San Pio, parlano i direttori di dipartimento: “Basta fango, il nostro ospedale è un’eccellenza”
AttualitàBenevento CittàUna forte volontà di fare chiarezza: questo l’obiettivo principale della conferenza stampa indetta questo pomeriggio dai direttori di dipartimento del San Pio di Benevento.
Ad aprire l’incontro con i media è stato il dottor Bencivenga, direttore di Diagnostica per immagini, che ha letto un documento – appello a firma degli altri direttori dei dipartimento del nosocomio di via Pacevecchia.
“L’AORN “San Pio” – si legge nella nota che porta la firma anche dei dottori Mario Annecchiarico, Maurizio Buonanno, Francesco Cocca, Francesco Marchese, Giovanni Parbonetti, Luigi Salzano, Marino Scherillo – conta 1.318 dipendenti, cui è da aggiungere un cospicuo numero di operatori che ad altro titolo operano per l’Azienda Ospedaliera.
È una grande orchestra di Professionisti dell’Assistenza Sanitaria, Donne e Uomini che quotidianamente, organizzati in turni H24 – 7/7 giorni, garantiscono la Salute dei Cittadini del Sannio ed offrono prestazioni di qualità ad un’utenza, che va ben oltre l’hinterland della Provincia.
Dal Pronto Soccorso ai Reparti di Degenza e di Terapia Intensiva, alle Sale Operatorie, ai Laboratori di Diagnostica per Immagini e a quelli di Patologia Clinica e di Anatomia Patologica, agli Ambulatori e alla Farmacia, alla Direzione Medica di Presidio, agli Uffici Amministrativi e Tecnici, di fatto è un’orchestra, che opera all’unisono, in maniera armonica, affinché qualsiasi prestazione medica, chirurgica, diagnostica e terapeutica sia appropriata, efficace, efficiente e tempestiva per i pazienti che ne hanno bisogno.
Ogni atto medico prevede, infatti, un’indispensabile interazione e collaborazione tra più figure professionali, che, con competenza, passione ed entusiasmo, ogni giorno si prodigano nella risoluzione di piccole e grandi problematiche.
L’orchestra Ospedale ha un suo Direttore: è il Direttore Generale. Il suo è certamente un compito arduo e complesso: coordinare, promuovere ed indirizzare la sincronia di tutti i componenti del complesso ospedaliero per realizzare la migliore assistenza sanitaria per la comunità.
C’è bisogno di impegno, tensione ed emozione, ma anche di una solida cultura organizzativa gestionale per schivare le tante trappole del “burocratese” nella Pubblica Amministrazione, che potrebbero paralizzare la riuscita di un buon concerto nell’erogazione di un’assistenza di qualità.
È noto che, negli anni scorsi, la Sanità ha attraversato difficili “congiunture”, che ne hanno limitato l’operatività.
Ci riferiamo al blocco del turn over generato dal Piano di Rientro, che ha depauperato di risorse umane le Aziende del SSR, che, ciononostante, hanno continuato ad operare al meglio, grazie ad un ammirevole sacrificio, all’abnegazione ed all’entusiasmo dei loro operatori.
A questa problematica a carattere più ampio si sono sommati ostacoli, che hanno riguardato specificamente la nostra Azienda.
Parliamo della storia infinita dei lavori di ampliamento funzionale e ristrutturazione dei Padiglioni “San Pio” e “Moscati”, bloccati da oltre sedici anni per inadempimenti della ditta aggiudicatrice ed oggetto di indagine da parte dell’Autorità Giudiziaria, per il cui rispetto evitiamo di entrare nel merito. La loro ultimazione avrebbe consentito di poter contare su oltre ottanta posti letto aggiuntivi e su ulteriori sale operatorie. Comunque, data la rilevanza della questione, l’attuale Direzione Strategica a gennaio si è immediatamente prodigata conferendo apposito incarico di supporto giuridico, al fine di individuare una spedita e corretta azione amministrativa alla risoluzione del caso.
La pandemia da covid-19, poi, che ha rappresentato un vero tzunami per tutto il Sistema Sanitario Nazionale, come è stato riconosciuto a più livelli, è stata affrontata dalla nostra Azienda con una competenza ed un’abnegazione, che ha consentito di tutelare al massimo pazienti ed operatori tra i quali ultimi si sono registrate le percentuali più basse d’Italia di infezioni da SARS-COV2.
Tutto questo ed altro ancora non ha fatto demordere gli operatori dal raggiungere traguardi sempre più alti di eccellenza nell’assistenza e la prova è offerta, solo a titolo puramente esemplificativo, da:
– la complessità degli interventi realizzati e in alcuni casi la rarità delle casistiche trattate;
– la riduzione dei ricoveri in età adulta per complicanze per diabete, BPCO e scompenso cardiaco, a riprova di un’eccellente assistenza ai pazienti nel loro percorso di cura all’interno dell’Ospedale;
- il significativo calo del numero di accessi di tipo medico, a testimonianza di una migliore presa in carico dei pazienti, che, fin dal ricovero in ospedale, hanno visto ottimizzati i percorsi per effettuare tutti gli esami necessari;
- la considerevole riduzione del rapporto tra ricoveri a rischio di in appropriatezza e non, in virtù di un’adeguata assistenza ai pazienti e di una maggiore qualità delle cure;
- la riduzione della degenza media per interventi chirurgici, a testimonianza dell’ottimizzazione dei percorsi interni e del miglioramento dell’efficienza aziendale;
- l’aumento della percentuale di pazienti con frattura di femore operata entro 48 ore.
Di grande vanto per l’AORN “SAN PIO” sono anche i dati provenienti dalla rilevazione del Piano Nazionale Esiti relativi all’anno 2022 rilasciati dalla Agenas, che valuta tutte le Strutture Sanitarie Italiane sulla base di specifici indicatori della qualità dell’assistenza erogata.
L’AORN “San Pio” risulta sempre nella media italiana per livello di aderenza a standard di qualità, in tutte le sette aree cliniche esaminate: Cardiocircolatorio, Respiratorio, Gravidanza e Parto, Osteomuscolare, Nervoso, Chirurgia Generale, Chirurgia Oncologica, raggiungendo anche punti di eccellenza in alcune aree.
Tanti Direttori e Dirigenti dell’Azienda Ospedaliera sannita sono inseriti in prestigiosi Comitati delle principali Società Scientifiche italiane di varie aree cliniche. Molti di essi sono coinvolti in Studi Clinici prospettici ed osservazionali pubblicati su riviste scientifiche nazionali ed internazionali.
Nel complesso trattasi di una Comunità di Medici molto attiva, che offre un valido contributo nella promozione della Ricerca Clinica italiana.
Il fermento che è stato solo accennato e che continua, grazie anche ad una Direzione Strategica attenta, che non ha mancato in soli sei mesi di portare a risoluzioni criticità che si trascinavano da tempo (vedi il “caso angiografi” con rientro nella Rete IMA, la riapertura e potenziamento dei Reparti di Neurochirurgia, Neurologia, Ortopedia, Chirurgia d’Urgenza con l’incremento dei posti letto), è destinato a permanere e ad incrementarsi in tutti i professionisti della Salute che gravitano nell’AORN “San Pio” (Medici, Infermieri, Operatori Socio-Sanitari, Ausiliari, Farmacisti, Biologi, Tecnici, Amministrativi, Operai e maestranze tutte) grazie alla vicinanza di tanta parte della collettività, delle Istituzioni, delle Associazioni, degli Ordini Professionali, della Società Civile.
Abbiamo bisogno dei tanti stimati Amici e Colleghi, che occupano posizioni rilevanti all’interno degli organi Sindacali e Politici, per amplificare e diffondere la bontà di questi dati, accogliendo la nostra richiesta di sostegno per un’ulteriore promozione dell’Azienda Ospedaliera del Sannio, per il bene dell’intera Comunità.
La professionalità, l’abnegazione, l’entusiasmo di chi si impegna quotidianamente, dalla mattina alla sera, alla notte, non può essere svilita e mortificata da fantasiose divagazioni e critiche non costruttive e quotidiani tiri al bersaglio, che hanno il solo effetto di generare disamore, disaffezione, sfiducia nella cittadinanza e nel personale sanitario, soprattutto per i più giovani in attività o in corso di reclutamento.
Le ferite prodotte da improvvide dichiarazioni alla stampa hanno l’effetto di generare sfiducia nell’utenza e fanno registrare negli operatori un ambiente non ideale alla crescita umana e professionale.
Ancora più triste se le stesse, come quella resa nei giorni scorsi “… ci sono dei Medici di Benevento che stanno pensando seriamente di andare via da Benevento perché, se volessero fare un concorso altrove, non potrebbero vincere il concorso perché non hanno i requisiti minimi …”, provengono da dirigenti sanitari con funzioni apicali ancora stabilmente inseriti nell’organico aziendale.
Il nostro Ospedale è un’eccellenza e, come tutte le cose belle, va difeso per evitare di rimpiangerlo o di celebrarlo in maniera postuma.
Abbiamo, perciò, bisogno di tutti, perché la Sanità Pubblica è un bene comune da tutelare tutti insieme”.