<strong>Legge di Bilancio e scuole, De Longis (Pd): “Governo Meloni colpisce i territori già deboli”</strong>

Legge di Bilancio e scuole, De Longis (Pd): “Governo Meloni colpisce i territori già deboli”

Politica

“Rischiano di determinare effetti devastanti sul nostro territorio le novità in tema di dimensionamento scolastico annunciate con la Legge di Bilancio 2023”. Così in una nota stampa Raffaele De Longis, consigliere comunale e provinciale a Benevento per il Partito Democratico.

“Il testo presentato dal governo Meloni – prosegue l’esponente Pd – dispone infatti che il dimensionamento venga eseguito sulla base di una cifra studenti per singolo istituto non di 600, come ora avviene, bensì di 900. Cosa significa lo hanno spiegato bene i sindacati della scuola con la loro simulazione: nel giro di due anni chiuderanno circa 700 istituti! E a pagare il prezzo maggiore, come sempre avviene, saranno quei territori – come il Sannio – dove più forte è il fenomeno della desertificazione sociale”.

Il concetto che viene richiamato dall’articolo 99 della Legge di Bilancio 2023 – spiega ancora Raffaele De Longis – è infatti quello della riorganizzazione/razionalizzazione del sistema scolastico in considerazione della progressiva riduzione del numero degli alunni per classe. Il principio è “meno nascite, meno studenti, meno istituti scolastici”. In aree come la nostra, dunque, sarà inevitabile accorpare strutture scolastiche anche notevolmente distanti in un unico istituto sotto la guida di un unico Dirigente Scolastico che sarà costretto necessariamente a dividere la sua opera (e la sua presenza) su un territorio anche molto vasto con conseguente perdita di attenzione e di efficacia”.

“In buona sostanza, – conclude De Longis – palazzo Chigi parla di riduzione di costi ma in realtà compie una scelta politica ben precisa, dettata da una visione economicista ed aziendalistica. D’altra parte, cosa aspettarsi di diverso da una coalizione di governo che si propone di tutelare e difendere non le fasce deboli della popolazione ma quelle più forti e fortunate?”.