S. Giorgio del Sannio| Disservizi, il sindaco Ciampi diffida Poste Italiane: “Situazione ingestibile”
AttualitàDalla Provincia“Da mesi – spiega Angelo Ciampi, sindaco di San Giorgio del Sannio, nella diffida fatta recapita a Poste Italiane – sono impegnato e attento nel monitoraggio della grave situazione in cui versano i miei concittadini, a causa dei reiterati disagi patiti per la mancata consegna della corrispondenza da parte dell’ ufficio postale.
Le numerosissime segnalazioni che si ricevano quotidianamente denotano che il disservizio persiste da mesi creando pregiudizio agli inermi cittadini e notevoli problemi quali il mancato recapito della corrispondenza per periodi lunghissimi e non più sopportabili.
In moltissimi casi, viene segnalata addirittura la mancata consegna della posta che si protrae da settimane con grave danno per l’utenza e per le attività insistenti nella nostra comunità, in particolar modo bollette e fatturazioni per la fornitura di energia elettrica, servizio di telefonia fissa, canoni idrici, tributi locali e tariffe per servizi a domanda individuale che, a fronte del mancato pagamento del corrispettivo nei termini di scadenza, hanno generato more, interessi, oneri per ritardato pagamento e, in alcuni casi, addirittura il distacco delle utenze non essendo stato consegnato neppure il relativo preavviso al domicilio degli intestatari”.
“Per mero scrupolo chiarificatore – prosegue Ciampi – , appare necessario ricordare il Provvedimento n. 28340 dell’’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO che ha considerato scorretta la pratica commerciale posta in essere da Poste Italiane S.p.A. in relazione ai servizi di recapito delle raccomandate. nella promozione di caratteristiche del servizio di recapito delle raccomandate che non troverebbero riscontro nel servizio effettivamente erogato. In particolare, nelle pagine del proprio BOLLETTINO N. 37 DEL 21 SETTEMBRE 2020 35 sito internet www.poste.it, la società enfatizza la comodità, la certezza e la velocità di consegna delle raccomandate ponendo in risalto i c.d. “tentativi di recapito” (ossia i tentativi del postino di recapitare il plico direttamente al domicilio del destinatario) e i “tempi di consegna” (da 1 a 6 giorni dall’accettazione, a seconda del tipo di raccomandata) e facendo uso di claim quali “DA SEMPRE, LA RACCOMANDATA È SINONIMO DI CERTEZZA.
Quante volte hai usato la Raccomandata nella tua vita? Le tue comunicazioni più importanti, quelle che fanno la differenza nella tua vita, devi sapere dove sono, quando arriveranno, chi le riceverà”; “Consegna veloce”; “È veloce ma si lascia seguire”; “Da noi velocità vuol dire anche precisione”; prevedendo un’importante condanna. Raccomandate, ad oggi, non consegnate ai nostri concittadini”.
“Con il passare dei giorni e delle settimane – evidenzia -, la situazione sta divenendo insostenibile anche perché i cittadini, a fronte del mancato riscontro alle numerose segnalazioni presso Poste Italiane, continuano comprensibilmente a richiedere l’intervento del Comune, pur non avendo esso alcuna competenza in merito, dato che l’azienda è privata e non dipende in alcun modo dall’Ente
A tutto ciò si aggiunge il fatto gravissimo che senza alcuna comunicazione, l’ufficio postale locale a giorni “ballerini” decide l’interruzione dello sportello postamat, costringendo l’utenza a recarsi presso altri uffici dei paesi limitrofi. Si rileva, quindi, una negligenza organizzativa dell’ente poste che, non essendo in grado di garantire il servizio universale, sta arrecando seri danni alla cittadinanza. La situazione sopra descritta è divenuta ormai intollerabile poiché non riconducibile ad una disorganizzazione temporanea.
Considerato che la consegna della posta è un servizio essenziale nella vita di relazione dei cittadini, con effetti di non poco conto nei rapporti giuridici con terzi;
Nell’interesse della mia comunità mi sono rivolto direttamente a Poste Italiane per avere spiegazioni e soprattutto fare in modo che vengano rimosse con immediatezza le cause, impegnandosi a garantire servizi costanti e di qualità, ponendo fine al disservizio generato”.
“Il perdurare della lamentata situazione costringerà questa Amministrazione a tutela dei propri cittadini a ricorrere nelle sedi giudiziarie competenti anche attraverso un esposto alla Procura della Repubblica perché verifichi se il comportamento tenuto da Poste Italiane non finisca per violare il diritto dei cittadini a ricevere la corrispondenza o gli avvisi di quella giacente e una class-action perché il disservizio continuo causa danni anche economici ai residenti”, conclude il sindaco.