Campania, via libera all’accoglienza dei profughi ucraini negli alberghi: tariffa congrua e calmierata, che tenga conto dell’emergenza
AttualitàDalla RegioneVia libera all’accoglienza dei profughi ucraini nelle strutture alberghiere della Campania. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, commissario delegato all’accoglienza, ha firmato un’ordinanza con la quale si dispone una convenzione con le associazioni di categoria degli albergatori (Confindustria Campania, Federalberghi Confcommercio Campania e Confesercenti Assohotel Campania) per la formalizzazione delle disponibilità delle strutture ricettive per assicurare l’accoglienza dei profughi. L’accoglienza nelle strutture alberghiere avverrà “laddove non risulti possibile l’accoglienza tramite le misure ordinarie del Cas (centro di accoglienza straordinario) o del Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) da parte delle prefetture”, specifica il provvedimento.
In base alla convenzione, sarà possibile raccogliere le “disponibilità delle strutture ricettive interessate presenti sul territorio regionale”, si legge nell’ordinanza di De Luca, definendo “condizioni uniformi di ospitalità e una tariffa congrua e calmierata, che tenga conto del contesto emergenziale”. Nel provvedimento viene sottolineata “l’impellenza di fornire sollecita assistenza alla popolazione sfollata anche attraverso la pronta accoglienza in strutture ricettive, favorendo collocazioni in luoghi prossimi ai centri abitati, tali da consentire il mantenimento dei legami familiari e sociali, nonché il facile accesso ai servizi, soprattutto scolastici e sanitari”.
La convenzione stabilisce, tra l’altro, una serie di impegni in capo al gestore della struttura ricettiva, che dovrà “rendere disponibile la struttura all’accoglienza di cittadini di nazionalità ucraina, per l’intero arco della giornata (h24), sette giorni su sette (…) ove sussistano posti disponibili nella propria struttura”. Dovrà “fornire, a scelta della persona ospitata, il trattamento di: pernottamento, pensione completa (60 euro pro-capite al giorno + tassa di soggiorno se dovuta + iva); pernottamento + prima colazione (35 euro pro-capite al giorno + tassa di soggiorno se dovuta + iva)”.
Le tariffe indicate, specifica la Regione, costituiscono “un limite massimo” a meno che “il listino della struttura ricettiva vigente al momento dell’ospitalità preveda prezzi inferiori”. Le tariffe sono soggette alla riduzione del 50% per bambini di età inferiore a 10 anni. Il gestore s’impegna a garantire l’alloggio in camere singole, doppie, triple, appartamenti, residence, case mobili o altre strutture ricettive provviste di servizi igienici e dotate di wifi, tv, riscaldamento e raffrescamento, acqua calda e fredda.