Caritas, il 4 aprile il primo convoglio di aiuti per l’Ucraina
AttualitàBenevento Città“Poco più di un mese fa ci siamo trovati di fronte all’esplosione di una drammatica guerra, questa volta non lontana da noi. La Caritas Diocesana di Benevento, in comunione con Caritas Italiana e rispondendo anche alla tempestiva chiamata del Sindaco di Benevento, ha inteso con il suo intervento ribadire vicinanza e solidarietà al popolo Ucraino così duramente colpito”. Così il direttore della Caritas, Pasquale Zagarese.
“Nei giorni scorsi – prosegue – abbiamo sperimentato con gioia l’esaltante e proficua attività con tutte le associazioni laiche e cattoliche del nostro territorio con la regia di Prefettura e Comune di Benevento e il fondamentale sostegno di Questura, Forze dell’ordine e Asl. Sono stati numerosi e intrisi di fratellanza caritatevole i frutti della partecipazione solidale delle nostre cittadinanze: è stata una risposta, all’appello, venuta dal cuore del nostro territorio che si fa piccolo, per portare, nell’aridità e nella follia della guerra, il segno della speranza e l’infinita misericordia di Dio. Il nostro primo convoglio umanitario, il vostro “dono”, varcherà i confini politici e geografici porgendo la mano ai nostri fratelli che gridano “pace”, ricordandoci che non c’è solidarietà senza giustizia e non c’è giustizia senza carità. La partenza da Benevento è prevista per il 4 aprile c.a. e il convoglio sarà accompagnato dal direttore e da alcuni volontari“.
“La prima fase di raccolta dei beni di prima necessità si è conclusa. Continuano l’impegno per l’accoglienza dei profughi attraverso la rete Caritas Diocesana e in collaborazione con le autorità territoriali statali e gli enti locali, nonché la raccolta fondi da destinare al sollievo del popolo Ucraino. Con commozione rinnoviamo la più sentita gratitudine a tutti coloro che ci hanno fatto e ci fanno sentire fratelli a cominciare dai privati cittadini che sono venuti in Caritas a portare i beni di prima necessità, a quanti hanno contribuito alla raccolta fondi e a quanti si sono messi a disposizione per accogliere nelle proprie case i profughi in arrivo. Non possiamo né vogliamo dimenticare tutte le associazioni e il mondo del volontariato che, ciascuno secondo il proprio carisma, hanno reso efficace ed efficiente la complessa macchina organizzativa che ci ha visto camminare tutti insieme fraternamente“, ha concluso Zagarese.