Caporaso: “Felici e orgogliosi per Mangimi Liverini, eccellenza telesina”
AttualitàDalla Provincia“Telese non può che essere felice e orgogliosa per l’ennesimo risultato raggiunto da Mangimi Liverini inserita nella Top 10 di Imprese vincenti”.
Così il sindaco di Telese Terme, Giovanni Caporaso a margine della tredicesima tappa, che si è svolta a Torino, del roadshow di “Imprese Vincenti”, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese che rappresentano un esempio di eccellenza imprenditoriale capace di reagire con successo ai delicati e continui cambi di contesto.
“E la Mangimi Liverini rappresenta una vera eccellenza non solo del nostro territorio ma dell’intero sud – aggiunge Caporaso -. Filippo e Michele hanno saputo rendere all’avanguardia l’azienda di famiglia che fin dal 1969 produce mangimi, facendo della qualità un obiettivo strategico, attraverso l’innovazione, la tecnologia e la ricerca”.
“Il premio ricevuto dalla Liverini è un riconoscimento alla progettualità del gruppo e alle evidenti capacità imprenditoriali oltre che la profonda qualità del business – aggiunge il sindaco di Telese -, segno che si può essere grandi pur in una dimensione territoriale minore come la nostra. Altro merito che voglio sottolineare è che tra le dieci aziende premiate la Mangimi Liverini è l’unica della Campania e tra le quattro del Meridione”.
Il programma infatti ha premiato 10 aziende dopo averne selezionate 140 tra le 4.000 che si sono autocandidate, distinguendosi per investimenti in piani di rilancio e trasformazione.
“Questo premio ci rende orgogliosi perché premia una eccellenza telesina, una famiglia di questa terra che si distingue in campo internazionale – conclude Giovanni Caporaso -. Dunque a Filippo e a Michele Liverini, ai quali mi lega anche una profonda amicizia di una vita, e a tutto il loro staff, rivolgo, anche a nome dell’intera amministrazione e di tutta la comunità, i complimenti per questo prestigioso riconoscimento e gli auguri per i futuri traguardi imprenditoriali. Ad maiora!”.