Fabio l’Immortale

Fabio l’Immortale

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Sono stati giorni particolari, possiamo dire anche difficili, gli ultimi per Fabio Caserta. Il tecnico calabrese, ormai da più di un anno sulla panchina del Benevento, è stato ancora una volta vicino all’esonero.

Non una novità per lui in questa avventura sannita: già la passata stagione aveva rischiato in almeno tre occasioni di essere allontanato. Al termine della regular season, l’esonero sembrava ormai cosa fatta: le quattro sconfitte nelle ultime cinque di campionato parevano poter rappresentare la classica goccia che fa traboccare il vaso. Vi era generale consapevolezza, quasi certezza, che a guidare i giallorossi nei play-off potesse essere un altro allenatore e non quel Caserta che aveva concluso al settimo posto una stagione nel corso della quale le porte della promozione diretta si erano praticamente “spalancate” in più di una occasione.

E, invece, contro ogni pronostico, la società decise di confermargli la fiducia e di giocarsi con lui in panchina le proprie chance negli spareggi promozione. Ovviamente, il lavoro di un allenatore non poteva essere giudicato e valutato sulla base di due, tre, cinque partite. Indipendentemente dall’esito che, come noto, non è stato quello da tutti sperato.

Conclusa anche l’appendice play-off, la permanenza di Caserta sulla panchina giallorossa anche per la stagione seguente sembrava alquanto improbabile, non fosse altro in virtù dei dubbi evidenziati dalla stessa proprietà in più di una occasione e anche in maniera esplicita.

Invece, il Benevento sceglie la strada della continuità e si affida di nuovo al tecnico di Melito Porto San Salvo anche per quest’anno nella speranza, come spiegato nel post Genoa, che quelle insicurezze, quei dubbi e quelle incertezze palesate dalla conduzione tecnica nel corso del passato campionato potessero essere cancellati. Insomma, Caserta rimane al timone anche per la nuova stagione.

Quanto auspicato dalla società, però, non avviene: il Benevento disputa un pessimo pre-campionato e inizia nel peggiore dei modi possibile la stagione, perdendo male – al di là del risultato finale – contro il Genoa in Coppa Italia e la prima di campionato in casa contro il Cosenza.

Dopo una sola giornata di campionato, Caserta si trova di nuovo in bilico: le parole di Vigorito nel post Cosenza hanno il sapore di chi ha quasi esaurito la pazienza. In sintesi: il credito del tecnico sembrava ormai terminato.

Così, Vigorito e Foggia si guardano intorno, avendo praticamente deciso di cambiare guida tecnica: il prescelto è De Rossi. Probabilmente per questioni burocratiche, si decide di effettuare il cambio dopo la trasferta di Genova. Caserta di presenta in conferenza stampa alla vigilia del match del “Ferraris” con la faccia di chi sa bene che ha le ore contate. Secondo “radio mercato” nemmeno un successo in terra ligure gli garantirebbe la permanenza in panchina. Il futuro del Benevento è De Rossi. Sembrano tutti certi, a cominciare dall’esperto di mercato Di Marzio, così come il Corriere dello Sport.

Il Benevento, però, contro ogni pronostico – ma anche fino a un certo punto dato l’undici che può mettere in campo la Strega – esce indenne, soprattutto grazie a un enorme Paleari, dalle morse dell’attacco di Blessin.

La capacità di soffrire, l’elasticità tattica mostrata dal tecnico che, per quella che poteva essere la sua ultima da giallorosso, rinnega il proprio credo e passa a un più conservativo e accorto 5-3-2 e l’abbraccio finale tra squadra e tecnico, minano le certezze del patron che anche ai microfoni di Sky Sport nel post gara dimostra di essere combattuto.

Al termine dell’ennesima pausa di riflessione, il Benevento sceglie di andare avanti ancora una volta con Caserta. Il tecnico calabrese, insomma, incassa ancora una volta la fiducia della società e salva la propria panchina. Infatti sarà lui a guidare la Strega nel prossimo impegno in casa contro il lanciato Frosinone di Grosso.

Fabio l’Immortale, dunque, esce ancora una volta vivo tra le macerie, superando l’ennesima – si spera, l’ultima – tempesta della sua turbolenta avventura ai piedi della Dormiente.

Foto: Getty Images