Francesco Nicolosi e l’Orchestra da Camera dell’Accademia di Santa Sofia in concerto all’Auditorium Sant’Agostino di Benevento

Francesco Nicolosi e l’Orchestra da Camera dell’Accademia di Santa Sofia in concerto all’Auditorium Sant’Agostino di Benevento

AttualitàBenevento Città

Nella serata di sabato 25 febbraio, negli spazi dell’Auditorium Sant’Agostino di Benevento, il pianista Francesco Nicolosi, stella della musica internazionale nonché uno dei massimi esponenti della Scuola pianistica napoletana, accompagnato dall’Orchestra da camera dell’Accademia di Santa Sofia, si è esibito, davanti ad un pubblico accorso numeroso, all’interno della Stagione Concertistica 2023 proposta da Accademia di Santa Sofia, in sinergia con l’Università del Sannio ed il Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento.

L’incontro musicale è stato preceduto dai saluti da Maria Bonaguro, Presidente “Amici dell’Accademia”, che ha salutato i presenti invitandoli ad una serata di musica di alto livello e da Marcella Parziale, Direttrice Artistica.

Prima che la musica riempisse l’aria ed i cuori di tutti i presenti, Antonio Feolu, Associato di fisica e responsabile del gruppo di Astrofisica dell’Università del Sannio, ha intrattenuto i convenuti sul concetto di universo e dei suoi miliardi di galassie e stelle, nonché del suo ordine matematico. Ha sollevato poi la questione dell’origine di tale perfezione: frutto di un caso? Opera di un creatore? Esistono infiniti universi con ordine numerico diverso? Ogni risposta è lecita, ma anche il concerto a seguire può rientrare, secondo Feolu in una delle tre possibilità.

A seguire sono entrati in scena i musicisti dell’Orchestra da camera dell’Accademia di Santa Sofia che, con sinergia perfetta, hanno intonato, con i loro strumenti a corda, alcuni pezzi.

Gli applausi sentiti del pubblico hanno, dapprima reso omaggio all’esibizione dell’Orchestra e, a seguire, si sono prolungati all’ingresso in scena di Francesco Nicolosi.

Prima dell’esibizione, il “sommo” pianista ha tenuto a dire che avrebbe eseguito musiche di Francesco Durante, compositore italiano del ‘700 e di Giovanni Paisiello, uno degli ultimi grandi rappresentanti della scuola musicale napoletana, ambedue figure importanti e rappresentative della scena musicale europea.

Finalmente la musica del pianoforte di Nicolosi e quella dell’Orchestra che lo accompagnava, hanno riempito l’aria. La cosa che immediatamente si coglieva era il fatto che la musica è il soffio dell’anima nel mondo, l’eco di sentimenti spesso nascosti che non hanno parole che possano descriverli, la voce del cuore e della mente che pretende ascolto nel buio e nel silenzio troppo frequenti della vita.

Il pianoforte, protagonista assoluto della scena musicale, ha rotto il silenzio quasi solenne dell’Auditorium di S. Agostino, nella rappresentazione di due concerti in prima esecuzione pubblica assoluta, dunque mai eseguiti di fronte ad un pubblico, ambedue tratti dalle pagine più singolari della gloriosa scuola musicale napoletana di Francesco Durante e Giovanni Paisiello.

Subito l’aria dell’Auditorium è passata dal silenzio all’armonia, con la dolcezza degli archi e il tocco dei tasti del pianoforte, strumento che prende la scena attraverso le mani del maestro Nicolosi che scivolavano agili e veloci sulla tastiera, facendo gorgheggiare lo strumento, quasi parlando del tempo, non solo musicale, di cielo e di terra, di vento e di pioggia, di sole e nuvole veloci, di amore e nostalgia, di desideri nascosti e di pensieri liberi.

L’orchestra, instancabilmente, ha accompagnato il pianoforte loquace e protagonista offrendo una solida e morbida spalla alla musica di Nicolosi, tacendo quando l’assolo è del pianoforte e la sua voce sovrasta l’aria e lo spazio riempendo i silenzi della mente e dello spirito, ma soprattutto quando le note dei tasti, sapientemente toccati dall’artista, alternandosi da veloci a lenti, urlavano musica che passava, quasi in un gioco, dal lento e allegro al solenne e grave.

Musica veloce, ma anche solenne quella che ha appassionato il pubblico, limpida nel suono e suadente nella melodia, coinvolgente e potente, ma anche piena di tecnica espressiva ed incisività comunicativa.

La serata si è conclusa con scroscianti applausi al pianista ed a tutta l’Orchestra, ovazione che certamente avrebbe desiderato che l’incontro si prolungasse per godere ancora di note ed emozioni.