Benevento, Andreoletti: “Contro il Cerignola difficoltà ambientali e tecnico-tattiche”
Benevento CalcioCalcioL’allenatore del Benevento ha preso parte alla consueta conferenza stampa della vigilia in vista della sfida di domani sera contro l’Audace Cerignola.
Matteo Andreoletti ha presentato così la trasferta tra giallorossi e gialloblù, analizzando anche la condizione di alcuni singoli e delle tattiche della squadra dopo la sconfitta in Coppa Italia Serie C contro il Giugliano.
Di seguito, quindi, le parole del tecnico della Strega in merito all’incontro valido per la settima giornata di campionato in programma al Monterisi (domani, ore 20:45):
SUL SECONDO TEMPO CONTRO IL CROTONE: “Il secondo tempo contro il Crotone, al di là dei gol fatti, deve diventare un punto di riferimento per quanto riguarda il coraggio. Ci siamo presi qualche rischio e siamo stati aggressivi in avanti, è un aspetto importante ma chiaramente è più facile da fare quando sei sotto di due gol mentre all’inizio è più difficile. Rischiare un po’ di più, comunque, può essere qualcosa che faremo già da domani“.
SULLA SCONFITTA IN COPPA ITALIA CONTRO IL GIUGLIANO: “Sono arrabbiato perché ci tenevo a passare il turno. Ogni ragazzo che è sceso in campo ci ha messo voglia e determinazione, siamo venuti meno sotto l’aspetto qualitativo. Mi hanno dimostrato ciò che dovevano, ma da alcuni giocatori mi aspettavo risposte di sostanza e non le ho avute. Dovranno lavorare e dimostrarmi che hanno le qualità che tutti pensiamo“.
SULLE INSIDIE DELLA SFIDA CONTRO L’AUDACE CERIGNOLA: “E’ una partita insidiosa. Il terreno di gioco sarà molto influente, da quel che so è uno dei fondi più brutti del campionato. Non abbiamo giocato praticamente mai su fondi del genere, loro invece sì, ma questo non deve diventare un alibi. Troveremo un ambiente caldo contro una squadra che non ha vinto molto ma è imbattuta, che gioca un calcio propositivo e con un’identità chiara. Resta sempre in partita, anche contro squadre forti, e ha giocatori esperti. Sarà una partita complicata sia sotto il profilo ambientale sia sotto quello tecnico-tattico. Dobbiamo tenere alta l’intensità, ma dobbiamo puntare anche a fare una prestazione di qualità soprattutto nei momenti più difficoltosi“.
SULLE SCELTE: “Ho sempre molti dubbi. La qualità e la quantità dei giocatori a disposizione è altissima. Dipende da se farò una scelta più di copertura o più offensiva, se mettere più un terzino o più un esterno, vedremo. Simonetti oggi, al di là del ruolo che andrà a ricoprire, ha dimostrato sia subentrando contro il Crotone sia in Coppa che è un giocatore a cui in questo momento per le condizioni psico-fisiche faccio fatica a rinunciare“.
SU CAPELLINI: “Gli ho chiesto un sacrificio, per noi è un giocatore importante da cui passa molto per quanto riguarda la costruzione dal basso. Credo sia un difensore che deve esaltarsi in questo contesto, passa molto da lui. L’idea era di mettere Terranova in corsa in Coppa, non c’è stata occasione. Ho cinque giocatori affidabili dietro, più di giovani che ben si sono comportati in Coppa. Devo scegliere se mettere tre difensori o scegliere un regista difensivo, e reputo Capellini un regista difensivo“.
SULLE CONDIZIONI DI AGAZZI E IMPROTA: “Sono due giocatori molto importanti. Agazzi può giocare davanti alla difesa, a due o a tre, Improta ci dà tante alternative. Sono soddisfatto della loro condizione, vengono da due infortuni importanti e stanno rientrando alla grande. Devo trovare l’equilibrio giusto tra il dargli minutaggio ed evitare ricadute per farli tornare al massimo. Li abbiamo utilizzati attraverso la Coppa, non so se saranno utilizzabili dal 1′ ma ci daranno tanta qualità, magari già da domani dall’inizio“.
SU MASCIANGELO: “Se penso ai quinti che abbiamo utilizzato oggi, Masciangelo è quello che vedo meno come braccetto di difesa. Ha spiccate qualità, è bravo in difesa ma lo vedo timoroso nelle situazioni offensive. Abbiamo tempo e voglia di recuperarlo come qualità, ma come quinto in questo momento“.
SULLA PRESTAZIONE DI KUBICA: “L’ho detto a tutti: da lui mi aspettavo di più perché ho aspettative molto alte. Ha qualità anche potenzialmente da categoria superiore, ha bisogno di gioco. Non posso imputargli nulla sotto l’aspetto dell’atteggiamento e della voglia, non aveva grandissima condizione ma mi aspettavo più personalità e intraprendenza. Avrà sicuramente tempo, in allenamento e in partita, per dimostrarmi che il vero Kubica non è quello che abbiamo visto in Coppa“.
SU TELLO: “Credo che Tello dal punto di vista di intensità e voglia ci stia dando una grossa mano. E’ un giocatore di categoria superiore, ci mette l’anima in settimana e la partita è la conseguenza. Ha dei momenti dove da una parte ha la personalità di farsela dare anche dopo un’errore, ma da lui mi aspetto che ci possa far vincere le partite. Mi aspetto più qualità nel determinare tra le linee, mi aspetto guizzo e spunto perché li ha”.
SU BOLSIUS: “Non c’è da mettere la croce a nessuno. Mi preoccupava non tanto il fatto che non se la sia sentita di calciare il rigore, e vale anche per Capellini visto che erano i due più esperti, ma era il fatto di non avere personalità. Non possiamo pensare di non avere personalità per battere un calcio di rigore in Coppa Italia. Bolsius ha qualità illimitate, uno dei suoi limiti attualmente è quello di non conoscersi abbastanza bene. Venendo da contesti completamente diversi, in questo momento purtroppo gioca un po’ da solista e deve crescere molto sotto questo aspetto. E’ un ragazzo spettacolare che ci mette l’anima, non penso sia egoista ma penso sia semplicemente abituato a giocare questo tipo di calcio. In una squadra come la nostra, però, deve sfruttare le sue qualità negli ultimi 30metri, mentre nelle altre zone del campo deve giocare con i compagni. Dall’inizio e soprattutto in corsa ha qualità per giocare le partite, quando capirà gli aspetti che ho detto sarà una freccia importantissima per noi“.
SU CICIRETTI: “Ciciretti non sarà a disposizione, tra la sua condizione e un leggero attacco influenzale non è al massimo“.
SUI GIOVANI CHE HANNO FATTO UNA BUONA IMPRESSIONE: “Le due prestazioni di maggior rilievo dal punto di vista qualitativo sono state quelle di Rillo e Viscardi. Hanno giocato come veterani, mi aspettavo una risposta del genere. Quella partita aveva due obiettivi: passare il turno, e non lo abbiamo fatto, e farmi vedere chi può giocare in campionato. Loro hanno dimostrato di poter giocare, sono due giocatori sui quali potevo avere qualche perplessità ma mi hanno dimostrato di poter stare tranquillo perché hanno le qualità per giocare“.
SUI TEMPI DI GIOCO: “Penso che manchino più nella costruzione del basso, dobbiamo crescere di più. In avanti siamo quasi sempre stati pericolosi, con giocate individuali o scambi nello stretto. Per quanto riguarda la produzione offensiva sono tutto sommato soddisfatto, in costruzione invece penso manchi ancora qualcosa“.
SULLA COSTRUZIONE: “Quando gli avversari ti aspettano la manovra è facilitata e puoi muoverti dal basso anche se diventa difficile poi trovare spazio negli ultimi 30metri. Altrimenti, se le squadre ti vengono a prendere forte, devi trovare alternative: verticalizzare è una soluzione, ma non a caso. Vediamo di lavorare con il trequartista, sono soluzioni preparate e coordinate. Una squadra che riesca a leggere come si deve giocare è una lettura che si deve avere in tutte le partite, altrimenti diventi tu stesso monotematico e leggibile“.
SULLA CLASSIFICA: “Diventerà importante molto più avanti. L’obiettivo non è stare in testa domani sera, ma allenarci bene questo pomeriggio. Lo stimolo ora come ora deve essere sapere che andremo a giocare una partita davvero complicata per gli aspetti detti prima“.
SULLE FAVORITE DEL CAMPIONATO E SULLE QUALITA’ DEL BENEVENTO: “Per valori sono convinto che le altre squadre, che sono le vere favorite, usciranno. Noi stiamo esprimendo tanto, a tratti anche più di quello che abbiamo dimostrato in campo, ma mi aspetto molto di più da questa squadra. Altre, invece, hanno raccolto meno rispetto a quanto hanno dimostrato. Voglio fare una breve parentesi: io sono sempre molto negativo e attento ad analizzare la mia squadra nei particolari, ma non abbiamo fatto 13 punti per caso. Abbiamo creato almeno un gol a partita anche se sempre non li abbiamo fatti, non è vero che giochiamo male. Possiamo fare molto di più, possiamo esprimerci con maggiore qualità soprattutto nel fraseggio e nella costruzione, ma sono soddisfatto di quanto abbiamo creato. L’insoddisfazione nasce dal fatto che attraverso un gioco più fluido possiamo creare ancora di più, anche attraverso il dominio del gioco. Nel calcio, comunque, conta vincere e stiamo vincendo, a creare stiamo creando. Se alziamo fraseggio e qualità, e ne sono convinto, allora saremo qualcosa di competitivo. Stiamo comunque facendo bene. Il fatto di non aver mai vinto con due gol di scarto la dice lunga su questo campionato, soprattutto in vista di domani“.