le espressioni che caratterizzano la seconda lettera: “L’esperienza, la capacità e la preparazione, che contraddistinguono il lavoro dei Medici e di tutta l’equipe professionale, sono accompagnate da una distintiva componente umana e di profondo rispetto per il paziente; peculiarità necessarie e benefiche, che contribuiscono senz’altro alla ripresa sia fisica che psicologica dell’ammalato, grazie al clima di pace e tranquillità che si respira nel reparto. Ciò a dimostrazione che anche al sud e in particolare nella nostra cara Campania abbiamo strutture sanitarie eccellenti che meritano tutto il nostro appoggio e supporto”. Quale giudizio migliore potrebbe desiderare un nosocomio? Lo dicono i pazienti e se lo dicono loro non si può non esserne felici e sentirsi ulteriormente motivati nella missione di restituire salute a chi soffre.