Benevento, Tello: “Volevamo troppo questa vittoria”

Benevento, Tello: “Volevamo troppo questa vittoria”

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Il centrocampista del Benevento, match-winner nella sfida odierna contro il Brescia e alla quarta rete stagionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni nella conferenza post-gara.

Ecco, quindi, le parole di Andres Tello dalla sala stampa del Vigorito dopo la vittoria per 1-0 di questo pomeriggio:

SULLA PARTITA ODIERNA: “Volevamo troppo questa vittoria, abbiamo combattuto su ogni pallone. Oggi è stata una partita sporca, come diceva il Mister, non c’era molto da giocare. Dovevamo essere convinti però che in qualsiasi momento sarebbe potuto arrivare il gol“.

SULLE MOTIVAZIONI NEL DARE IL MASSIMO: “La famiglia mi motiva sempre, oltre al concetto di fare ogni giorno meglio. Da quando è nata mia figlia è cambiato tutto, mi è cambiata la carriera e il modo di vivere la vita: chi è genitore mi può capire. I dettagli fanno la differenza, nella vita come anche in campo“.

SULL’IMPORTANZA DELLA VITTORIA: “Questa vittoria ci dà serenità, fiducia, allegria, voglia di lavorare. Ci voleva da un bel po’, è un buon inizio per fare le cose“.

SULL’ESSERE CAPOCANNONIERE DELLA SQUADRA: “Per me è un orgoglio essere il capocannoniere della squadra, non penso al personale. Gli attaccanti comunque sono quelli bravi a segnare, io a volte mi trovo lì e faccio quello che posso. Non possono insegnare niente a Simy, Pettinari o La Gumina“.

SULLA MENTALITA’: “Sappiamo tutti che siamo una squadra che sa giocare e tenere palla, ma ormai abbiamo capito che bisogna soltanto vincere per raggiungere la salvezza“.

SULLA DIFFERENZA TRA STELLONE E CANNAVARO: “Problemi nello spogliatoio con Cannavaro non ci sono mai stati, neanche con Caserta. Loro e Stellone sono tre persone per le quali metterei le mani sul fuoco. C’è stata una ventata d’aria nuova, sono stati cambiati tre allenatori, e ci siamo resi conto che anche noi dovevamo cambiare qualcosa“.

SUL CONCETTO DI ARIA NUOVA: “Abbiamo avuto tre allenatori e tre persone totalmente diverse, che ci davano ognuno cose diverse. L’addio di Cannavaro ci ha toccato tanto, è una grandissima persone e un allenatore forte. Ci siamo resi conto che evidentemente il problema non erano gli allenatori, è cambiato qualcosa in noi. Ci siamo fatti due-tre domande“.

SULLE COSE DI CUI TENERE CONTO: “Dobbiamo lavorare sulle seconde palle e sulle palle sporche, se molliamo questo non andiamo da nessuna parte“.

SULL’ESULTANZA: “In teoria dovevamo prendere la palla e metterla a metà campo per fare il secondo gol. Non vincevamo dalla partita contro il Cittadella, nel momento del gol è uscita fuori la rabbia della mancanza della vittoria. Ho visto la panchina venire verso di me, anche a fine partita si è sentita una squadra diversa. Volevamo a tutti i costi la vittoria“.

SUL RUOLO DA TREQUARTISTA: “Sono una mezz’ala, posso fare l’esterno, ma anche il trequartista o giocare a due. Sono un centrocampista“.

SUI COMPAGNI DI REPARTO: “Oggi Karic ha fatto una partita perfetta, non ha perso mai palla e ha ripulito vari palloni. Koutsoupias ci ha dato una mano grandissima quando è entrato, teneva la palla e aiutava Simy che correva fino all’area nostra. Devo fare i complimenti a tutti, ci danno tanto sia quando entrano sia quando partono titolari“.