San Nicola Manfredi, è scontro sulle “spese” tra Vernillo e l’opposizione

San Nicola Manfredi, è scontro sulle “spese” tra Vernillo e l’opposizione

Politica
Il sindaco critica i suoi predecessori per le spese di telefonia: “Pagavamo 700 euro al mese per 20 sim”; l’opposizione replica: “Parla di spese passate per nascondere i suoi sprechi e le sue regalie”.

“Pagavamo 700 euro al mese per 20 sim che nessuno di noi al comune sa chi utilizzasse, e sono ancora utilizzate. – scrive Vernillo su Facebook – Stiamo trovando di tutto, stiamo facendo verifiche anche su cellulari da noi non utilizzati. Per non parlare della luce. Non solo abbiamo dovuto pagare le bollette da loro non pagate ma stiamo proprio a causa di ciò pagando tariffe esose in quanto affidati ad altre società come morosi. Stiamo risolvendo anche questa cosa. Infine, la cosa più grave, abbiamo trovato chiusure di lavori per lavori che invece non sono stati mai terminati. Tacete, se avete un po’ di dignità.

Ovviamente – prosegue il sindaco – ho presentato tutte le opportune denunce, compreso a qualche “signora” che ieri davanti a testimoni ha diffamato il vostro sindaco. Continuano, altresì, le verifiche degli uffici sulle residenze fittizie e sulle occupazioni abusive di immobili per i quali è stato percepito il contributo del terremoto. Vergogna”.

“Vernillo – replica la minoranza con una nota a firma del gruppo Progetto per San Nicola -, come è ormai il suo stile quando va in crisi, anziché pensare di risolvere i problemi per i quali si è candidato ed è stato eletto, pensa ad inquinare i pozzi. Ora come allora continua ad inquinare tributi, residenze ed assistenze, con la differenza che oggi lo fa con la fascia tricolore.

La sua mania di persecuzione continua, nascondendosi dietro un falso legalismo, verso chi non lo ha votato o contesta il suo operato.

Abbia il coraggio di fare nome e non faccia allusioni senza prove come è il suo modo di operare da sempre. Solleva spese di altri tempi, di altri periodi, con altre problematiche per nascondere gli sprechi della sua Amministrazione (feste, festini e regalie varie). Il tutto per difendere a denti stretti il suo lauto stipendio.