FOTO E VIDEO – Mastella presenta i candidati di ‘Noi di Centro’: “Rappresentiamo il territorio: siamo e saremo sempre qui, gli altri no”
PoliticaPresentata questa mattina la squadra di “Noi di Centro – Europeisti”, con il segretario Clemente Mastella ad aprire le danze della conferenza stampa.
Presenti, chiaramente, tutti i candidati: Sandra Lonardo, Armando Rocco, Gino Abbate, Carmen Coppola, Pompilio Forgione, Antonio Di Maria e Maria Ausilia Alfano.
“Per i partiti che si affacciano per la prima volta alle elezioni è molto complicato per via della burocrazia italiana. Nessuno pensava che presentassimo le liste, neppure qua: questo è il nostro primo successo. La nostra battaglia è servire la nostra gente”, le prime parole del sindaco di Benevento, oggi in veste di segretario di partito.
“Quando c’era il Covid – sottolinea Mastella – , mica c’era Berlusconi? Non c’erano Salvini, Tajani, la Fascina. C’ero io. Io ho distribuito i saturimetri a tutti i medici. Tramite amici, abbiamo dato mascherine gratis a tutti. Mica loro!? La Meloni, pur se dovesse venire qui, poi non la vedrete più. Questo è un dato. Per lei sarà molto complicato fare la Presidente del Consiglio. Non sarà scontato; avrà bisogno dei voti dei senatori a vita e ho difficoltà a immaginare che Liliana Segre e tanti altri che possano indicarla come Premier”.
“La gente deve sapere – prosegue Mastella – che noi siamo qui e ci saremo; gli altri no. Non ci saranno. Se ci saranno difficoltà sul territorio, pensate che verranno loro? No. Votare noi vuol dire votare voi stessi, le persone di Benevento, del territorio”.
“L’Ospedale di Benevento -argomento poi trattato anche dal medico sannita Gino Abbate, anch’egli candidato – vive un dramma incredibile: tra poco chiudono diversi reparti. Mancano gli anestetisti. Questa è la situazione. Noi facciamo cose serie e non solo eventi ludici, come vorrebbe far pensare qualcuno”.
Infine l’appello al voto: “Sandra viaggia con un vantaggio del 20% ma se poi si vota la Meloni…La Meloni votatela a Palermo o altrove. Qui a Benevento noi abbiamo la nostra storia, la nostra identità. Nei momenti di difficoltà che verranno, ci sarà bisogno di esperienza e di saggezza, non di giovani vecchi. E voglio chiarire una questione: non è assolutamente vero che per l’uninominale ci vuole il 3%”.
“Pensate che Berlusconi a 86 anni – prosegue – lascerà l’eredità alla Fascina, che è stata in Parlamento quattro volte. Ci hanno trattato come schiavi, ci hanno schiavizzato politicamente. Cosa c’entra la Camusso con noi? Se ritenete che questi sono più bravi, dovrete rivolgervi a loro anche dopo”, tuona l’ex Ministro.
Bordate anche per Letta: “Ha litigato con tutti: con Calenda, con Renzi, con me. Ha distrutto un partito. Bisognava fare un’alleanza larga per combattere le destre. Letta, invece, per come si comporta ha già dichiarato la vittoria del centro destra”.
Poi un altro passaggio, conclusivo sulla Meloni: “Lei sta cercando togliersi di dosso quello che è il suo passato, ma ognuno di noi resta ciò che dice la storia. Io nasco democristiano e tale resto. Non posso pretendere di essere altro; lei, pur sforzandosi e volendo apparire diversamente per incrementare i consensi, non può rinnegare tutto ciò che rappresenta il suo passato e dove si è formata”.