“Cortincarcere” ieri la chiusura del progetto con ospite l’attrice Ilaria Spada
AttualitàBenevento CittàIl 1 ottobre, nell’ambito della rassegna Social Film Festival Artlesia, la premiazione del film risultato vincitore (il premio “Cortincarcere”, assegnato al cortometraggio più votato dai detenuti).
Si è chiuso ieri il progetto “Cortincarcere” (workshop di formazione cinematografica) ideato dalla Camera Penale di Benevento, insieme all’associazione Libero Teatro, organizzatrice del Social Film Festival ArTelesia (pres. Prof.ssa Maria De Libero), in uno alla Direzione e al personale della Casa Circondariale di Benevento.
Ospiti della manifestazione la co-direttrice artistica del Festival, Susanna Maurandi, l’attrice Ilaria Spada, fondatrice dell’associazione Mètide (organizzatrice di numerosi progetti presso il carcere di Rebibbia), la dr.ssa Maria Cristina Aceto, direttore del CSV Irpinia Sannio, nonché la dr.ssa Marisa Bocchino, direttore dell’UEPE Benevento.
Alla presenza del Direttore dell’Istituto, dr. G. Marcello, del Comandante della pol. penitenziaria, dr.ssa Linda De Maio, del Responsabile regionale dell’Osservatorio carcere dell’UCPI, Avv. Giovanna Perna, del Pres. della Camera penale di Benevento, Avv. Simona Barbone, e del segretario, delegato carcere, Avv. Nico Salomone, nonché del rappresentante dell’Associazione Libero Teatro, Avv. Mario Tomasiello, è stato mostrato in proiezione ai detenuti (settori maschile e femminile) il film “Corro da Te” di Riccardo Milani, già vincitore della IV edizione del Premio “Altri Sguardi”.
Ripetuta con successo, in altre forme, l’esperienza di Rebibbia. A conclusione di un percorso trattamentale che in tre mesi di proiezione di cortometraggi ha trasformato i detenuti in giuria, la manifestazione ha raggiunto il suo traguardo finale, che condurrà alla premiazione del film risultato vincitore (il premio “Cortincarcere”, assegnato al cortometraggio più votato dai detenuti, verrà consegnato sabato 1° ottobre presso il Teatro comunale di Benevento, nell’ambito della rassegna del Social Film Festival, dal Direttore della Casa Circondariale).
È giunta al termine un’esperienza che dimostra come il carcere può e deve aprirsi alla società civile, e viceversa, nello spirito autentico della rieducazione e della risocializzazione, secondo l’insegnamento della nostra Carta fondamentale.