Schiattarella: “Voglio vincere un altro campionato con il Benevento, è una situazione particolare ma ne usciremo”

Schiattarella: “Voglio vincere un altro campionato con il Benevento, è una situazione particolare ma ne usciremo”

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Il centrocampista giallorosso, autore di una solida prova nel pari odierno contro il Pisa, ha rilasciato alcune dichiarazioni nella conferenza post-gara.

Di seguito, quindi, le parole del numero 27 del Benevento, Pasquale Schiattarella, al termine del match del Vigorito:

SUL PARI CONTRO IL PISA: “C’è stato un dispendio di energie importanti oggi, faceva un caldo pazzesco. Nel primo tempo abbiamo provato a sbloccare la partita, ma non ci siamo riusciti. Nel secondo tempo è stata la classica partita di Serie B, non una bella frazione, che si poteva sbloccare da entrambe le parti ma poi finisce con un pareggio. Se avessimo sbloccato la partita nel primo tempo oggi potevamo ottenere qualcosa di diverso“.

SULL’UMORE DELLA SQUADRA: “Dopo la partita con la Ternana c’era lo stesso umore del post-Como. Lavoriamo tantissimo, e se vedi che non riesci ad ottenere i tre punti per piccoli episodi, pigrizia o qualche errore resti con l’amaro in bocca. Oggi il Benevento avrebbe potuto avere benissimo tre o quattro punti in più in classifica. Poi ti ritrovi con l’allenatore che dà le dimissioni, è tosta perché già ne hai cambiato uno. Fortunatamente non sono state accettate, abbiamo fatto il ritiro e molti di noi sono papà e mariti: stare lontano dalle famiglie è difficile. Sprechi tante energie nervose, giochi tre partite al giorno già dal lunedì. Poi arrivi ad oggi che non vedi l’ora di spaccare il mondo, e se non lo fai poi puoi demoralizzarti“.

SULLA SITUAZIONE ATTUALE: “Sappiamo che la situazione ad oggi è difficile. Ma siamo a fine ottobre, ho detto ai ragazzi che è inutile guardare la classifica anche perché abbiamo dieci titolari fuori. Se togli 8-9 titolari anche in Serie A fanno fatica. Non è un alibi, oggi siamo andati in campo ed abbiamo ottenuto un punto. C’è qualità nell’allenamento, oggi sapevo di non poter chiedere un cambio perché ci sarebbero stati tanti ragazzini. E’ una situazione particolari, i nostri infortunati farebbero i titolari in qualsiasi squadra ed averli anche in allenamento farebbe la differenza a livello qualitativo, oltre che in partita“.

SUL SUO RUOLO: “L’allenatore decide se giocare a tre o a due, noi accettiamo quello che dice. Per me non è un problema, con la Ternana ho fatto la mia miglior partita ed eravamo a due. Vado gestito perché ho 35 anni e sono otto mesi che non gioco per un brutto infortunio. Sono contento di aver tenuto botta queste due partite, avevo bisogno di minutaggio. Stringiamo i denti per arrivare alla sosta e vedere di recuperare qualche altro giocatore“.

SULLA SUA ESPERIENZA NEL SANNIO: “Il tempo dà ragione a determinate scelte, non mi va di tornare sul passato. Se oggi sono qui è perché qualcuno si è ricreduto in me, altrimenti il Presidente Vigorito non mi avrebbe fatto superare il casello. La mia esperienza da calciatore è partita da qui, prima del Torino. La retrocessione me la porto ancora dietro, è una ferita aperta. Prima della fine della mia carriera voglio vincere un altro campionato di B, e se lo devo fare voglio farlo con il Benevento. Mi sembrava come se avessi ancora qualche debito da ripagare“.

SUL FUTURO: “Vedo tutti i giorni i ragazzi come lavorano, non sono superficiali ma si impegnano e stiamo male quando non otteniamo risultati. Ci tengo a ringraziare come oggi siamo stati accolti, la Curva alla fine ci ha riservato un applauso che per noi è importante. Da lunedì prepareremo la sfida contro il Bari, che è bella tosta. Se dopo la sosta rientrano gli infortunati possiamo ripartire a testa alta, perché il Benevento è una squadra forte ma ci sono stagioni che iniziano male e devi essere bravo a crederci per fare qualcosa di diverso“.

SULL’EPISODIO DELLA MAGLIA A BOLZANO: “Ho sbagliato i tempi forse, non avevo capito. Quando finisci di giocare hai tanta adrenalina, non mi rendo conto neanche io cosa faccio. Avevo lanciato la maglia come gesto di ringraziamento, quando è tornata me la sono presa e sono tornato al mio posto. Loro volevano qualcosa in più, giustamente, non ero io il problema“.

SULLA SUA CONDIZIONE: “Sto lavorando ogni giorno, faccio doppi allenamenti per ritrovare il top della condizione. So che non è semplice ma farò di tutto per tornare ai massimi livelli“.

SULLE MANCANZE: “Questa squadra deve imparare a chiudere le partite. Due anni fa, nel campionato dei record, ammazzavamo tutti, perché eravamo spietati. Oggi manca qualcosa, passano tanti palloni ma non abbiamo quella fame e cattiveria giusta per fare gol. Dobbiamo migliorare anche questo, non è solo colpa degli attaccanti ma di tutti. La squadra gioca, crea, dobbiamo essere più convinti in determinate situazioni“.

SULLA MENTALITA’: “Ce lo dice il Mister stesso di avere fame, ci spiega determinate situazione. Il Mister ci ha detto le zone in cui si prendono sempre gol il primo giorno che è arrivato, e noi lì abbiamo subito i gol. Bisogna avere attenzione e crederci per cercare di girare questa situazione“.