Mastella Bis, il bilancio della Minoranza: “Totale mancanza di progettazione. Nostra opposizione intransigente ma anche costruttiva: fatte tantissime proposte”
PoliticaUn’assoluta mancanza di progettazione, l’assenza di un piano programmatico: questa l’accusa principale che l’Opposizione, riunitasi in conferenza stampa per fare il bilancio dopo il primo anno del Mastella bis, fa alla Maggioranza dai banchi di Palazzo Mosti.
E’ Floriana Fioretti, capogruppo del Partito Democratico al Consiglio Comunale di Benevento, a tratteggiare con metodo analitico il rendiconto delle attività dell’opposizione in questi primi 13 mesi di consiliatura.
Fioretti, nel passare in rassegna le proposte avanzate da Pd, Città Aperta e Civico 22, non omette di sottolineare l’atteggiamento ostruzionistico – a suo giudizio – della maggioranza, la quale tenderebbe a cestinare le proposte per il sol motivo della loro provenienza. Invero, delle 22 proposte avanzate dai consiglieri di minoranza (Pd, Città Aperta e Civico 22) solo due sono state accolte (rimozione rifiuti lungo gli argini del fiume calore e presentazione progetti finanziati dal Pnrr Missione 1- Investimento 1.2 “Abilitazione al cloud per le PA Locali”, 1.4 Servizi e cittadinanza digitale), due parzialmente accolte (partecipazione bando Cepell con progettazione integrate associazioni patto lettura e patto educativo territoriale/interventi di contrasto alla dispersione scolastica) e tre per le quali è in corso l’istruttoria. Sei proposte, come si può vedere dalle immagini di seguito allegate, risultano – stando al riepilogo fornito dalla minoranza – inevase.
“Evidentemente verso di noi – afferma Giovanni De Lorenzo del PD – c’è qualche preconcetto anche quando c’è un errore macroscopico si tende a non cogliere i consigli della opposizione”.
“Ci tocca sottolineare – prosegue Floriana Fioretti – che, poi, quando l’Amministrazione agisce, spesso lo fa anche con una certa superficialità come nel caso della pista ciclabile di via De Mulini, dove ci si è limitati a una passata di pittura colorata immersa negli incroci stradali”.
“Abbiamo sempre detto che saremo intransigenti nel controllo dell’attività amministrativa per denunciare ritardi e storture ma siamo aperti al confronto programmatico che riguardi il futuro della città. Il punto è che viene difficile tutto ciò – spiega il portavoce di Alternativa per Benevento, Luigi Diego Perifano – nel momento in cui questa Amministrazione è totalmente carente dal punto di vista della programmazione e della pianificazione. Avevamo chiesto – prosegue Perifano – che si affrontasse il Pnrr con una visione programmatica e non con una visione giorno per giorno. Alle volte il confronto degenera perché è impossibile confrontarci con l’Amministrazione sui grandi temi perché l’Amministrazione sui grandi temi è assente”.
“Pd, Città Aperta e Civico 22 sono qui – esordisce Angelo Moretti di Civico 22 – perché dopo più di un anno di opposizione abbiamo ancora tanto da dire. Il dibattito nelle commissioni sta funzionando – spiega Moretti -. Ciò che notiamo, però, è uno iato tra ciò che succede nelle commissioni e quello che accade in città”.
“C’è un problema di metodo e un problema di sistema – continua Moretti -. Relativamente al metodo, segnaliamo due opere pendenti: la Casa di Jonas e il bene confiscato Moffa. Lì succede che c’è un bene ma non c’è progettazione. L’Amministrazione ancora non sa che destinazione avrà, ad esempio, la casa di Jonas, visto che manca ancora un atto aziendale che prevede l’utilizzo di quel bene per fini socio-sanitari. Sul metodo: abbiamo pure dei fondi ma manca la progettazione.
Sul sistema, invece: abbiamo due temi che sono esplosi con la pandemia che sono psichiatri e l’adolescenza e a Benevento non abbiamo i “piani”. In tutta Italia si fanno piani dell’adolescenza soprattutto per le fragilità post Covid del bambini”.
“Negli ultimi tempi – evidenzia Giovanna Megna di Civico 22 – sono arrivate due vere batoste per la nostra città circa la qualità della vita (86esimo posto) e l’ambiente dove Benevento prima (nel 2016) era 25esima e ora ha perso tantissime posizioni. Sentire che Benevento è stata rilanciata si confronta con una realtà molto diversa, stando ai numeri. I dati sulla qualità dell’aria sono davvero preoccupanti. Megna, poi, sposta la sua attenzione sull’edilizia scolastica: “Chiudere le scuole nei quartieri significa dare un colpo mortale per quelle zone. L’edilizia scolastica è un tema che ci sta molto a cuore perché l’affare scuola è uno dei capitolo più importanti di spese che la nostra città ha avuto negli ultimi anni. Parliamo di cifre astronomiche. Allora ci chiediamo: era davvero necessario prevedere interventi così drastici per istituti come il Silvio Pellico, la Bosco Lucarelli. Non sappiamo che fine faranno questi istituti. Siamo allarmatissimi per le situazioni del Nicola Sala e del Federico Torre. Abbiamo chiesto all’assessore un dossier ad hoc: al di là di qualche interlocuzione non abbiamo avuto risposte concrete”.