Vigorito: “Lapadula non è più un caso. Vi spiego tutto”
Benevento CalcioCalcioIl Presidente chiarisce ogni aspetto della vicenda che ha visto protagonista l’attaccante italo-peruviano: dal retroscena di mercato con il tecnico, al confronto con la squadra.
Nel corso della puntata di Ottogol andata in onda questa sera, il Presidente Oreste Vigorito, ospite di serata, ha affrontato il tema Lapadula, di cui si parla da settimane. Queste le sue parole: “Lapadula non è mai uscito dal Benevento Calcio: ha avuto un deferimento per un comportamento non consono a un dipendente. Lapadula non è uscito perché il Benevento non ha accettato le offerte che sono arrivate. Il Presidente Vigorito non le ha accettate perché, tenendo conto del campionato che stava facendo il giocatore, non ha visto un’alternativa dello stesso spessore per sostituirlo con la stessa capacità di essere determinante“.
“Con la cessione di Lapadula -prosegue il massimo dirigente giallorosso- alle condizioni con cui lo volevano avremmo avuto il danno economico, il danno sportivo e il danno di immagine. A queste condizioni non lo avremmo mai ceduto. Oggi, purtroppo, i calciatori hanno più potere delle società e un Presidente pare debba stare lì ad ascoltare le decisioni di un calciatore“.
Vigorito, poi, spiega nei dettagli “Mi ha chiamato, ha chiesto di parlarmi. Gli ho dato l’appuntamento per il giorno dopo, l’ho ascoltato prima da solo, poi con Caserta e Foggia e, infine, con la squadra. Volevo ascoltare tutti, prima di decidere. Se Lapadula fosse venuto da me a dirmi che voleva ancora esser ceduto, saremmo andati avanti con la causa. Essendo venuto a dirmi che voleva tornare a giocare per il Benevento, la situazione è chiara. Nel frattempo aveva avuto anche atteggiamenti sbagliati nei confronti dei compagni di squadra.
Alla fine, pur andando avanti con il procedimento, Lapadula sarebbe dovuto essere reintegrato lo stesso, creando un vero e proprio caso. Oggi un caso Lapadula non c’è più: è in ritiro con la squadra. Stamattina si è allenato con la squadra. E’ stato multato dalla società e vi garantisco che non è stata una multa leggera”.
Da risolvere, come vi avevamo anticipato (leggi QUI) anche qualche “incomprensione” con il resto del gruppo: “Credo che il gruppo sia veramente tale quando apre degli spazi anche per gli altri: da adesso il gruppo dovrà nuovamente accettare all’interno di essere Lapadula. E’ un ragazzo di 30 anni che ha sbagliato, ha chiesto scusa e finisce qui.
Se io per primo metto da parte l’orgoglio, non capisco perché non possano farlo gli altri, tifosi compresi. Tutti quelli che hanno a cuore il bene del Benevento devono capire questo“.
Infine, il Presidente ha svelato anche un retroscena rispetto a un dialogo avuto con il tecnico Caserta: “Ho chiesto al mister: Lapadula se resta è un valore o no? Mi ha risposto che è uno dei migliori che abbiamo e allora gli ho detto: rimane qui. Stamattina sono andato al campo a vedere come Lapadula si allenava con il gruppo. Io faccio il mio lavoro con l’orgoglio di farlo con l’umiltà di gestire un bene comune. Già in campo contro il Como? Vediamo, so che alcune punte non sono al meglio. La scelta, comunque, spetterà al mister. Il Presidente può valutare le scelte di un allenatore“.