Benevento, Carli: “La squadra può ancora crescere e serve tempo, ho fiducia nel gruppo”
Benevento CalcioCalcioIl Direttore Tecnico del Benevento è stato ospite della trasmissione OttoGol, in onda su OttoChannel, nel day-after il successo in rimonta del Vigorito contro il Crotone.
Questo l’intervento di Marcello Carli, che ha toccato vari temi nel corso della puntata:
SULL’INSODDISFAZIONE DI ANDREOLETTI E SUL LAVORO DA FARE: “Se il Mister fosse contento non sarebbe un allenatore che ha una visione di calcio importante. Non può essere contento dopo 5-6 partite, con un gruppo in costruzione. So cosa intende il Mister: è un perfezionista, una persona che lavora 20 ore al giorno. Lui è convinto che questa squadra possa crescere sotto la gestione tecnica e sotto il profilo del palleggio, ma serve anche tempo e anche le altre squadre cresceranno. La vittoria contro il Crotone ha fatto piacere a noi e alla gente, ma non dobbiamo fermarci. Dobbiamo fare un percorso, sappiamo di dover lavorare tantissimo e di avere un gruppo importante ma numeroso. Dobbiamo creare una mentalità importante e la società, anche io nel mio piccolo, dobbiamo aiutare la squadra“.
SULL’INIZIO STAGIONALE: “Credo che una società forte deve essere più brava quando si perde che quando si vince. Oggi sono qui e mi sembra di venire qui a fare passerella, questa cosa non mi piace. Nel calcio si può parlare e fare tanto, è una cosa alla portata di tutti e tutti la conosciamo ma fondamentalmente la nostra vera forza è come lavoriamo di giorno. So come ha lavorato il Mister e la mia paura era quella di non arrivare pronti quando contava per delle difficoltà che avevamo. Poi, ovviamente, chi è che non vuole vincere? Per ottenere e per diventare serve tempo e lavoro, dobbiamo continuare su questa squadra. Pensiamo a domani e ad allenarci bene sul campo. Ho grande fiducia in questo gruppo, da quando è iniziato il campionato avrà fatto due giorni di festa e ci alleniamo già il giorno successivo alla partita. Ho sempre visto grandi allenamenti da parte di tutti“.
SULLA VITTORIA CONTRO IL CROTONE E SULLE FASI DELLA PARTITA: “Il fatto che contro il Crotone si sia vinto in rimonta dimostra che la squadra ha una forte personalità. Dentro la partita secondo me ci sono tre partite: il momento in cui comandi il gioco, il momento in cui devi difendere e il momento delle palle inattive. Di queste fasi noi due ne facciamo bene mentre una possiamo migliorarla, bisogna continuare a lavorare per fare sempre meglio“.
SULLE SCELTE DI FORMAZIONE CONTRO IL GIUGLIANO IN COPPA: “Il Mister deve essere protagonista delle proprie idee, poi ovviamente il confronto c’è ogni giorno. So che siamo tanti, ma vedo bene tutti gli allenamenti e come si allenano i giocatori. So che andranno in campo 11 giocatori, più 5 possibili sostituti. Saranno tutti disponibili, Terranova è recuperato e non abbiamo nessun infortunato oltre a Agnello e ovviamente Meccariello“.
SUL MIX TRA GIOVANI ED ESPERTI: “Non è un discorso di giovani o vecchi, ci sono giocatori bravi e quelli meno bravi. Quando hai l’obiettivo di stare al vertice devi pensare in tal senso e trovare il giusto equilibrio, già noi siamo molto giovani. Pastina era un ragazzo da riscostruire ma ha una potenzialità fisica e tecnica importante“.
SULLE DIFFICOLTA’ DEL CAMPIONATO DI SERIE C: “Non vedo squadre materasso, tutte possono vincere contro chiunque e quindi per tutti sarà un campionato difficile. Il Picerno è un’ottima squadra, la Juve Stabia è super organizzata. Anche la Casertana è un’ottima squadra, ma sta pagando la mancata preparazione. Il torneo è complicato, ma sarà un bene perché bisognerà giocare 38 partite di livello. Lo ha dimostrato anche all’Avellino a Messina, ciò che è successo a loro può accadere a tutti“.
SUL RAPPORTO CON IL PRESIDENTE VIGORITO: “Il Presidente non mi ha convinto, dopo aver visto il suo entusiasmo a seguito di un’annata del genere sono corso qui ed è stato un onore. Spero di ricambiare l’affetto che mi sta dando il Presidente, è una responsabilità. Sono convinto che abbiamo imboccato la strada giusta, il resto deve ancora venire ma ci metteremo tutto quello che abbiamo togliendoci qualche soddisfazione“.
SUGLI ALLENAMENTI A PORTE APERTE: “Ne parlavamo con il Presidente, ci piacerebbe come ci piacerebbe fare qualche amichevole in provincia. Il calcio che si chiude non ha futuro. Vedo molto di Empoli in Benevento, come abitanti e come ambiente. Vedere la gente allo stadio, con gente focosa ma rispettosa e corretta, è un piacere. Il campionato lo vinci se giochi bene a calcio, chi gioca meglio vince“.
SULL’ARRIVO DI SIMONETTI E NON SOLO: “Abbiamo chiuso l’affare alle 19:57. Il merito più grande va a chi lavora con me come Andrea Innocenti, il Mister ci aiuta a creare una rete importante. Non si sbloccavano le uscite, poi alla fine si è sbloccato tutto. Innocenti ha chiamato il Presidente e con i soldi del prestito di Acampora siamo riusciti a chiudere Simonetti nell’ultima ora. E’ un ragazzo che ha prospettiva, vogliamo cresca anche se è già più pronto degli altri dopo l’annata all’Ancona. Quando poi gli ho parlato direttamente ho sentito un grande entusiasmo da parte sua, come di Ferrante e degli altri, e mi ha dato un’energia straordinaria. Volevamo giocatori che volevano venire a Benevento, creando quel tessuto che era stato disintegrato nell’annata precedente. Meccariello anche è stato un colpo in tal senso, dando una grandissima disponibilità da beneventano quale è. Purtroppo è infortunato ed è stata una gran perdita sia tecnica sia umana, fortunatamente abbiamo preso un altro top come Terranova che è recuperato. Dopo la partita con la Turris ero devastato per gli infortuni di Ciano e Meccariello, mi ero preso due giorni di vacanza. Siamo un gruppo di persone serie che cerca di lavorare bene con una qualità di lavoro alta e con una professionalità di alto livello che vuole vincere“.
SULL’ARRIVO DI FERRANTE: “Abbiamo sempre il diritto di riscatto su Ferrante, può scattare l’obbligo nel caso di promozione e nel caso in cui il giocatore segni più di 20 gol. Non abbiamo nessun giocatore in prestito, qualcuno invece è andato via con questa formula“.
SULLA PRIMAVERA E SUL MANDARE I GIOVANI IN PRESTITO: “Credo molto nell’unione tra prima squadra e giovanili. Vedo le partite della Primavera, insieme a me c’erano Pastina, Sorrentino, Talia, Alfieri e tutti i ragazzi che hanno preso l’acqua con me perché pioveva dimostrando un grande senso d’appartenenza al club che possono trasmettere anche agli altri. Abbiamo dato Veltri e Prisco alla Recanatese perché lavorano bene con loro, il problema si pone quando non ci sono richieste per questi giovani e quindi magari devi piazzarli da qualche parte pagandogli lo stipendio con il rischio di perderli“.