ESCLUSIVA BN24 – Palermo: “Vedere i nostri ragazzi in prima squadra è motivo d’orgoglio. Carli è fondamentale”
Benevento CalcioCalcioSidebar intervistaAbbiamo raggiunto telefonicamente Diego Palermo, responsabile del settore giovanile e vice-Presidente del Benevento, per analizzare “da vicino” il progetto del settore giovanile della Strega.
Salve signor Palermo, l’ottimo lavoro degli ultimi anni ha portato tutte le giovanili del Benevento a partecipare ai play-off nel corso della passata stagione. Immagino sia motivo di grande orgoglio.
“Assolutamente sì, l’orgoglio c’è non tanto nel raggiungimento dei play-off ma nel portare questi ragazzi in prima squadra. Raggiungere i play-off fa piacere, significa che si è lavorato nella maniera giusta, ma la nostra vera vittoria è vedere tantissimi ragazzi del settore giovanile che sono in prima squadra: questo è il nostro Scudetto“.
Come procede il lavoro delle formazioni giovanili giallorosse, alla luce anche della retrocessione in Serie C dei “grandi”?
“Purtroppo con la retrocessione cambia il format dei campionati. L’Under 15, 16 e 17 non affronteranno più campionati di A e B ma di Serie C. Per la Primavera invece, fortunatamente, è rimasto tutto invariato. Il Presidente non ha cambiato nulla, anzi ha fatto cose in più per mantenere il tutto come era: l’Under 16 in C non è obbligatoria, noi la abbiamo. Ora sta a noi continuare su questa strada e fare del nostro meglio. Ho dei collaboratori eccezionali, nel settore giovanile c’è un’aria di serenità e tranquillità. Il Presidente, al di là del rapporto familiare, lavorativamente ci dà ampia libertà su tutto: ci sono dei rimproveri, come è giusto che sia, ma all’Avellola si respira un’aria tranquilla e si lavora bene“.
Come è mutata l’organizzazione, dal punto di vista tecnico, del settore giovanile giallorosso con gli addii di Scarlato e Fusaro?
“Scarlato è andato alla Salernitana ma ci siamo lasciati benissimo, ha concluso il percorso nel settore giovanile del Benevento. In 4-5 anni con noi ha fatto tutte la categorie dall’Under 16 in poi, con due anni in Primavera. Pensavo trovasse una prima squadra ma ha deciso di sposare il progetto Salernitana che è importante, sono contento per lui e mi fa piacere perché è una persona eccezionale.
Fusaro invece si voleva avvicinare a casa, sono motivazioni personali, ma con noi ha svolto un lavoro esemplare sotto tutti i punti di vista crescendo tanti ragazzi. Anche con lui siamo in ottimi rapporti, questo fa capire come si creano rapporti umani anche al di fuori del campo.
Dario Rocco si farà un bel campionato Primavera, secondo me abbiamo una buona squadra. Con la 17 c’è Dagoberto Carbone, un’istituzione del settore giovanile che sta da 10 anni con noi e si mette sempre a disposizione anche in prima squadra. Per la 16 abbiamo preso Iuliano dalla Turris, ci era piaciuto nel Torneo Shalom e gli abbiamo fatto una proposta, subito accettata: vediamo che lavoro svolgerà. Nell’Under 15 invece c’è Marco Grande, l’anno scorso ha allenato la 14 e proseguirà il suo lavoro con noi“.
Negli ultimi anni la Primavera della Strega si è dimostrata fucina di talenti per la prima squadra: da Brignola a Carfora, passando per Nunziante, che ancora non ha esordito ma del quale si dice un gran bene, Pastina e Talia, solo per fare qualche nome. C’è già qualche altro ragazzo in rampa di lancio, qualcuno che già fa intravedere qualcosa in più degli altri?
“Facendo dei nomi farei un torto agli altri, ma ci sono 2-3 ragazzi della Primavera che hanno già destato l’attenzione del Direttore, che viene spesso a vedere le nostre partite. Vedremo se nel corso di questi mesi potranno allenarsi in prima squadra e misurarsi con un altro contesto. Ora non c’è fretta, vedremo.
Sicuramente la Serie C sarebbe un trampolino importante per i giovani, ma sinceramente mi auguro di poter fare meno nel settore giovanile e di stare in categorie più importanti. Scherzi a parte, ora siamo qui e ci faremo quest’anno: deve servire a tutti come esperienza, come un reset generale per ripartire. Abbiamo giocatori con qualcosa d’importante da valutare, oltre a quelli già citati. Ci sono dei ragazzi che hanno disputato un anno in Serie D e li abbiamo trovati completamente trasformati, ora fanno parte della rosa. Per noi è bello vedere questi ragazzi crescere“.
Come è lavorare con il direttore tecnico Marcello Carli, che nella sua carriera ha sempre dato valore e importanza ai ragazzi delle proprie società?
“Il Direttore Carli è fondamentale, dopo la firma mi ha chiamato subito e io neanche lo conoscevo. Sono rimasto impressionato da quello che ha mi detto e soprattutto da quello che ha fatto, le parole se le porta via il vento invece lui con i fatti sta dimostrando che tiene veramente al nostro lavoro. Ieri abbiamo fatto un amichevole con il Matese e lui era lì presente, con il suo collaboratore Innocenti. Sono persone che si sono messe a disposizione della società, è quello che il Presidente ha sempre voluto ma che purtroppo negli ultimi anni non si è mai fatto.
Con il Direttore ho un rapporto stupendo, ci confrontiamo ogni giorno: lui viene a vedere le giovanili, io la prima squadra. Questo per me è motivo di crescita, ho solo da imparare da lui per la sua esperienza e cerco sempre di rubargli qualcosina per fare al meglio il mio lavoro“.