Samte, approvata la delibera per il trasferimento all’Ente d’Ambito
PoliticaSi è riunito nuovamente il Consiglio Provinciale di Benevento, presieduto da Nino Lombardi, per trattare il tema del trasferimento all’Ente d’Ambito dei rifiuti della Società partecipata in house Samte e di tutta l’impiantistica del ciclo rifiuti.
Il Consiglio, dopo l’illustrazione dell’argomento svolta in Aula dall’avv. Nicola Boccalone, Dirigente del Settore Amministrativo – Finanziario e Società partecipate, e a seguito del dibattito con l’intervento dei Consiglieri Giuseppe Ruggiero, Claudio Cataudo, Antonio Capuano, Raffaele Bonavita, Umberto Panunzio e Alfonso Ciervo, ed ascoltate le conclusioni del Presidente Lombardi, ha approvato la deliberazione all’unanimità.
Il trasferimento all’Ente d’Ambito della partecipata Samte e dell’impiantistica per la gestione del ciclo dei rifiuti era stato formalmente richiesto nei mesi scorsi dalla stessa Regione Campania per dare attuazione concreta alla Legge regionale n. 14 del 2016 e nel contesto delle previsioni normative stabilite di un recente Decreto Legislativo che concede l’esercizio di tale possibilità entro e non oltre la fine del corrente mese di marzo.
La deliberazione del Consiglio Provinciale, che ha discusso sull’argomento per tre volte nel giro di un mese, nasce a seguito del ritorno “in bonis” della Società partecipata Samte e dopo la verifica sullo stato di consistenza economica e patrimoniale curato dall’advisor KPMG e a seguito del parere positivo del Collegio dei Revisori dei Conti della Provincia.
Obiettivi del provvedimento, come ha spiegato in Aula il Presidente Lombardi che lo ha fortemente voluto, sono i seguenti: rispettare le norme legislative e gli indirizzi impartiti dalla Regione Campania in materia di gestione del ciclo dei rifiuti affidati sin dal 2016 agli Enti d’Ambito Ottimali; garantire la continuità del servizio gestionale del servizio assicurando all’Ente regolatore il Soggetto gestore degli impianti, ovvero la Samte, tornata “in bonis” evitando i tempi verosimilmente lunghi per la individuazione di un nuovo Soggetto o Ditta gestore con la conseguenza dell’interruzione del servizio stesso; consentire il riavvio, grazie ad un cospicuo finanziamento regionale già disposto, delle attività produttive presso l’impianto Stir di Casalduni, fermo dal 2018 dopo un devastante incendio; calmierare a favore delle Famiglie sannite le salatissime bollette per il trattamento rifiuti i cui importi sono lievitati per il forzato quotidiano trasferimento per il relativo trattamento in impianti fuori provincia.