Brindisi-Benevento, da 0 a 10: dirigenti pugliesi da censura, il rapporto complicato del telecronista con Tello e la “cattiveria” della Strega

Brindisi-Benevento, da 0 a 10: dirigenti pugliesi da censura, il rapporto complicato del telecronista con Tello e la “cattiveria” della Strega

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“Da zero a dieci”: Brindisi-Benevento in dieci brevi pillole.

Zero. Come i gol subiti dalla Strega che ritorna a chiudere a doppia mandata il proprio fortino, su cui fa sempre la guardia un ottimo Paleari.

Uno. Il gol che basta alla Strega per portare a casa la seconda vittoria consecutiva. Fa bene Andreoletti a sottolineare come sia necessario chiudere partite del genere ma vincere 1-0 è, comunque, sintomo di una squadra che è diventata quadrata.

Due. Il voto che meriterebbero i dirigenti del Brindisi, che dimenticano il ruolo ricoperto e offrono uno spettacolo quantomeno discutibile per le orecchie di chi ha assistito il match dalla tv (praticamente tutti date le porte chiuse).

Tre. I gol già messi a segno da Alexis Ferrante in queste prime cinque giornate di campionato. Tenuto conto anche della traversa di Torre del Greco e del palo di Caserta, è un avvio davvero positivo quello della punta giallorossa.

Quattro. Al telecronista di Sky (Now Tv) che sbaglia l’impossibile nel pronunciare i nomi dei calciatori del Benevento. Eppure, specie Tello (chiamato proprio così come si scrive) dovrebbe essere conosciuto avendo giocato anche in A e in B.

Cinque. Le sostituzioni a disposizione di Andreoletti che, però, si ferma sempre a quota quattro. Il tecnico, vuoi per contingenze o per scelta, non fa mai pieno ricorso alla panchina. Così anche a Picerno con il Brindisi.

Sei. Come i nomi dei giallorossi finiti sul taccuino dei cattivi: Tello, Masciangelo, Talia, Marotta, Pastina e Ciano. Per un Benevento che, sul piano dell’agonismo e della cattiveria sportiva, dimostra di essere già riuscito a mentalizzarsi nella categoria.

Sette. I voti in pagella per Paleari e Ferrante. I due, insieme a Talia, sono le note più liete di questo inizio di stagione. D’altronde le squadre vincenti si caratterizzano sempre per una forte ossatura centrale. E il Benevento sta iniziando a denotarla in maniera chiara.

Otto. Alla forza di volontà, alla compattezza e allo spirito guerrigliero mostrato dal Benevento a Brindisi. Il gioco latita ancora ma l’identità di squadra, intesa come gruppo e collettivo, sembrano essere una caratteristica di questa Strega. E si sa in C giocare bene conta molto relativamente…

Nove. Era da più di nove mesi che il Benevento non conquistava una vittoria esterna: l’ultima sotto la guida di Fabio Cannavaro, l’8 dicembre 2022 in casa del Parma. Segnò Forte.

Dieci. E’ tornato in campo, nel finale con il Brindisi, dopo qualche settimana di assenza dovuta all’infortunio ma Ciano (il dieci del Benevento) ha dimostrato di essere già in buone condizioni soprattutto dal punto di vista mentale non mostrando alcun timore nei contrasti. Buona notizia.