ESCLUSIVA BN24 – Ascoli-Benevento, il doppio ex Padella: “Partita delicata. Stellone l’uomo giusto, mi fido di Vigorito”
Benevento CalcioCalcioSidebar intervistaAbbiamo raggiunto telefonicamente l’ex Benevento e Ascoli, Emanuele Padella, per avere una sua opinione riguardo alla stagione giallorossa e alla sfida di domenica pomeriggio al Del Duca.
Padella, difensore centrale classe 1988, ha collezionato 75 presenze e 3 reti con la maglia della Strega tra il 2014 e il 2017, e fu protagonista dello storico doppio salto del club sannita dalla Serie C alla Serie A. Sono 55, invece, le apparizioni con i bianconeri nei suoi due anni nelle Marche, dal trasferimento dopo l’esperienza nel Sannio al 2019. Oggi Padella, dopo l’avventura al Vicenza, è in forza al Mantova, in Serie C.
Lei è un doppio ex di Ascoli e Benevento: come vivrà la partita di domenica tra bianconeri e giallorossi?
“Ascoli e Benevento sono le due realtà che ho più a cuore. Sono stato bene personalmente, con la squadra e con la famiglia. Sarà una partita molto delicata, combattuta e importante per entrambe. Un pareggio per me sarebbe la cosa migliore. A Benevento ho passato 4 anni bellissimi, abbiamo vinto due campionati. Ad Ascoli anche ho passato 2 anni belli, mi sono trasferito lì e mia figlia è ascolana. Ho il cuore a metà“.
Quali pensa potranno essere gli elementi chiave della sfida del Del Duca?
“Quest’anno il campionato di Serie B è molto difficile e livellato, soprattutto nelle zone basse c’è grande bagarre. Si affrontano due squadre che vogliono portare a casa punti per la salvezza, sarà una partita chiusa e penso verrà decisa da qualche episodio o da qualche giocatore che può fare la differenza“.
Nella sua esperienza nel Sannio, ha mai vissuto momenti di difficoltà come quelli che sta attraversando la Strega in questa stagione?
“I primi anni che sono arrivato eravamo in C, avevamo una squadra forte e non abbiamo mai lottato per la salvezza. L’unico anno di B che ho fatto a Benevento abbiamo vinto i play-off. Verso marzo-aprile, con le sei sconfitte consecutive compreso il 4-1 di Cesena, abbiamo avuto un momento basso. Poi però ci siamo ricompattati, abbiamo vinto contro l’Avellino in casa e abbiamo ripreso la cavalcata. Nel calcio ci sono questi momenti un po’ delicati, il gruppo e il Mister faranno sicuramente la differenza“.
C’è un ricordo a cui è particolarmente legato della sua avventura in giallorosso?
“Parlando anche con mia moglie dei vissuti a Benevento, penso che la partita che ricorderò più di tutte è Benevento-Lecce 3-0. Per i tifosi la promozione dalla C alla B è stata anche più bella di quella che abbiamo conquistato dalla B alla A. Erano tanti anni che il Benevento provava a salire ma purtroppo non ce la faceva mai. Quell’anno vedere lo stadio non pieno ma stracolmo di gente è stata un’emozione che ancora mi porto dietro, nel mio cuore. Ancora adesso ricordo tutti i momenti di quella meravigliosa partita“.
Pensa che Mister Stellone, dopo gli esoneri di Caserta a inizio stagione e Cannavaro poche settimane fa, possa essere l’uomo giusto per risollevare le sorti della formazione sannita e conquistare la salvezza?
“Credo che Stellone possa essere l’uomo giusto, è un allenatore di esperienza e personalità e questo può fare la differenza. Credo che sia stata la scelta giusta, mi fido cecamente del Presidente Vigorito per quello che ha fatto per Benevento“.
Che rapporto ha mantenuto con il Presidente Vigorito?
“Mi ci sento ancora, come ho sempre detto è uno dei Presidenti a cui voglio più bene. Gli auguro tutto quello che si merita. Da lontano ho visto e letto di qualche contestazione al Presidente, ma Oreste Vigorito per quello che ha fatto in questi anni va solo che elogiato. Ha portato una realtà come Benevento in Serie A. Ricordo i vari colloqui che facevamo insieme, è un uomo di uno spessore altissimo che tiene tantissimo al Benevento Calcio. Purtroppo le critiche fanno parte del gioco, il calcio va tanto in base ai risultati ma Vigorito ha sempre dato tutto e camminerà sempre a testa alta“.
Quali possono essere i fattori che hanno portato il Benevento nelle zona basse della classifica, nonostante i diversi sistemi di gioco adottati?
“Sotto ci sono squadre come Benevento e Brescia, che possono ambire anche a fare i play-off. Questo è davvero un campionato difficilissimo, con qualche sconfitta ti ritrovi dentro un tunnel. Forse il Benevento non era preparato a una situazione del genere. Ti ritrovi a giocare con paura, il fattore mentale è importante. Spero e auguro al Benevento di salvarsi il prima possibile e di raggiungere gli obiettivi prefissati a inizio stagione“.
Quanto è importante per un giocatore il supporto dei tifosi nei momenti di avversità?
“Il supporto dei tifosi è fondamentale. Noi giocatori siamo persone normali, a volte possiamo inceppare in qualche partita negativa e anche la nostra mente può entrare in momenti difficili. Nei miei 4 anni la tifoseria c’è sempre stata, in questa parte di stagione anche il “Vigorito” sarà un fattore importante. I tifosi tengono molto alla squadra e ai colori giallorossi, se tutti vogliono ottenere la salvezza lo faranno sicuramente“.
Che cosa vorrebbe dire alla tifoseria della Strega in questa fase del campionato?
“Posso dir loro di stare vicini alla squadra, ma so che ci sono sempre. Vedo le partite, vedo il calore che c’è. Purtroppo quando si perde ci sono anche le critiche e i fischi, fanno parte del gioco. Ricordo le due promozioni, contro il Lecce e contro il Carpi la gente sognava. Auguro ai tifosi di sognare in grande e di prendere tutto quello di bello che il “Ciro Vigorito” dà“.