Benevento, ecco l’impronta di Cannavaro. Ma il bello deve ancora venire…
Benevento CalcioCalcioSabato pomeriggio al Paolo Mazza, contro la Spal, è arrivata la prima vittoria di Fabio Cannavaro da allenatore del Benevento.
Ci sono volute ben sette panchine al Campione del Mondo 2006 per conquistare i primi tre punti con la Strega. Un’attesa lunga, forse infinita, per un vincente quale l’attuale tecnico giallorosso. A onor del vero, però, il Benevento aveva già cominciato a esprimere una buona qualità di gioco già da qualche match.
Dopo i due pareggi contro l’Ascoli al Vigorito e il Sudtirol al Druso la formazione giallorossa ha sfiorato la vittoria in casa contro la Ternana. Il calo mentale dei giallorossi nel secondo tempo, però, ha concesso alla squadra umbra di rimontare dal 2-0 dei primi 45′ al 2-3 definitivo. La gioia della vittoria, che sembrava a un passo, era stata dunque rimandata alla trasferta del Piscina Sinigaglia. Contro il Como, poi, la Strega ha toccato veramente il fondo: sconfitta per 2-1 in casa dei lariani e atto “altruistico” di Cannavaro nel mostrarsi disponibile a rassegnare le dimissioni.
La sconfitta in terra lombarda e le inattese dimissioni del tecnico, a cui è seguito il ritiro in Abruzzo, hanno dato la scossa necessaria all’ambiente. Da quel momento, infatti, il Benevento ha collezionato cinque punti in tre partite, quinta tra le squadre di Serie B nello stesso arco di tempo. I giallorossi hanno pareggiato tra le mura amiche contro Pisa e Bari (meritando forse addirittura i tre punti contro i galletti), e hanno vinto l’ultimo match esterno.
L’impronta di Cannavaro ha cominciato a emergere in queste ultime giornate, in cui la squadra seppur a corto di interpreti si è mostrata sempre propositiva. La solidità difensiva e l’intensità del gioco, unite all’alto possesso palla registrato nella sfida contro la Spal, fanno ben sperare per il futuro. Il bello, infatti, deve ancora venire: dopo la sosta il Campione del Mondo 2006 ritroverà gran parte se non tutti gli infortunati, elementi fondamentali per la formazione giallorossa. Basti pensare che, dati alla mano, il tecnico napoletano nelle ultime tre partite ha adoperato solo nove cambi rispetto ai quindici disponibili. Con una rosa più ampia a disposizione Cannavaro avrà sicuramente maggiore libertà di scelta, con la possibilità di passare magari alla difesa a quattro. C’è, intanto, da lavorare duramente in questa pausa, per mantenere alto il livello di concentrazione nella mente dei calciatori e continuare il bel percorso intrapreso.
Foto: Screen DAZN