Benevento, 7 primavere dalla prima B: 87 anni per conquistarla, 4 partite per mantenerla
Benevento CalcioCalcio“Non ho voglia di credere che domani sarà diverso… Sarà diverso e poi… Si vedrà”: questo lo striscione esposto dalla Curva Sud del Benevento nel giorno della sfida contro il Lecce, il 30 aprile 2016.
Una partita storica per un traguardo storico. I sanniti infatti, imponendosi 3-0 sui salentini grazie alla doppietta di Fabio Mazzeo e al gol di Karamoko Cissé, conquistarono per la prima volta dopo 87 anni di storia la promozione in Serie B.
Una stagione vissuta da protagonista nel girone C della Lega Pro 2015-16, dopo anni di rimpianti e sofferenze in cui la Strega sfiorò più volte l’approdo nel campionato cadetto. I giallorossi, guidati da Gaetano Auteri, chiusero il campionato con 70 punti in 34 giornate, davanti al Foggia di De Zerbi che si fermò a 65.
Fu grande festa fin da subito, prima sugli spalti del Vigorito e poi in città: al triplice fischio vi fu la classica invasione di campo dei tifosi giallorossi, accorsi in 16mila al vecchio Santa Colomba, poi Benevento si immerse totalmente nei caroselli per celebrare una tanto agognata promozione.
Oggi, 7 anni dopo, il club sannita ha disputato cinque campionati di Serie B e due di Serie A. Hanno indossato la maglia giallorossa uomini che hanno scritto la storia di questa squadra, protagonisti del doppio salto dalla C alla massima serie, ma anche giocatori che nessuno avrebbe mai immaginato potessero approdare ai piedi della Dormiente.
Attualmente, a 4 giornate dal termine della stagione 2022-23, la permanenza in cadetteria, conquistata dopo 87 anni di storia, è appesa però a un filo sottilissimo. Per questo, negli ultimi turni ancora a disposizione, il Benevento dovrà fare tutto il possibile per mantenere una categoria di cui forse solo nei momenti di difficoltà, come quello che sta vivendo la Strega quest’anno, si comprende il valore. Per la squadra, per la città, per il popolo sannita.
Ora l’obiettivo deve essere la salvezza, che sia tramite i play-out o arrivando diciottesimi e provando a sfruttare le situazioni incerte di Sampdoria e Reggina, e poi…”domani sarà diverso e poi…si vedrà“.
Foto: LaPresse