Lavori piazza Cardinal Pacca, Iadicicco: “Nessun danneggiamento alle strutture murarie”

Lavori piazza Cardinal Pacca, Iadicicco: “Nessun danneggiamento alle strutture murarie”

Politica

Questa Direzione dei Lavori – scrive il Direttore dei Lavori, Antonio Iadicicco -, in relazione al cantiere dei lavori in oggetto e alle notizie riportate dalla stampa locale sull’andamento dei lavori, precisa:

  • Non corrisponde al vero che i lavori in corso hanno danneggiato o ricoperto le struttura murarie degli scavi e il mosaico; le strutture murarie a ridosso del pietrame sono strutture di fondazione murarie recenti in cls armato e probabilmente hanno indotto in errore il superficiale osservatore. Tutto ciò appare evidente e si evince dalle foto allegate alla presente;
  • Non corrisponde al vero che la localizzazione del sondaggio archeologico è stata spostata rispetto a quella prevista nel parere della competente Soprintendenza ma la stessa Soprintendenza ha disposto uno scavo di analisi aggiuntivo rispetto a quello previsto. Il sondaggio relativo al parere rilasciato è in corso di realizzazione e al momento non vi sono rilevamenti degni di nota.

Si ribadisce – prosegue – che: il progetto originario ha previsto i fondi per gli scavi archeologici che si sono eseguiti e si stanno eseguendo; a seguito dei ritrovamenti archeologici è stata elaborata ed approvata una variante progettuale di concerto con la competente Soprintendenza; il parere favorevole della Soprintendenza contiene le prescrizioni che questa Direzione dei Lavori sta ottemperando;

I lavori di costruzione del marciapiede, attualmente in corso – spiega -, riguardano le aree non oggetto degli scavi. Le strutture murarie ed il mosaico rinvenuti,  saranno prima oggetto di consolidamento e restauro con l’alta sorveglianza della Soprintendenza e successivamente salvaguardate con la metodologia del rinterro conservativo.

Pertanto – conclude -, si ribadisce che questa Direzione dei Lavori non ha né la volontà né l’obbiettivo di nascondere o danneggiare gli scavi e preesistenze archeologiche previste in progetto e riportate alla luce proprio da questa stessa Direzione dei Lavori.

Prima la falsa notizia relativa allo spostamento del sondaggio, adesso la falsa notizia di danneggiare e addirittura coprire gli scavi ed il mosaico per “fare in fretta”, infine la minaccia di rivolgersi alla Procura.

Appare evidente che c’è un’unica volontà di coprire di fango e menzogne i lavori in corso di un’opera pubblica e di interesse pubblico, realizzati dall’impresa appaltatrice, seguiti e sorvegliati da professionisti, archeologi e Soprintendenza.